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mercoledì 9 novembre 2022

Pink Floyd, a lezione da Another Brick in the Wall

I giovani protagonisti del videoclip Another Brick in the Wall (Pink Floyd)
Un giorno cruciale nella recente storia europea. Distruzione e crollo furono sinonimo di unità e divisione. Ancora una volta il 9 novembre risuona Another Brick in the Wall (Pink Floyd).

di Luca Ferrari

Il 9 novembre 1989 crollò il muro di Berlino (Germania dell'Est), simbolo dell'Europa divisa. Il 9 novembre 1993 venne fatto saltare in aria il ponte di Mostar, per evidenziare la divisione tra cristiani e musulmani durante la guerra dei BalcaniUnione e divisione ricadono nello stesso giorno. In questo giorno così importante voglio scrivere qualcosa di brutalmente sincero senza troppi preamboli. In questo giorno di gloria e incubo, ispirato dall'immortale Another Brick in the Wall (Pink Floyd), ho deciso d'istinto di scrivere qualcosa. In questo giorno così emblematico, non riesco a non pensare che i muri siano ancor più alti rispetto a quando ero un ingenuo adolescente, e che a parte l'economia, il resto sia solo terreno di scontri che non sanno venire a capo di nulla.

Nei miei 9 novembre passati, un posto d'onore ce l'ha sempre Wind of Change (Scorpions) dove la speranza di una svolta epocale permea l'atmosfera una delle canzoni rock più belle e intense di sempre (assolo incluso), ma oggi la rinnovata voglia di guerra fredda sta attraversando l'Europa. Reale o l'ennesima merce (s)venduta al pubblico per sfiancarci? Basta guardare l'aumento dei prezzi dei generi di prima necessità per comprendere che qualcosa non va e che ci stanno propinando l'ennesima razione indigesta di menzogne. Allora sì, voglio i Pink Floyd e dopo le marce statiche, è giunta l'ora di ribellarsi e prendere in mano il nostro mondo, togliendolo al controllo di burocrati guerrafondai.

La storia di Another Brick in the Wall non si è mai fermata e negli anni passati, co-fondatore della band inglese, il bassista Roger Waters, concesse l'utilizzo gratuito della canzone alla giovane band Blurred Vision per ribellarsi alla feroce dittatura iraniana, non a caso dedicata alle donne e i giovani che si oppongono al rigido regime e non a caso chiamata: Another Brick In The Wall pt.2 (Hey Ayatollah Leave Those Kids Alone). Una delle tante pagine dove il popolo soccombe alla truce mano oscurantista e l'arte onora il croaggio di chi si ribella a tutto questo.

Sto riguardando il videoclip di Another Brick in the Wall e dopo l'inquietudine per noi ragazzini finiti nel tritacarne della falsa istruzione (indottrinamento), sento l'eco della vera libertà dei giovani uscire dai binari e distruggere i banchi. Corrono verso la vita. Scomposti e autentici. Alle loro spalle, allora come oggi, macchine umano-infernali con il solo obiettivo di depredare ogni cosa, allentando ogni tanto la cinghia e risollevando la frusta al momento opportuno. Questo è quello che non crediamo. Ci sbracciamo ancora, poveri illusi, convinti ci sia una qualsivoglia ideologia dietro. Il mondo è di chi fa l'economia e noi marciamo per arricchirli, stop. Questo è quello che è sempre stato e lo è ancora. Possiamo provarlo a cambiare?

LETTERA AL MIO PASSATO SCOMPOSTO il mondo ci ha voltato le spalle siamo stati noi... sono stati loro... ...siamo davvero così speciali da poter cambiare ancora?

ho sbagliato strada,

ho perduto la possibilità di azzuffarmi

con le domande

più sincere…perché dovrei tornare indietro,

oggi sono sempre meno solo

e voi avete comprato un altro fucile

virano le nuvole

sopra il testamento del presente...

ho tolto tutti i cassetti

da sotto il letto

e non mi sento diverso da come

sono stato...

le fiammelle custodite

tra le rughe del nostro inchiostro

sanno ancora disegnare

terra bagnata e sarcofagi

... è tutto una promessa già estinta

pensavo mi sarei rivolto in modo più profondo ai miei sogni,

pensavo mi sarei saputo aprire

come un tempo

facevo con un'amica... pensavo

sarei stato capace

di sognare ancora insieme a voi

chiedo per terzi... quanto sangue

gli sarà ormai rimasto

per controllare la rivolta del nostro tempo?

...

(Venezia, 9 novembre 2022)

Pink Floyd, Another brick In The Wall

Another Brick in the Wall (Pink Floyd)

Il cofondatore dei Pink Floyd, il bassista Roger Waters

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