Michael Schenker live Gelsenkirchen © Markus Felix |
di Luca Ferrari
Le vie del rock sono infinite e quelle che mi hanno portato ad appassionarmi del sound di Michael Schenker, sono tanto incredibili quanto inaspettate. Il suo nome ovviamente mi era noto, e qualche canzone degli UFO è conservata nella mia biblioteca digitale ma senza mai conquistarmi. In un pomeriggio di questa afosa estate, mi è tornato in mente il mio viaggio in Finlandia e sono andato su Youtube a cercarmi qualcosa di rock scandinavo. Ma invece di trovare qualche sconosciuto connazionale degli Hanoi Rocks, ecco spuntarmi il nome del Michael Schenker Group, in una versione live (strepitosa) di Armed & Ready. Inizio l'ascolto e l'adrenalina esonda subito.
Lavorando (anche) nell'ambito dei social media, inizio a fare qualche ricerca e scopro che il virtuoso delle sei corde si è appena sposato. Auguri! E allora, approfondisco. Fratello di Rudolph Schenker, chitarrista e fondatore degli Scorpions dove suonò nell'album d'esordio Lonesome Crow (1972) e nel sesto Lovedrive (1979), già da metà anni Settanta si unì alla band inglese degli UFO, entrandone e uscendone fino al terzo millennio. Nel 1980 intanto forma il Michael Schenker Group nel quale si alterneranno al microfono e agli altri strumenti molti musicisti. E proprio nel primo omonimo album della band, è contenuta l'opening song Armed & Ready, cantata da Gary Barden.
E' un po' tutta l'estate che la poderosa chitarra di Michael Schenker mi sta allietando, e giusto pochi giorni fa, finalmente sono riuscito a partire per il mio amato jogging mattutino per la prima volta insieme al sound del Michael Shenker Group, ascoltando i pezzi live all'High Voltage Festival 2010, Victoria Park di Londra, a cominciare proprio da Armed & Ready, quindi l'altrettanto storica Doctor, Doctor e una strepitosa performance della "Scorpionsoniana" Rock You like a Hurricane suonata insieme a Rudolf Schenker, cantate dal connazionale Michael Voss e lo scozzese Doogie White.
OK Michael Schenker, fammi sentire la fiera potenza della tua chitarra rock, io rispondo con le parole...
Il FULMINE DELL'IMMEDIATO
Non era l’ennesima volta
… Sulle mie spalle,
un mondo che avevo già messo
da parte… Dentro
le mie estensioni cutanee,
un ricordo
contagiato al plurale
Facciamo conoscenza
o vuoi solo arrivare al domani
senza che le mie tegole
possano aggiungere qualche lettera
alle abusate staccionate
di quei stantii orizzonti multicolore?
Faccio tutte queste domande perché
conosco già le restrizioni
alle reazioni delle castagne senza riccio
… Mi voglio congratulare con te,
e continuerò a pensare
di essere stato il primo ad averlo fatto
da questa parte della mente...
L’alba non è ancora abbastanza fredda
da queste parti,
il veleno delle rivendicazioni maggioritarie
ha le stesse immutate configurazioni
che anche tu conosci bene… Mi sono
fermato… adattato per raggiungere
le derive emotive
delle mie ali infrante, camminando
senza farne parola con nessuno
Ecco, adesso sto ammirando
gli alberi e il cielo… Eccomi,
non sono interessato alla grandezza
né al fascino
di tutto quello che potrai avere
con la mia lontananza
Ti immagino così, in un rituale personalizzato
di fine ispirazione,
portando un dono dai confini delle nuvole,
a chi ti ha appena promesso
di starti accanto per sempre...
(Venezia, 10 Settembre ’21)