!-- Codice per accettazione cookie - Inizio -->
Visualizzazione post con etichetta R.E.M.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta R.E.M.. Mostra tutti i post

martedì 17 giugno 2025

I'll Take The Rain, lacrime di R.E.M.

Risvegli malinconici e sogni sofferenti di tutto ciò che non è stato. Guarda bene i miei occhi e capirai perché ho sempre avuto bisogno di trascurare il sole. I'll Talke The Rain (R.E.M.).

di Luca Ferrari

I used to think as birds take wing
They sing through life so why can't we?.
... Già, perché non possiamo? Perché non ho potuto? È la totale disfatta del mio cuore di bambino. È la totale disintegrazione di ciò che avrei voluto. Gli occhi sono chiusi perché in caso contrario uscirebbero troppe lacrime. Gli occhi sono chiusi in attesa che qualcosa si adagi nel mio cuore. Tutta la malinconica poesia degli R.E.M., una delle band più influenti nella mia vita, riemerge straziante sulle note di I'll Talke The Rain (2001, Reveal). Non m'interessa quello che è stato. Non voglio più vedere cosa c'era una volta ma non posso non pensare a dove sarei potuto andare. Non ho smesso di essere infelice, è solo che adesso ho un dovere verso la felicità che vale più di quelle stesse orme che un tempo erano la sola tavola su cui potevo affievolirmi. Mi sento taciturno e sempre meno incline ai compromessi. Non cambierò colore alla mia porta ma oggi non ricambierò alcun saluto...

PERCHÈ NON POSSO  Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Posso nascondere

meglio le mie lacrime costanti

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Rivedo nei sogni

tutto quello che non mi ha reso

felice

Racconto ancora

di quell’unica volta

in cui rischiai di morire

non per mia scelta… adesso

a fianco a me

ci sono libri che parlano

di una passione

che non potrà più portarmi

dentro nessuna piramide

Mi sono svegliato

triste come allora

e questa volta non ci posso

davvero fare nulla… Mi sono

svegliato con il suo ricordo

strappato a una vita

che non ho mai vissuto

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Quando corro in discesa

e il vento

ha preso un’altra strada,

posso fingere

di calamitare ogni nube abbandonata

domani mi siederò disteso

pensando che

qualcuno possa fare di meglio

col mio sangue… è una verità,

un desiderio… un ricordo

di cui non potrò mai rallegrarmi

                                                        (Venezia, 17 Giugno ‘25)

REM - I'll Take The Rain

venerdì 7 giugno 2024

In navigazione, All The Way To... Diedo

All The Way To... Diedo (R.E.M.)
Ultimo giorno di scuola elementare (Diedo, Venezia) e ho già nostalgia della vita condivisa insieme. Tanta felicità e un dolce arrivederci sulle note di All The Way To Reno (R.E.M.). 

di Luca Ferrari

Un anno di vita, di scuola e d'incontri si è appena concluso. Non è ancora arrivato il momento degli addii, semmai di un estivo arrivederci, eppure provo già una forte nostalgia. Ho amato ogni momento dell'anno scolastico 2023-24. Dal primo giorno in cui mi dovetti fare un nodo in gola quando, all'improvviso, vidi il mio figlioletto seduto ai banchi dei "grandi", alla dolce accoglienza (quasi materna) riservata ai nuovi arrivati. Dal suo risveglio quotidiano che proseguiva placido insieme alla sua mamma verso questa nuova avventura quinquennale, alle chiacchiere con gli altri genitori, molti dei quali diventati già amici, per non parlare dei tanti momenti che lo scolaretto ha condiviso con i suoi compagni ovunque: in casa propria e nelle tante altrui, fuori, e a fianco dei (primi) quaderni. Insieme hanno imparato molto, dentro e fuori l'edificio scolastico.

E quando ieri pomeriggio abbiamo celebrato la fine dell'anno con una bellissima festa nell'ampio giardino della loro scuola elementare, la Diedo di Venezia, mi è sembrato di vivere l'atmosfera gioiosa di All The Way To Reno (You're Gonna Be A Star) degli R.E.M., il cui videoclip è diretto dal Premio Oscar, Michael Moore. Una canzone che da oggi in poi, per me (...) sarà sempre All The Way to... Diedo!


ALL THE WAY TO DIEDO (le nostre stelle)

…sequenze di vita, rincorse nella terra

sporca di abbracci...un tu a tu

dei sogni più rampicanti... è la forma del presente... Uno stato di costante apprendimento emotivo...lo sarà

ancora, come un primo giorno di scuola

senza mura e una comune direzione di amichevole terapia


Che cosa unisce un fiore 

che sta crescendo

alle fate senza maschera?

