Chris Cornell - due amici al concerto dei Soundgarden |
di Luca Ferrari
Chris Cornell, il cantante dei Soundgarden è morto. Si è tolto la vita il 17 maggio 2017 a Detroit. Non c'è nulla da aggiungere. Hanno scritto già in troppi. Non sono qui per dirvi cose che sapete già. Sono qua per fare ciò che ho sempre fatto. Scrivere a modo mio. Li dove è passato Chris direttamente (Soundgarden, Temple of the Dog, Audioslave) e indirettamente (Mother Love Bone, Pearl Jam), c'è un'indelebile ispirazione condita anche da ricordi condivisi, come il live dei Soundgarden a Milano, il 3 giugno 2012.
Difficile oggi non ripensare a quel giorno. Neanche tre settimane dopo sarei partito per la sua Seattle e anche se in città la presenza di quelle band che hanno fatto la Storia non è proprio palpabile, per chi l'ha vissuta dentro, eccome se c'è. Delle mie pubblicazioni, Sfregi (2009, La Versiliana Editrice) è ciò che meglio mi descrive e mi racconta. Un viaggio poetico dal 1994 fino al 2008. Lì in mezzo c'è anche lui, Chris Cornell e le sue indelebili canzoni.
Ancora prima ci furono camminate solitarie senza fine e perfino un strano destino dall'amichevole proseguo. C'è stato tutto. La furia di una posa mai concessa. La delicatezza di un capo dolcemente rimandato. Un ritorno immaginato. Siamo ancora seduti lontani nelle nostre tavole rotonde. Siamo tutti vicini a fare i medesimi pensieri. Siamo tutti sconvolti eppure mai stati così decisi nel credere alle nostre voci. Il passato è in dialogo con le stelle. Il presente imperituro si chiama:
IL TACCUINO DEL VENTO
Hai smesso di piangere
o è solo l'ennesima invasione di parole
dimenticate
sui binari del nostro primo incontro...
non ho mai creduto alle coincidenze
del silenzio/... quello
che ho vissuto dentro il sole
si è sempre rifatto
nelle ombre trascurate dalla più amichevole
pioggia
c'è un potere bambino
a cui affidare le proprie leccornie
di un domani
che ci ha tenuti uniti per così
tanto tempo...
dicano che le scogliere
appartengano ai poeti
e le conchiglie ai sognatori,
... io ci ho sempre visto
un disegno aperto
dentro cui riportare un cestino
pieno di suoni e macchie
non ero sicuro
di quello che mi stava accadendo
dentro
ma è anche insieme a te
che trovai il coraggio
d'ignorare ciò che continuavo a sentire
tutt'intorno a me
spiegazioni necessarie,
ricorrenze sopraggiunte... le
mani chiedono
uno spazio per nascondere
la loro anima... possiamo
comunque alzarci
e riprendere il cammino... possiamo
comunque sentire
il vento gelido del mattino
che si quieta
dopo il tramonto del fuoco
e un'alba
del cui temp(i) sabbioso
ci resta solo l'immortalità...
(Venezia, 19 Maggio '17)
Sfregi - poesie imbevute di Soundgarden © La Versiliana Editrice |
Soundgarden - da sx: Matt Cameron, Ben Shepherd, Chris Cornell e Kim Thayil |
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