!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->

sabato 9 marzo 2019

L.A. Guns, la strada di One Way Ticket

Di corsa per Venezia ascoltando gli L.A. Guns © Luca Ferrari
Amore. Forza. Canta disperata la voce di Phil Lewis accompagnata dalla ruvida armonia rock di Tracii Guns. Sono ancora sulla strada, e corro per il mondo insieme agli L.A. Guns.

di Luca Ferrari

Rock sincero, sporco e grintosamente melodico. Basterebbe dire che nella prima line-up della storica band californiana L.A. Guns militasse un certo Axl Rose, futuro frontman dei Guns 'n' Roses, per capire che abbiamo a che fare con un gruppo fondamentale per la scena di Los Angeles degli anni Ottanta, fondato dal chitarrista Tracii Guns. Il loro primo album omonimo (1988) è un concentrato di rock deciso e sincero, nel mezzo del quale la ballata One Way Ticket faceva ancor più emergere le doti canore di Phil Lewis. Una canzone quella, che ancora oggi riesce a emozionarmi lasciandomi statico davanti a un panorama, e allo stesso tempo incendiare le ultime gocce di benzina per condurmi al traguardo.

L.A. Guns è uno di quegli album perfetti. Una canzone di più e tutto l'apparato stonerebbe. Alla stregua di altri capolavori come Never Mind the Bollocks (1976, Sex Pistols) o Appetite for Distruction (GNR), una dopo l'altra le song si danno il cambio facendo sempre più crescere la voglia. No Mercy, Sex Action, One More Reason, Electric Gipsy, Noting to Lose, Bitch is Back non danno tregua. Arriva dunque il momento della strumentale Cry No More alla quale si lega One Way Ticket. A questo punto il sound riprende decibel con le ultime Hollywood Tease, Shoot for Thrills e Down in the City. Io però sono ancora sulla strada e ho qualcosa da dirle insieme a One Way Ticket dei leggendari L.A. Guns.


VESTITO D'ALBA E PELLE VIVA 

Mi sono risposto
all'incontrario e sto ancora
camminando... sono bugiardo
perché non l'ho mai fatto,
la pioggia però... quella
al riparo dall'estinzione
è sempre stata autentica...

Lo vogliamo trovare un compresso
nel nostro prossimo
dialogo? Il pianto è come la pazzia,
va compresa,
anche se di mezzo ci può essere
un abbandono

Le carovane sono ordinate
e tutte statiche... Io sono arrivato
adesso e non mi volete
nemmeno stare a sentire... Proseguirò
oltre come ho sempre fatto,
andrò avanti
lasciando alla strada il compito
di fingere di aver dimenticato... Non
mi coprirò la testa
per nascondere l'odore
di ciò che mi ha cambiato... le
api hanno confuso
il loro ciclo, io però non sono sicuro
che tu non abbia freddo,
e così andrò avanti ancora... aspetterò
di avere la bocca piena zeppa
di petali
e poi mi presenterò alla tua piccola porta

quelle urla sono state l'usignolo
dei miei stessi incubi, adesso
le sento
con le distanze che si scambiano
di piede, e mi chiedono
a gran pergamena
di essere la normalità del mio ennesimo
sbarco sovrannaturale... Siamo
ancora mano nella mano,
io e te... Nell'orizzonte
di ogni ritorno immortalato,
c'è solo quello
che voglio insieme a noi
(Venezia, 9 Marzo '19)

L.A. Guns - One Way Ticket

Una variegata playlist che include anche One Way Ticket (L.A. Guns) © Luca Ferrari

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Post più popolari