Mi sbilancio... è il colloquio sui veli delle nostre lacrime più sinceramente ribelli

non ci sono alternative

ai primi passi…alcuni 

parlano di pietre romanzate,

altri di camini appollaiati

e baluardi silenziosi sulle imbarcazioni, tutte decise oltre la prossima fermata


… trame animate, il quotidiano risveglio del sole saluta il mare e i suoi canali scoperti

in ascesa dell'armonia più eccelsa


Che cosa ne sarà di questi giorni
quando la neve

non avrà più bisogno di aspettarci

per uscire di casa?… ci potremo tenere

per mano ancora una volta

mentre torniamo a casa?

Potremo agghindare i melograni anche quando l'estate seminerà nuovi interrogativi nei nostri ricordi?...


Una casa dopo l’altra,

anche quel divano

mi sembra così familiare… vi ho visti 

seduti tutti insieme

per la prima volta... per favore, non chiedetemi mai

di dimenticarlo ... brindo dietro le nostre voci che si susseguono... Lo farò insieme a tutti voi... in uno stato di perenne navigazione condivisa

(Venezia, 6-7 giugno '24)

R.E.M. - All The Way to Reno

All The Way To... Diedo 
(R.E.M.)

mercoledì 10 gennaio 2024

R.E.M. - Drive, la strada ci ascolta

Drive - Michael Stipe (R.E.M.)

La suprema poesia malinconica degli R.E.M. si racconta nelle sofferenti note (e lyrics) di Drive. La strada chiama, l'anima risponde... in qualche modo.

di Luca Ferrari 

"[...] Maybe I ride, maybe you walk
Maybe I drive to get off, baby 
[...]" Drive (R.E.M.)

Sono poche le canzoni che non affondino le radici nel passato più oscuro, posso dire però che Drive (R.E.M.), prima traccia dell'album capolavoro Automatic fo the People (1992), ha dato il via a una nuova storia. Un viaggio iniziato sul calar della notte, quando le luci dell'alba erano ancora lontane. Come nel videoclip della canzone, il cantante Michael Stipe viene portato dalla gente, così io sono stato cullato dalla notte per uscire e correre. Sarà un anno difficile e questo già lo so, ma a giudicare da questa prima ispirazione e il modo in cui ha preso vita la prima corsa del 2024, sarà anche molto imprevedibile. Un anno iniziato on the road. Una canzone, questa, dopo la quale mi prenderò una pausa dalla musica fino a quando saprò dove andare... almeno così penso.

"[...] Hey, kids, where are you?
Nobody tells you what to do, baby 
[...]" Drive (R.E.M.

SCAFFALI DA SCADENZA DICHIARATA

mi potete accompagnare,

sono tornato da solo


mi spetta un lungo viaggio…

era tanto

che volevo diagnosticarlo, adesso

non sono più sicuro


mi aspetta un lungo viaggio

... questa volta

smetterò di non farmi più ascoltare


potete anche archiviarmi,

non sono la risposta al vostro disamore


ho pianto molto di gioia,

adesso non mi sento pronto

per nessuno di voi


potete guardarmi

mentre faccio il mio dovere

ed evito ogni contrasto

… continuerò a farlo

alla luce del sole

senza che sappiate nulla

del mio domani


non c’eravate ieri,

non ci sarete oggi

che ho deciso di andarmene


passi silenti… ho sentito

il richiamo

e ho aspettato le stelle più idonee


c’è ancora qualcuno che voglia

fingere? Oggi libertà

non significa niente...

(Venezia, 10 Gennaio ‘24)

R.E.M. - Drive

Venezia by night © Luca Ferrari

venerdì 16 giugno 2023

Radio Song (R.E.M.), le incognite del domani

Radio Song videoclip (R.E.M. feat. KRS One)

Estate, tempo di canzoni spensierate ma non per tutti. Un pensiero. Una lacrima trattenuta. Un... Il mondo prosegue per le sue strade separate. Intanto risuona nell'anima Radio Song (R.E.M.).

di Luca Ferrari

Sarà la malinconia di Losing my Religion, vicina d'album Out of Time (1991) e/o certe recenti ripercussioni nella vita, in questi giorni è successo qualcosa che mi ha riportato alla memoria Radio Song degli R.E.M. Non è stato immediato. C'è stata una sensazione e nel momento in cui ho desiderato associarla a una creatura musicale, è arrivata subito lei, immagino anche perché il finale sia cantato dal rapper KRS-One, e fatalità di recente ho finito di vedere il bellissimo "Straight Outta Compton" (2015), film sulla nascita del gruppo hip pop N.W.A.

