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domenica 5 marzo 2023

Megadeth, Crush'em - Guerra sia!

Crush'em - Dave Mustaine (Megadeth)

Colpiscono e fanno star male. La mano tesa? Né oggi, né mai. Ci sono persone che meritano solo di essere schiacciate. Dai Megadeth, ispiratemi con Crush'em!

di Luca Ferrari

"[...] Looking for trouble/ Now you found It/ 
You're a drum/ And we're gonna pound it [...]". Combattere, sì. Alle volte puoi solo fare quello, anzi devi. Alle volte vieni messo contro voglia all'angolo e hai solo due opzioni: subire e andare al tappeto o reagire una volta per tutte. Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, si è trovato in una contesto simile e troppo spesso e ancora, puntiamo a strade differenti. Ora basta! I nostri interlocutori badano solo ai propri interessi e se lungo il cammino qualcuno si dovesse fare male, va bene così. A me non sta bene. A me non è mai stato bene. Non mi sono mai piaciute le battaglie ma se qualcuno pensa di iniziarle senza pagarne le conseguenze, non ha capito nulla.

This is war, ain't no fun and games, scandiva beffardo Dave Mustaine nella possente Crush'em dei Megadeth, co-scritta insieme al chitarrista Marty Friedman, direttamente dalla colonna sonora del film Universal Soldier: The Return (1999), con protagonista Jean-Claude Van Damme e l'indomito wrestler Goldberg. A fargli compagnia nella performance, lo storico bassista Dave Ellefson e il batterista Jimmy DeGrasso che prese il posto del compianto Nick Menza, dopo che questi si dovette fermare per malattia, morendo tragicamente alcuni anni dopo (2016). Fin dal primo ascolto (1999), Crush'em mi conquistò, specie perché all'epoca ero alle prese con sfide professionali: patente ECDL e trasferimento per lavoro a Firenze.

Crush'em (Megadeth), la corda è stretta. Il mondo è già insorto. Vi sto aspettando. Vi sto venendo incontro...


THIS IS WAR, AIN’T NO FUN AND GAMES” Crush’Em


agguati "umanocidi" voluti,

adeguatamente circostanziali...

Pianificazione in stato aguzzo

di gestazione arsenale

...tra le news dei garage

accumulati, solo veleno

e qualche barattolo

di nodi a scorsoio in stato

di violenta materialità


un bambino sta piangendo,

ma a chi davvero importa...

un bambino stava ancora piangendo

ma nessuno si è fermato...

Vi avevo visti da fuori...

Vi ho maledetti da vicino...

Ho guardato dentro il sangue

trattenuto nelle mie unghie

.. ho ripensato

al primo funerale

delle mie labbra


ecco gli stessi invocare il divino...

ecco gli stessi,

condannati e naufraghi terreni

nella dimensione

più rosea della morte


ho ancora parecchi stipiti rotti

dentro la gola... Non

ricordo giuramenti specifici

… vorresti controllare

quanta brace acuminata

sia ancora

sul pavimento di questa ritorsione?

C’è scritto il mio nome,

c’è scritto chi sono...


la mascella del rancore

sì e incagliata sul bagaglio

incustodito… vendemmia

di avvoltoi sulle spalle…

a chi tocca adesso digitare

la prossima parola?

Non aspetterò più

nemmeno un attimo… questa è

una dichiarazione sinfonica

di autentica aggressione

(Venezia, 4-5 Marzo ‘23)


MegadethCrush'em 

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