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martedì 22 maggio 2018

Ricky Shane, uno dei... Reds!

Ricky Sahane, dai Mods ai... Reds!
Dalla Londra beat anni '60 alla finale Champions 2017-18 tra Liverpool e Real Madrid. Rivisitazione musicale in chiave calcistica della generazionale Uno dei Mods, di Ricky Shane.

di Luca Ferrari

Uno dei Mods, di Ricky Shane. Una canzone incastonata nella mia memoria e ascoltata per la prima (unica) volta durante la II edizione della rassegna canora Una rotonda sul mare. Era l'estate 1990 e con alle spalle solo un po' di cultura Beatlesiana di eredità fraterna, assistei all'esibizione dal vivo dell'artista franco-libanese Ricky Shane che cantò e suonò la generazionale Uno dei Mods. La sua performance fu notevole ma il pubblico gli preferì il collega scozzese Donovan. Quelle canzone però, e la città dello scontro tra bande citata nel testo, Liverpool, mi rimasero dentro.

Oggi quelle parole, 28 anni dopo, sono tornate impetuose nella mia mente e non per caso. Tra qualche giorno infatti, a Kiev, si disputerà la finale di Champions League 2017-18 tra i bi-campioni uscenti del Real Madrid e appunto il Liverpool, squadra di cui sono da anni sostenitore e posseggo (orgoglioso) la maglia originale dell'ex-capitano Steven Gerrard, acquistata nello store ufficiale di Chester, poco distante da Liverpool. In questo contesto Uno dei Mods di Ricky Shane si è d'improvviso fatta largo tra le note rock a me più affini dei vari Mudhoney, AC/DC, Neil Young, etc.

Sabato 26 maggio è il giorno dell'attesa finale e in barba alla scaramanzia, sentimento questo che non alberga per nulla nel sottoscritto, io sono certo che il Liverpool solleverà la coppa dalle grandi orecchie. E per celebrare il tutto, oltre a una ricca porzione di fish & chips con succulento contorno dei mitici fagioli Hein Beanz che mi strafogherò davanti al teleschermo, nel frattempo ho dato libero e istintivo sfogo alla creatività, rivisitando in chiave calcistica pro-Reds la canzone di Ricky Shane. E allora mentre ascoltate Uno dei Mods, leggetevi il nuovo testo... e forza Liverpool!

Uno dei Reds

Dopo undic'anni ho trovato l'amico Klopp
con la sua squadra in finale e la scritta su
"Giorno per giorno io vivo, alleno i Reds"
era firmato da Klopp, uno dei Reds

Io non potevo capire e domandai
dimmi che cosa vuol dire "Uno dei Reds"
lui mi rispose, corri ad Anfield, guarda e vedrai
non camminar più da solo, e tiferai

Insieme a noi (coro)

A Liverpool c'è la casa dei Reds
il loro capo era l'amico Klopp
erano mille e sono sempre di più
sono i più forti, i fantastici Reds

Yeeeee ye ye ye ye ye! .. Yeeeee, ye ye ye ye ye!

Modric, Ronaldo eran contro di noi
vidi qualcuno ammonito da noi
poi vidi Salah lanciato in gol
colpì la traversa e la palla entrò

Yeeeee ye ye ye ye ye! .. Yeeeee, ye ye ye ye ye!

Era finita la finale ed esultai
vidi il Liverpool trionfare e constatai:
vidi gioire sempre di più l'amico Klopp
ora mi disse anche tu, tu sei dei Reds

Uno dei Reds!

i Blancos letali son contro di noi
para, riparti ed ora il knock-out
ecco Firmino lanciato in gol
un tiro a girare e la coppa alzò

Yeeeee ye ye ye ye ye! .. Yeeeee, ye ye ye ye ye!

Uno dei Mods, by Ricky Shane

sabato 12 maggio 2018

Hunger Strike, l'eternità dei Temple of the Dog

La poesia musicale dei Temple of the Dog
Questa è una dichiarazione umana allo stato grezzo e non clonabile. Ho guardato il cielo da basso ripensando a quanto ancora significhi per noi Hunger Strike dei Temple of the Dog.

di Luca Ferrari

A sud delle nuvole, al centro del proprio sé. Emozioni dirette di abbandono e scatta la risposta. Non sarei onesto se dicessi che ci sono sempre stato. Fumare una sigaretta non è mai stato un gesto né un atteggiamento. Non potrò mai dimenticare quella sempre (im)paziente luna piena e chissà quante imperdonabili emozioni lasciate morire senza un degno presente. Oggi è diverso. Oggi sono sceso in strada. Non ho potuto far apparire il buio né l'oceano. Forse ho trascurato un diverbio ed è stata la mia nuova fortuna. Oggi ho la convinzione che tutte queste parole siano solo...


SCORRIBANDE DI SOLA ANDATA
  
strade in accumulo di soli invisibili… se
i cancelli arrugginiti e laterali
attirano le mie risposte più del tuo
medaglione, forse è ora che riprenda
il nostro cammino… ma
perché poi tutta questa oscurità
dovrebbe nascondere 
solo il mio nome?... e perché
poi questa sospensione di felicità
dovrebbe per forza riguardare 
il mio domani?

Corde, salvagenti e rincorse…
Fiabe, proboscidi e un totale disprezzo
per il cortile del vicinato… volevate
che fossi sincero
e allora perché non siete sulla sabbia
a cercare le mie meteore
infarcite di fulmini intercostali
e dediche senza destino?

Sotto le tegole
è più facile sentirsi in sintonia
con la propria incomprensibile
emotività… senza tegole
è più doloroso lasciar scorrere
tutto ciò che ci appartiene
ma perché me lo stai ancora chiedendo,
perché? Quella sarebbe
stata l’inizio di una storia,
questo è un momento
che spero presto di raccontare

Le troppe fiere da salotto
hanno ciascuna un pezzo dei nostri
segreti… ogni invadente rassegnazione
chiede il mosaico frammentato
di ciò che non saremo più in grado
di sopportare… allora, tu
vuoi andare avanti così? Non
dovresti proprio, e allora
lascia davvero gli ormeggi… anche le zattere
un giorno
troveranno il coraggio di frantumarsi
in un solo verso…
(Venezia, 12 maggio ’18)

Hunger Strike, by Temple of the Dog

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