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Visualizzazione post con etichetta John Lennon. Mostra tutti i post
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lunedì 3 dicembre 2018

John Lennon, come riuscite a dormire?

John Lennon nel videoclip della canzone How Do You Sleep?
Un governo sempre più razzista prosegue la sua crociata contro il diverso mentre l'altra metà del potere tace vigliacco e collaborazionista. John Lennon vi avrebbe chiesto: come riuscite a dormire la notte?

di Luca Ferrari

L'Italia continua nella sua missione anti-straniero. Il suo passato da poveracci col le pezze al culo è stato cancellato. Erano gli anni del Dopoguerra quando in molti locali del Nord Italia era vietato l'ingresso ai "terroni". Oggi il nemico pubblico delle erudite società tricolore è l'immigrato. Non importa se ha dei diritti (internazionali), lui qui non deve più entrare. Uno dei partiti al governo, la Lega, ne ha fatto la sua bandiera. L'altra metà invece, il Movimento 5 Stelle, tace e acconsente. Vota collaborazionista come sanno fare solo i vigliacchi che non hanno il coraggio di controbattere la voce del padrone. Oggigiorno, anche chi ne avrebbe diritto, si troverà prestissimo a vivere una situazione ben diversa.

E in mezzo a questo giogo del "noi abbiamo sempre ragione e loro sempre torto", come sempre ci vanno di mezzo gli ultimi, in questo caso i migranti, mentre i penultimi si scannano su quale padre sia stato il più scorretto nel gestire i propri lavoratori, e le orde di benpensanti fanno dell'Europa il male in Terra dimenticandosi, evidentemente seduti sulle comode poltrone del potere, quanto le mafie nostrane siano ben infiltrate nei palazzi decisionali. Per chiunque voglia venire in Italia dunque, a meno che non sia pieno di danari, non c'è che una strada: non farlo. Qui non sono i benvenuti. Qui non c'è posto per loro. Qui c'è posto solo per chi comanda e i propri birilli obbedienti.

Tra pochi giorni sarà l'anniversario della morte di John Lennon (1940-1980), ucciso l'8 dicembre a New York da Mark Chapman. Non esiste modo migliore di commemorare il cantautore inglese del farsi ispirare ancora una volta da una sua canzone, How Do You Sleep?, tratta dall'album "Imagine" (1971) e indirizzata (non velatamente) all'ex-amico Beatlesiano Paul McCartney. Questa volta invece la rivolgo a tutti quegli ipocriti che sono bugiardi perfino con il proprio albero genealogico. Persone squallide che per interesse, convenienza o peggio, indifferenza, non hanno il coraggio di guardare in faccia e dire no: io scelgo l'umanità.


ANCORA QUEL NOI E LORO… ancora!

Imperi di sangue,
la pietà non è mai stata
il loro vessillo… Oggi
ci sono altri esseri umani
ma un modo
per incolparli di ciò che accadeva
prima della loro nascita
lo hanno già trovato… Oggi
non c’è la vostra razza
davanti all’insegna di un bar,
oggi le barricate
iniziano ancor più lontano… Oggi
per voi
non c’è nessun diritto… Non
gl’importa della vostra storia
perché sono troppo presi
a urlarmi che hanno
ragione loro… Non gl’importa
del vostro sangue
perché devono scrivere sulla rete
che sono belle persone
e si commuovono
per il beauty case di un chihuahua…
Stanno dicendo al mondo
che esistono loro e voi
e tutto questo non ci fa abbastanza
inorridire… E tutto questo
non ci fa ricordare
ancora niente… Siamo schiavi
dei sorrisi
e le nazioni di uno slogan… Siamo
padroni
di una terra con troppi fili… Tu
cosa vuoi dalla mia casa?
Sei un ladro, un sovversivo,
un integralista, uno stupratore… Tu
che cosa vuoi dalla mia patria?
Di che cosa mi vorresti privare?
Ho messo le inferriate
e armato tutte le mie finestre.
Ho sparato al postino
perché aveva sbagliato citofono… Mi
sono chiuso in un bunker
e ci rimarrò fino all’ora
della tisana serale… Ci sono loro
e gli altri, ed è solo questione
di tempo perché ricominci tutto
(Venezia, 3 Dicembre ’18)

John Lennon canta How Do You Sleep?