Estate, tempo di ascolti solitari e note scarabocchiate. Estate, la voglio finire così...

AVREI VOLUTO VOLER BENE AL MIO CUORE era la gioventù del tempo

che non si accomoda mai... un instancabile sogno

tra evoluzione e leggiadri disfattismi

popolari

la storia è stata

un'altra... coriandoli e macerie

senza processione

né una grammatica dove

nascondersi

qui c’è tutta la dolcezza

che è stata sepolta... senza nemmeno il sogno

di un bacio d'inizio stagione

o una passeggiata

per provare

ad altalenare il futuro

in questo incontro

c’è tutto quel vortice

che ha cancellato

anche la più minuscola traccia

verso il domani

che ne è stato

di quel primo risveglio?

che ne è stato

delle albe lontane… sarei

potuto comunque

arrivare a questo momento

della mia vita

ma con molto più amore

nel cuore


non lascerò traccia

di tutto questo… farò

in modo

che nessuno legga

questa storia… quando

inventeranno

i viaggi del tempo

sceglierò questo momento

per non cambiare nulla…


mi rivolgo solo a te, adesso... quando

troverai chi renderà

il tuo sorriso ancora più vulnerabile

e dolce,  allora la potremo leggere insieme (Venezia, 15 Giugno ‘23)

R.E.M. - Radio Song

martedì 31 marzo 2020

Shiny Happy... Letter

Michael Stipe (R.E.M.) e Kate Pierson (B-52s) nel videoclip di Shiny Happy People
E io ho appena imparato che si può tornare a sorridere leggendo una semplice lettera. Parole sincere in perfetta sintonia con la musica di Shiny Happy People (R.E.M. & Kate Pierson).

di Luca Ferrari

"Shiny happy people holding hands/ Shiny happy people laughing - Persone splendide e felici che si tengono per mano/ Persone splendide e felici che ridono." Iniziava così il ritornello della solare Shiny Happy People degli R.E.M. Quella canzone (e annesso videoclip) mi è sempre piaciuta. Ascoltata e riascoltata, ma mai del tutto legata a un avvenimento specifico della mia vita. L'attesa è finita. In un mondo di interconnessioni è accaduto qualcosa di speciale e inaspettato. Qualcosa che in principio non ho provato nemmeno a leggere (si, avete capito bene). Qualcosa che solo giorni dopo ho trovato la forza di aprire, come se una parte di me ne avesse intuito l'immensa energia. Una lettera. Una lettera corale inviata a una piccola comunità di bambini e ai rispettivi genitori.

Gli anni Novanta musicali non sarebbero stati gli stessi senza la poetica melodia degli R.E.M., rock band statunitense formatisi ad Athens (Georgia). Primo di quei cinque inimitabili album realizzati durante il corso dei "Nighties", Out of Time (1991), il disco della generazionale Losing My Religion. Ma sarebbe riduttivo condensare il suo intero valore nella hit più famosa. Canzoni rimaste ancora oggi nell'anima, da Texarcana a Radio Song, cantata insieme al rapper KRS-One (tra i primi esempi di collaborazione rock-rap), passando per Near Wild HeavenBelong fino all'atipica Shiny Happy People, dove il cantante Michael Stipe duetta con Kate Pierson, vocalist dei mirabolanti B-52s, anch'essi di Athens.

Mesi or sono, quando per la prima volta mi avvicinai al mondo dei lattanti, fu E-Bow the Letter, sempre degli R.E.M. ma insieme a Patty Smith, a ispirarmi. Loro e un disegno sbocciato dalle mani di tante piccole creature. Allora usai proprio quel termine: "lettera." Un caso? Non credo. Quella era la mia ispirazione. Quello era il mio approccio al loro mondo. Adesso senza saperlo, quelle persone, le Educatrici del Nido Arcobaleno di Venezia hanno risposto con una lettera autentica e per di più in un momento di  grave difficoltà collettiva, la pandemia da coronavirus. Una lettera per farci sentire vicini. Una lettera piena di sincero affetto per i nostri figli/e. Le loro parole sembrano sposarsi alla perfezione con Shiny Happy People, le lyrics di Stipe (voce) e la musica di Peter Buck (chitarra), Mike Mills (basso), Bill Berry (batteria).

