The Doors - (da sx) John Densmore, Robbie Kriger, Ray Manzarek e Jim Morrison |
Parlo di oscurità perché oggi è quello che mi riporta oltre la fine. Oggi ancora di più i Doors e Waiting for the Sun suonano impetuosi nell'ignoto dei miei pensieri.
di Luca Ferrari
ALL’ANAGRAFE, “LUCI
DI UNO BRACCATO”
Non ci potevo arrivare
e non saremmo stati i soli… e
l'inchiostro dagli alberi
non aveva mai avuto posto per quelle rocce.
E ormai il suo mondo
aveva fatto il proprio corso antico… ed
è stato così anche oggi… e
allora che cosa c’è di diverso
dal mio risveglio del passato?
Non vorrei
essere costretto a ripetermi…
Non vorrei
essere ingeneroso con quelle lettere
che a forza
divennero un’elegia ignifuga
per epitaffi
appena separati da un tiepido
flusso marino
la maggioranza di quelli
continueranno a vivere
e ricapitolare… e andremo a capo
senza ulteriore conoscenza del sole
né traiettorie divine dove le piume
delle nostre scarpe
potranno avere la forza di fare avanti e indietro
con il proprio personale Aldilà
una piccola spinta
e il fossato divenne spensierato cemento,
erba rossa e terra dolce… una constatazione
poi, è andarsene via per sempre…
la mia mano
adesso è tremula e per niente
intimorita… adesso
ho davvero poco di che fermarmi.
Oggi sono stato raggiunto
dalle parole di un’amica
… Oggi abbiamo ripensato
ai tanti oscuri giorni dopo… In pochi attimi
ce l’han portata via … questo non sarà mai
un addio
(Venezia, 16 Ottobre ’18)
Waiting for the sun, by The Doors
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