John Lennon nel videoclip della canzone  How Do You Sleep?

mercoledì 16 agosto 2017

Woman, io sto con Laura Boldrini

la Presidente della Camera, Laura Boldrini
Odio, insulti online della peggiore specie. Laura Boldrini, Presidente della Camera, ha detto basta. Aggiunga pure alla sua reazione questa poesia e questa canzone di John Lennon. #iostoconLaura

di Luca Ferrari

Laura Boldrini insultata, ogni giorno sempre di più. Online ovviamente e debita distanza, in quelle piazze volgari che troppo spesso sono diventate i social network, Facebook in particolare. Adesso la Presidente della Camera è passata al contrattacco. Adesso la Presidente Laura Boldrini ha deciso di reagire. La libertà di parola è una cosa, la bieca volgarità un'altra. Qualcuno lo sa che la violenza sulle donne inizia da qui? Qualcuno ha mai riflettuto che la violenza inizia anche solo pigiando degli "innocui" tasti (che non sono)? A tutta la vostra bile bavosa io rispondo così. A tutto il vostro eiaculato latrare, vi rispondo così:

DAL RECINTO DELLA VOLGARITÀ DI PAROLA

vorrei sapere
quale sia il tuo nome
prima di cominciare a insultarti... ehi,
non so cosa tu stia facendo
ma ti offenderò lo stesso... la massa
mi hai detto cosa fare
e io che sono libero nel mio salotto
posso coraggiosamente dirti
cosa penso di te

la rete e la televisione
hanno detto che sei la mia peggiore nemica
... non c'è bisogno
di fare la fila... non c'è bisogno di venire
sotto le tue stanze... oggi il progresso
è la comodità
della mia efficiente inquisizione

non ho bisogno
di sapere quello che fai
ma tramanderò ugualmente
quello che penso di te...

… clave sporche di bava, doppiopetto
sempre aggiornato... schiamazzi putrefatti
trasformati
in cenere minatoria... raschiamenti
e latrati... siamo contenti
e soddisfatti... adesso
che sei il loro capro espiatorio
ogni parte bassa
si potrà rilassare tra riquadri colorati,
fetide condivisioni
e  indigestione
di fluttuanti arance meccanizzate
...
adesso che la vostra gola
è ancora tronfia
da parole che non sapreste ripetere
neanche a 1000 km di autentica distanza,
siete pronti
per ricominciare?... adesso, Donna,
tocca a te... adesso Donna,
scrivo io e parliamo noi

                                                  (Venezia, 16 Agosto '17)


Woman, by John Lennon

martedì 23 maggio 2017

Falcone e Borsellino, Working Class Heroes

Billy Joe (Green Day) nel videoclip di Working Class Hero

Non basta una commemorazione abusata per volere davvero la verità. Cari giudici Falcone e Borsellino, voglio credere che saremo CAPACI di fare qualcosa di più di onorare la Vostra memoria.

di Luca Ferrari

Il 23 maggio 1992 il giudice Giovanni Falcone venne brutalmente ammazzato dalla mafia di Cosa Nostra. Neanche due mesi più tardi sarebbe toccata la stessa tragica sorte al collega Paolo Borsellino. Puntuale anche quest'anno si sprecano elogi delle autorità da tutte le latitudini. Paolo e Giovanni non possono più fare male a nessuno. Non hanno più segreti da condividere. Loro sono morti, e allora si può glorificarli. Diamo pure voce al passato, perché tanto quello non cambia. L'importante è che il presente taccia e non reagisca. Mai

SOLO CAPACI DI ONORARE IL PASSATO

c'è una notte per ciascuno
di noi... noi non lo volevamo sapere
ma ci avevano avvertiti

non racconterò la storia
che loro vi tramanderanno
… non racconterò mai
la fine che vi hanno fatto fare
senza fare della mia braccia
un punto di domanda
al veleno più letale..

sono stati abbandonati
e oggi quegli stessi vi rimpiangono...

gronda il sangue del risveglio,
ma tanto è comunque
lontano... loro sono morti
e dunque adesso possiamo
onorarli... non racconteranno più al mondo
i vostri segreti
e dunque possiamo tramandare contriti
che loro li avevano scoperti...

non me ne faccio niente
dell'immortalità
se poi i miei nipoti saranno schiavi
come lo sono ancora io...

non me ne faccio niente
delle celebrazioni
se poi le ossa delle maschere rosee
smerciano libertà dorate
come il più nobile
dei sentimenti da applaudire

non vi possono più colpire
e allora innalziamo
un altro simulacro... se adesso
fossero in mezzo a noi
sareste ancora così sorridenti?

siamo solo CAPACI
di uccidere, giurare che non accadrà più
e onorare il silenzio... buona agonia,
mio ignobile presente
(Venezia, 23 Maggio '17)

Working Class Hero, by Green Day

i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

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