I giovani protagonisti del videoclip Another Brick in the Wall (Pink Floyd) |
di Luca Ferrari
Il 9 novembre 1989 crollò il muro di Berlino (Germania dell'Est), simbolo dell'Europa divisa. Il 9 novembre 1993 venne fatto saltare in aria il ponte di Mostar, per evidenziare la divisione tra cristiani e musulmani durante la guerra dei Balcani. Unione e divisione ricadono nello stesso giorno. In questo giorno così importante voglio scrivere qualcosa di brutalmente sincero senza troppi preamboli. In questo giorno di gloria e incubo, ispirato dall'immortale Another Brick in the Wall (Pink Floyd), ho deciso d'istinto di scrivere qualcosa. In questo giorno così emblematico, non riesco a non pensare che i muri siano ancor più alti rispetto a quando ero un ingenuo adolescente, e che a parte l'economia, il resto sia solo terreno di scontri che non sanno venire a capo di nulla.
Nei miei 9 novembre passati, un posto d'onore ce l'ha sempre Wind of Change (Scorpions) dove la speranza di una svolta epocale permea l'atmosfera una delle canzoni rock più belle e intense di sempre (assolo incluso), ma oggi la rinnovata voglia di guerra fredda sta attraversando l'Europa. Reale o l'ennesima merce (s)venduta al pubblico per sfiancarci? Basta guardare l'aumento dei prezzi dei generi di prima necessità per comprendere che qualcosa non va e che ci stanno propinando l'ennesima razione indigesta di menzogne. Allora sì, voglio i Pink Floyd e dopo le marce statiche, è giunta l'ora di ribellarsi e prendere in mano il nostro mondo, togliendolo al controllo di burocrati guerrafondai.
La storia di Another Brick in the Wall non si è mai fermata e negli anni passati, co-fondatore della band inglese, il bassista Roger Waters, concesse l'utilizzo gratuito della canzone alla giovane band Blurred Vision per ribellarsi alla feroce dittatura iraniana, non a caso dedicata alle donne e i giovani che si oppongono al rigido regime e non a caso chiamata: Another Brick In The Wall pt.2 (Hey Ayatollah Leave Those Kids Alone). Una delle tante pagine dove il popolo soccombe alla truce mano oscurantista e l'arte onora il croaggio di chi si ribella a tutto questo.
Sto riguardando il videoclip di Another Brick in the Wall e dopo l'inquietudine per noi ragazzini finiti nel tritacarne della falsa istruzione (indottrinamento), sento l'eco della vera libertà dei giovani uscire dai binari e distruggere i banchi. Corrono verso la vita. Scomposti e autentici. Alle loro spalle, allora come oggi, macchine umano-infernali con il solo obiettivo di depredare ogni cosa, allentando ogni tanto la cinghia e risollevando la frusta al momento opportuno. Questo è quello che non crediamo. Ci sbracciamo ancora, poveri illusi, convinti ci sia una qualsivoglia ideologia dietro. Il mondo è di chi fa l'economia e noi marciamo per arricchirli, stop. Questo è quello che è sempre stato e lo è ancora. Possiamo provarlo a cambiare?
LETTERA AL MIO PASSATO SCOMPOSTO il mondo ci ha voltato le spalle siamo stati noi... sono stati loro... ...siamo davvero così speciali da poter cambiare ancora?
ho sbagliato strada,
ho perduto la possibilità di azzuffarmi
con le domande
più sincere…perché dovrei tornare indietro,
oggi sono sempre meno solo
e voi avete comprato un altro fucile
virano le nuvole
sopra il testamento del presente...
ho tolto tutti i cassetti
da sotto il letto
e non mi sento diverso da come
sono stato...
le fiammelle custodite
tra le rughe del nostro inchiostro
sanno ancora disegnare
terra bagnata e sarcofagi
... è tutto una promessa già estinta
pensavo mi sarei rivolto in modo più profondo ai miei sogni,
pensavo mi sarei saputo aprire
come un tempo
facevo con un'amica... pensavo
sarei stato capace
di sognare ancora insieme a voi
…
chiedo per terzi... quanto sangue
gli sarà ormai rimasto
per controllare la rivolta del nostro tempo?
...
(Venezia, 9 novembre 2022)
Pink Floyd, Another brick In The Wall
Another Brick in the Wall (Pink Floyd) |
Il cofondatore dei Pink Floyd, il bassista Roger Waters |
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