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domenica 18 settembre 2022

Singles, la musica di Seattle

Il cd della colonna sonora del film Singles

Il 18 settembre 1992 uscì nelle sale americane il film Singles, dove il regista Cameron Crowe  immortalò la nascente scena musicale di Seattle. Tra le canzoni della strepitosa colonna sonora, il mio cuore ha sempre prediletto l'acustica Battle of Evermore (The Lovemongers).

di Luca Ferrari

Quel film l'ho visto in televisione, ho comperato la vhs originale e il cd della colonna sonora, che chiamarla "strepitosa" è dire poco. Sto parlando di Singles - L'amore è un gioco (di Cameron Crowe), sbarcato nelle sale americane il 18 settembre 1992. Un film in apparenza incentrato sulle vicende lavorative-amorose in stile Friends, ma in realtà incentrato sulla scena musicale di Seattle, ormai prossima all'esplosione. Eppure nonostante la presenta di pesi massimi quali Alice in ChainsPearl Jam, Mudhoney, Soundgarden e Mother Love Bone, la canzone che da sempre mi è rimasta scolpita nel cuore è Battle of Evermore, suonata dai The Lovemongers, side project delle sorelle Ann e Nacy Wilson, degli Heart, band formatasi anch'essa a Seattle verso la fine degli anni '60. 

Se si esclude l'inspiegabile presenza degli Smashing Pumpkins e il tributo a Jimi Hendrix, originario proprrio di Seattle, il resto è un tributo alle band della città del Nordovest, con la sola eccezione dei Nirvana.
  1. Would? — Alice in Chains 
  2. Breath Pearl Jam  
  3. SeasonsChris Cornell 
  4. Dyslexic HeartPaul Westerberg 
  5. Battle of EvermoreThe Lovemongers 
  6. Chloe Dancer / Crown of ThornsMother Love Bon
  7. Birth RitualSoundgarden 
  8. State of Love and TrustPearl Jam 
  9. Overblown Mudhoney 
  10. Waiting for SomebodyPaul Westerberg 
  11. May This Be LoveJimi Hendrix 
  12. Nearly Lost You Screaming Trees 
  13. Drown Smashing Pumpkins
Nei primi anni Novanta non esistevano le email né gli smartphone con la messaggistica istantanea. Per comunicare con le persone non c'erano che tre strade possibili: incontrarle, telefonarle da casa o in una cabina, scrivere una lettera. Per uno come il sottoscritto, la terza era la più consona e fu così che nel lontano 1995 iniziò una corrispondenza epistolare con una ragazza dagli stessi gusti musicali (dicasi amica di penna). Una persona che si rivelò una grandissima amica. Un'amica con cui, quando fantasticavamo a distanza su un ipotetico viaggio comune a Seattle, io nella mia anima ci vedevo sempre così, a suonare Battle of Evermore dei The Lovemongers. Lei voce-chitarra, io chitarra solista, terminando poi la performance con un abbraccio fratello-sorella.

Ancora oggi, ascoltare quella canzone mi riporta in un'epoca lontana fatta di parole, sogni e poesia. Quel mondo dopo tutto, è sempre continuato... 


STATO D’INCHIOSTO E IMMORTALITÀ 

io e te, ero solo io…

da parte, lanciandosi nella pagina chiusa

di una stella  senza fronde cui sorridere

Qualche lettera finita

In anticipo… ogni soglia,

un'estenuante presenza celeste

arpionata nella terra esposta


il ticchettio della fuga

non avrebbe sopportato

la vista dei grattacieli,

un giorno al massimo

mi avrebbero trovato addormentato

sotto una statua

di pan di albicocca e carrube


ho corso in mezzo all’acqua,

ho rischiato di annegare

non lo dico perché tu mi compatisca,

un giorno conoscerai

tutta la mia storia… Mi manca

ancora una bilancia e qualche respiro

… alla fine

sono arrivato dove mi sono sempre

visto… 


le marce imperiali

non si sono mai davvero interrotte,

non sono 

l’interlocutore ideale

quanto si tratta

di assumere una pozione diversa

da quello che ancora penso…


il suono sonoro

di uno spazio aperto, è l’oceano

che abbiamo sempre

intonato… quel mondo era lì

e lo siamo ancora, 

la semplicità di un ringraziamento

l’alfa che non ha mai cercato

un finale

(Bled [Slovenia], 18 Settembre ‘22)


Battle of Evermore, by The Lovemongers (OST Singles)

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