Shiny Happy People si presenta così "Meet me in the crowd, people, people/ Throw your love around, love me, love me/ Take it into town, happy, happy/ Put it in the ground/ Where the flowers grow/ Gold and silver shine/ ... Shiny happy people holding hands/ Shiny happy people holding hands/ Shiny happy people laughing" - "Venitemi incontro nella folla, gente, gente/ Portate il vostro amore in giro, amatemi, amatemi/ Portatelo in città, felici, felici/ Piantatelo nel terreno/ Dove crescono i fiori/ Splendore d'oro e d'argento ... Persone splendide e felici che si tengono per mano/ Persone splendide e felici che si tengono per mano/ Persone splendide e felici che ridono."

Dalla musica alla realtà. A rivedere il videoclip di Shiny Happy People, ecco riemergere una indimenticabile giornata di inizio giugno di pochi mesi fa, vissuta in prima persona e condivisa in contagiosa allegria. Un giardino pieno di giochi. Bambini festanti, educatrici, ausiliarie e genitori. Insieme e felici. E noi eravamo lì, tutti insieme. Difficile che possa accadere anche quest'anno. Sarebbe bello potersi ritrovare anche solo per celebrare qualcosa di simile. Vorrebbe dire che il coronavirus è stato piegato, o comunque è regredito. Vorrebbe dire che staremmo ricominciando a vivere. Speranze a parte, la musica (grandiosa) degli R.E.M. aspetta e ancor prima di essa, è giunto il momento di riprendere penna e calamaio:

LETTERA DALL'ARCOBALENO

È difficile credere
a un oggi ce la faremo... E non mi vedrete
mimetizzato sopra i lampioni
a fare le boccacce tra nuvole insonni
e segnaposti gattonati...

Un gioco, una corsa...
un piccolo sguardo di sconforto... Una pausa...
Un tentativo
di dirci che ci sono vicine...

Che cosa sta succedendo
a quel mondo che volevamo tanto
disperatamente cambiare?

Ho in mente la loro prossima gioventù,
ho in mente un nuovo inverno
senza preavviso epistolare... Ho
in mente di vedervi
ancora crescere l'uno accanto all'altra... Un giorno
mi venne spontaneo
rivolgermi all'arcobaleno, fu
la mia prima volta... Pochi
gradini d'infinito arrampicatisi
sui vostri domani più pazienti...

Nei miei ricordi più inimmaginabili
c'è un giardino
e ci siete tutti voi... Avrei voluto
entrarci ancora, dove si sono rintanate
tutte quelle albe precedenti?
Nel mio passato
c'è stato un tempo fatto di abbracci
volutamente a distanza... Adesso
ho smesso di farlo ma sono stato comunque
raggiunto... Ispirato... Confortato...

Nello stampatello di una favola,
lattee curiosità hanno tratteggiato un sorriso
che è la vostra promessa... l'attesa primordiale
del nostro prossimo incontro...

E io oggi ho imparato
che con una lettera
si può tornare a sorridere...
(Venezia, 30-31 Marzo '20)

Shiny Happy People, R.E.M. feat. Kate Pierson
Il videoclip di Shiny Happy People (R.E.M.)

giovedì 20 dicembre 2018

R.E.M., lettera all'arcobaleno

Patty Smith e Michael Stipe (R.E.M.) cantano insieme/... © Luca Ferrari
Suonano gli R.E.M. Intona la voce di Patty Smith. Questa è la storia di tutti noi e di come un arcobaleno si fece recapitare una lettera sensoriale dal calore umano del nostro primo nido.

di Luca Ferrari

Ci sono canzoni che scandiscono sussulti della nostra esistenza. Ci sono canzoni che vanno oltre le stesse coordinate temporali. Una di queste è la poetica E-Bow The Letter, scritta dagli R.E.M. con l'inimitabile accompagnamento vocale di Patty Smith. Tutto iniziò nella solitudine di un'agenda dove non c'era spazio nemmeno per il giorno dopo ma quella storia così fragile si dimostrò molto più forte arrivando a rialzarsi e viaggiare su molti più cieli di quanto non si sarebbe mai nemmeno immaginato. Ecco, adesso è tempo di una nuova storia in diretta e nel pieno della sua più naturale poesia. Ora è il momento di una nuova storia da far cullare alla più dolce delle immortalità.


