!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->
Visualizzazione post con etichetta Jovanotti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Jovanotti. Mostra tutti i post

domenica 12 maggio 2024

Per Te (Jovanotti)... Per Voi

Per te (Jovanotti)
Per te, per voi... È per te, che sei una donna straordinaria. È per te, che hai messo al mondo una creatura meravigliosa. Ogni giorno è la festa della mamma... Per te (Jovanotti).

di Luca Ferrari

"[...] La cosa più bella che potrò dire a nostra figlio è - “Questa è la tua mamma” (Venezia, 27 Gennaio 2002)". Finiva così la poesia "Cuori di fuoco", scritta esattamente nella data specificata, e cioè più di ventidue anni fa. Idee di fami una famiglia, in realtà, le avevo solo nella fantasia più dolcemente sfrenata e per l'epoca, irrealizzabile. La vita vera e reale era tutto un altro (pesante) discorso. Eppure questa è una delle rarissime frasi scritte dal sottoscritto che mi sono sempre ricordato. Come un presagio, quello dell'amore più autentico: una famiglia. Adesso riparto da lì, per dedicare un momento alla mia meravigliosa compagna di vita e alla nostra piccola creatura. Oggi, 12 maggio, festa della mamma, riparto da qui. In uno di quei giorni in cui la mia vita solitaria avrebbe potuto allontanarmi per sempre da ogni domani condiviso insieme a voi, ebbi la forza di fermarmi, cambiare il finale e iniziare un nuovo cammino verso di te e noi... Per te, per voi.


PER TE, PER VOI

e quell’unica notte senza di me ... sospiro d'amore e sincera dedizione in quell'unica notte senza di me adesso vorrei sentire

il suo sguardo accanto a te

... e la tua felicità più grande

sempre con lei


la vita lì dentro

era ancora lontana da me,

la vita lì fuori

sarete sempre e ancora voi


mi tenta la felicità più invincibile...

nell'arrivederci di quella notte

una madre restò accanto

a quella fragile nuova mamma


... A partire dai tuoi baci,

c’è una creatura


le tabelline

in lettura sulle nuove memorie… oggi

iniziava l'ennesima deviazione distorta

nel mio cammino... è stato

un viaggio

senza ritorno… le scarpe

scomposte senza odore, le tracce camuffate

nelle conchiglie... oggi

ogni giorno

mi addormento nei sogni di qualcosa di unico a fianco a te ...con voi

il rosso del cielo

è figlio solo del sole… le stelle

della notte

sono nate solo dall’oscurità

più sognatrice… e vedo

tutto questo ogni giorno

insieme a te, a voi...

                                       (Venezia, 12 Maggio ‘24)


Jovanotti, Per te

giovedì 27 giugno 2019

Il mio nome è mai più (vita)

La copertina del singolo Il mio nome è mai più
e la drammatica foto di Oscar Alberto Martinez e la figlia Angie Valeria (2 anni), morti annegati
Due corpi annegati. Un padre e una figlia. Vent'anni fa usciva il singolo Il mio nome è mai più cantato da Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù. Ancora oggi una parte di mondo lo sta gridando a squarciagola.

di Luca Ferrari

Lo so bene. Non servirà a niente. Lo so bene. Nessun carnefice si commuoverà davanti a queste parole e questa canzone. Vent'anni esatti fa, tre artisti italiani: Ligabue, Lorenzo Jovanotti e Piero Pelù, diedero alle stampe il singolo Il mio nome è mai più sotto lo pseudonimo di LigaGiovaPelù, per raccogliere fondi per le vittime della guerra in Kosovo. Vent'anni dopo, il sangue scorre sempre più spietato. Le guerre incombono ma c'è un nuovo conflitto in atto. Persone armate di speranza che cercano di raggiungere nuovi posti per ricominciare, trovando al contrario indifferenza e sempre più spesso la morte.

In ogni angolo del mondo l'umanità si scontra con logiche di propaganda elettorale, sputando sulla vita umana come se non contasse nulla. Ecco, dov'è il progresso in questo senso? Da una parte c'è un'indomita Capitana che in barba ai divieti fascisti dello stato italiano entra nelle acque territoriali nostrane per salvare la vita a esseri umani. Dall'altra, c'è il dramma di un papà ancora abbracciato alla sua figlioletta di due anni, entrambi annegati (così come molte altre persone) nel Rio Grande mentre cercavano di raggiungere il Texas. Ma ai posti di comando tutto questo non interessa. Per i gendarmi del potere, la colpa delle vittime stesse che hanno voluto forzare dei divieti.

Vent'anni esatti fa, nel giugno 1999, una parte di mondo gridava unita Il mio nome è mai più. Vent'anni dopo siamo ancora allo stesso punto di partenza. Vent'anni dopo dobbiamo difendere il diritto di esistere dell'essere umano. Vent'anni dopo siamo ancora nell'affannosa e disperata costruzione di un mondo dove la politica si pieghi alle esigenze umane di ogni singolo individuo, e non il contrario. Oggi, giugno 2019, non è più accettabile assistere a tutto questo. Il tempo dell'indignazione è finito per sempre, deve finire. Questo è il tempo in cui o il mondo cambia per davvero, o sarà la fine di tutti noi.


ABBRACCIATI A TESTA IN GIÙ SENZA PIÙ VITA  
  
Non ho mani abbastanza larghe
per farci respirare tutti insieme…
Non ho pensieri così lungimiranti
da imporre agli altri
la vostra vicinanza… Siamo tutti
facilmente e troppo sinceri
ma chissà, mai altrettanto forti

Oggi non cadono bombe
ma voi morirete comunque… Ciao
come ti chiami?
È di tua figlia quel corpicino inerme
accanto all’assenza di respiro?
Sai, sono un papà anch’io
e io di voi non potrò più dimenticarmi

Adesso loro parlano,
adesso stanno alzando
la loro voce… Adesso
qualcuno ha perfino detto
che non avreste nemmeno dovuto
tentare di bussare
alla mia porta… Ogni giorno mi legittimano
a impugnare una pistola contro
di voi… Adesso
le scale oleose dell’esistenza
è tutto ciò che ci viene concesso
in attesa della fine più atroce

Avanzano i predoni delle vite,
sono acclamati
e non scenderanno dal palco
… Oggi gli eroi
non devono più esistere,
oggi c’è bisogno
di ciascuno di noi… Questa sera
guarderò ancora la foto
della vostra morte
e poi penserò alla mia vita… Faccio
a meno delle mie lacrime,
questa è la mia sagoma
e niente mi trapasserà… Verrò per te,
verrò per tutti voi.
(Venezia, 27 Giugno ’19)

Il mio nome è mai più, di LigaGiovaPelù

La tragica notizia dell'annegamento di un padre e una figlia, dal quotidiano La Repubblica

Cerca nel blog

Post più popolari