I Velver Revolver in Slither |
Rock potente e adrenalinico. Il 24 maggio 2004 venne pubblicato Slither, primo singolo del super-gruppo Velvet Revolver, con Scott Weiland, Slash e Duff McKagan.
di Luca Ferrari
C'era un tempo in cui pensavo di dare riposte alla mia vita ascoltando una canzone e scrivendo una poesia. Slither dei Velvet Revolver fu una delle illusioni peggiori. Ultimo baluardo di un'esperienza di vita ormai agonizzante, vidi in quella band l'adrenalina necessaria per riprendere la corsa. Non arrivai neanche a un quarto di strada. La benzina era finita da un pezzo. Le soffici colline erano diventate sterili paludi di pietra e rancori insostenibili. Il ghiaccio dove un tempo danzavano speranze di ingenue primavere, cunicoli di spine sferzati dalle correnti più velenose. Slither scorticò le mie ultime lacrime, poi si ritirò, giurando a se stessa che un giorno sarebbe tornata. Quel giorno è arrivato.
I primi anni 2000 diedero l'illusione che il rock potesse tornare a dettare legge. Ad alimentare questa sensazione, due super band nate a distanza di pochi anni. Nel 2002 Soundgarden e Rage Against the Machine unirono le forze vocali-musicali, dando origine agli Audioslave con Chris Cornell alla voce, e gli ex-RATM agli strumenti: Tom Morello, Brad Wilk e Tim Commerford. L'inizio fu tano pirotecnico quanto dirompente. Non fu da meno l'accoppiata Guns 'n Roses-Stone Temple Pilots, che vide gli ex GNR Slash, Duff McKagan e Matt Sorum unirsi alle tormentate corde vocali di Scott Weiland insieme al chitarrista Dave Kushner (Wasted Youth).
Primo album della band, Contraband (2004, RCA Record), il cui primo possente singolo è Slither, pubblicato il 24 maggio 2004. Un rock a dir poco incendiario capace di far venire una voglia incontrollata di decibel. Se Weiland non brillò mai di chissà quale salute e in quella fase della sua vita era ancora molto emaciato e più magro di una volta, Slash e Duff sembravano aver fatto un patto col diavolo (del rock and roll). Entrare in sintonia con questo disco, cominciando proprio da Slither, è qualcosa di incredibilmente naturale. Poco importa se alla fine del viaggio, l'oscurità si farà irreversibilmente attraente, questo è il tempo per immortalare nella notte anche il più grande dei dirupi abdicati. Vedo i demoni indietreggiare. Innesco una reazione.
IL TEMPO DEL FUOCO HA CHIAMATO LA MIA FERMATA
vuoi sapere
il numero delle Pandora
che ancora
adornano la dimestichezza
sugli spigoli
incastrati tra le dita della mia
mente
tutti i sogni
che avevo tenuto lontani
per quel tempo erano già
desiderosi di fare fagotto….
riassunti di fortezze
e contraccettivi senza forma
né nuvole
a cui poter rivolgere una coccola
un indizio
è una luce
non ancora dimenticata
… una premessa
non è quello
che io intendo
come dichiarazione
di onestà opprimente
… dici
di sapere cosa sia la forza?
Sono sempre più spudorato
e ho bene in male
quello
che non sono mai diventato
… dici di conoscere
il veleno
che ho trattenuto dentro di me
quando sapevo inchinarmi
a ogni corda appesa…
sono sempre io quello
incapace di strisciare
sulle luci
né mezzi di soccorso?
Ho rinunciato ai peccati
nel momento stesso
in cui nessuno di voi
ha più avuto la forza di continuare
le mie parole
(Venezia, 27 Maggio ‘23)