LETTERA SENSORIALE ALL’ARCOBALENO

Legami di umanità... Pigolii... Passi
spontanei... Sono entrato 
tra sovrapposizioni di stelle… Un cuore dopo 
l’altro... Tenere
meraviglie... Devo ancora prenderci 
davvero confidenza e già non vorrei 
più andarmene… Devo ancora
imparare a rimanere
lontano dalle mie assenze… Le parole 
non hanno mai dato risposta
dove rifiutai  di indietreggiare… Tu allora, 
riusciresti 
a coinvolgere la mia vita con i tuoi sorrisi, 
le nostre domande e la tua vita?
Si. È tutto qui. È tutto
quello che sei. È tutto quello
che siamo… La conoscenza si
scompone... Rimette... Irrompe...
C'è qualche parola rappresa... Il mondo lì fuori
sorvola, corre… Lo ha sempre
fatto… adesso vorrei
che per i prossimi 96 secondi condivisi
fossi capace di restare concentrato
su ciò che sta accadendo ancora,
senza tintinnii né promesse… Eccolo,
di nuovo… Oggi ho realizzato
di non aver mai ascritto
una lettera all’arcobaleno… Voglio
rimediare... Tutti insieme... Confondere
il proprio respiro con le aspirazioni
è più che altro un cromosoma lessicale… Piedi
e corone non fanno per me, oltre modo
meravigliato dai benvenuti infiniti 
e una smorfia di vicinanza sofferente… e poi 
ci siete tutti voi
che ancora non vi conosco, ma mi ricorderò
… Ogni giorno, sempre di più...
Adesso ci sono … Adesso sono di nuovo qui
insieme a tutte voi... Adesso
c’è tutto questo… Prima di andarmene
farò un maldestro tentativo 
di fiocco
sulla coda di un arcobaleno… Prima
di tornare, darò un sincero e nidificato sguardo
dentro ciascuno di noi...
(Venezia, 20 Dicembre ‘18)

E-Bow The Letter, performance live by REM and Patty Smith

domenica 31 dicembre 2017

L'infinito sospeso di E-Bow the Letter

R.E.M. - Videoclip della canzone E-Bow the Letter
Ogni viaggio sopra i cieli ha un aeroporto di partenza. Ogni aeroporto cela sempre un momento per ascoltare E-Bow the Letter (R.E.M. & Patty Smith) e affondare la penna nell'infinito.

di Luca Ferrari

Non c'è viaggio, in particolare in aereo, che almeno una volta non ascolti quella che per me resta un indiscusso capolavoro degli R.E.M. Una canzone, E-Bow the Letter, dall'album New Adventures in Hi-Fi (1996), impreziosita dalla voce della poetessa rock Patty Smith. La band formata da Michael Stipe, Bill Berry, Mike Mills e Peter Buck tocca l'apice della carriera con un album Kerouackiano, e ancor più poetico di Automatic for the People (1992). Non si contano le poesie ispirate dalla suddetta song. Adesso però è tempo di nuova ispirazione. Adesso sono in Calabria, all'aeroporto di Lamezia Terme, ed è nuovamente il momento di ascoltare E-Bow the Letter.

SENZA LA NECESSITÀ DELL’ORIZZONTE

...a quale parte di mondo
pensi di esserti avvicinato?
Sei ancora sicuro
che stiano disturbando il tuo arrivo?

tutte le storie si somigliano
quando non sanno di aver iniziato

mi sento sfinito
e il sole è sempre una tenda
da spostare... sono
un facile debitore
quando si tratta di ripensare
al domani... sono stato lontano
e poco lungimirante... posso
scegliere i finestrini
da cui rifiutarmi di guardare
lo sfascio del mondo
e magari spiegarti davvero
perché adesso abbia voglia
di sorriderti...

argini... staccionate... specchi... non
ho mai voluto niente
da alcuno di voi...

sanzioni... brutalità... fermo immagine... l'origine
delle vostre ali
mi è tutt'ora ignara... non farò di una protesta
il colosso su cui distogliere ogni risentimento

incastri e risposte,
non so più cosa farmene
… il formicolio
delle nostre parole
scambiate per indifferenza
sono diventate
il più confortevole dei giacigli e l’orizzonte
non andrebbe da nessuna parte
senza una prima stesura
delle nostre lacrime più pensierose

…ho ancora l’espressione meravigliata?
Un giorno magari
mi risponderete tutti insieme
(aeroporto di Lamezia Terme (CS), 29 Dicembre ’17)

E-Bow the Letter, by R.E.M. and Patty Smith
R.E.M. - Videoclip della canzone E-Bow the Letter, Patty Smith di spalle

Cerca nel blog

Post più popolari