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giovedì 26 giugno 2025

Italia Basket, stairway to... Heart

Ann e Nancy Wilson (Heart) - la nazionale italiana di basket

La nazionale femminile di pallacanestro gioca ed emoziona. Anime unite, quasi danzassero con il cuore/palla al ritmo della "ledzeppeliana" Stairway to Heaven (versione Heart).

di Luca Ferrari

Storia di donne decis(iv)e. Un gruppo di atlete straordinarie, è l'Italia del basket femminile, attualmente impegnata nella 40º edizione del campionato europeo di pallacanestro (FIBA EuroBasket Women 2025). Ogni sfida, un dialogo tra sentimenti e domani dichiarati. Una scarica di appassionante adrenalina in simbiosi umano-musicale con la poetica di Stairway to Heaven, versione Heart. In occasione dei premi Kennedy Center Honors 2012, Ann e Nancy Wilson ne eseguirono una toccante performance davanti agli stessi Led Zeppelin e, tra gli altri, anche all'allora presidente americano Barack Obama e sua moglie Michelle. Per il sottoscritto rock è sempre più sinonimo di basket. C'è una strofa in particolare di quella canzone che coi giusti ritocchi, pare sia stata scritta proprio per le Azzurre. "There’s a feeling I get/ When I look to the west/ And my spirit is crying for leaving...". Una strofa che potrei cambiare in: "C’è un sentimento che provo/ Quando vi vedo giocare/, E il mio spirito rilancia ogni singola emozione...".

Vi ho viste giocare e mi avete ispirato. Adesso è il mio turno di "ricambiare la cortesia"... 

THERE'S A FEELING I GET...

c’è un insieme

di anime che non ha mai chiesto

indicazioni per il paradiso

…. adesso sarebbe facile parlare

del mondo e delle sue convinzioni più riuscite…
Siamo ancora in tempo

per continuare la strada intrapresa?

Non volevo fare una semplice domanda, senza ritorno, i C'era una volta

dei muri oltre qualche linea disegnata

si sbriciolano a suon di lacrime decisive...


C’è più di un frammento

di vita sul parquet

e tutte insieme, lo sappiamo bene, hanno fatto di un'imprese

un significato collettivo… lo

sentite il frastuono

dell'energia?

Certe volte le nostre esitazioni

partoriscono dubbi… ehi,

certe volte il nostro valore è una goccia di sangue, è la chiave del presente...

C’è un sentimento che provo

quando vi stringete unite 

… Sento le voci da un tempio 

vicino alla fonte del potere 

più umanamente

non temporaneo… nella

vostra felicità 

ho visto ombre roteare ancor prima dell'apoteosi dell'alba...


Non dovrebbe essere ormai vicino

il temporale? Oooh, e c’è ancora

qualcuno che non crede

si possa sussurrare senza rialzarsi…

A chi tocca adesso?...

Si placa la terra,

rimbombi… non

voglio lasciare troppa luce

echeggiare sui ferri in eccesso…

Il campo è aperto,

vi stanno chiamando una per una

... Non c’è altro a cui pensare...

Siete lì… i vostri cuori ricominciano insieme

                                   (Venezia, 26 Giugno ‘25) 

Heart - Stairway to Heaven

KCO - i Led Zeppelin applaudono la performance delle Heart

mercoledì 18 giugno 2025

Monster Magnet, "Unbroken" Santucci

La band Monster Magnet © Sven Mandel e la cestista Mariella Santucci © Reyer Venezia

Cos'hanno in comune lo stoner rock/metal statunitense dei Monster Magnet e la pallacanestro di Mariella Santucci? Un'anima indistruttibile!

di Luca Ferrari

Le strade del rock sono infinite e imprevedibili. Da quando ho cominciato ad appassionarmi di pallacanestro, creando in seguito la sezione Rock 'n' Basket, l'account badboy_venice su Instagram è diventato uno snodo fondamentale per scoprire canzoni e artisti che fino a pochi secondi prima, magari, nemmeno sapevo l'esistenza. Alle volte è il sistema stesso a propormi suggerimenti e magari, a seconda del titolo, provo ad ascoltare o più banalmente seguo l'ispirazione. È quello che è accaduto il novembre scorso quando la squadra di pallacanestro femminile della Reyer Venezia vinse in casa della storica rivale Schio la gara di andata di Regular Season. Per celebrare questo importante trionfo, mi capitò "sotto orecchio" Unbroken dei Monster Magnet. Il titolo mi parve perfetto per il contesto. Ascoltai la canzone e ne fui conquistato, sposandosi alla perfezione con l'indiscussa protagonista di quella sfida, la bolognese Mariella Santucci, poi festeggiante insieme alle altre compagne.

Sebbene il testo della canzone non sia assolutamente in linea con la partita, poco importa, la musica fece scattare la scintilla e da allora Unbroken dei Monster Magnet è sinonimo di energia, successo e pallacanestro oro-granata. Unbroken ha vari significati simili, ma di base esprime il concetto di un qualcuno che non si lascia mai sopraffare, che sa reagire e lottare. Mariella Santucci ha avuto un grave infortunio nella sua giovane carriera ma non si è certo arresa. Durante una gara con la Nazionale 3x3 delle Women’s Series a Baku, ha subito una lesione del legamento crociato anteriore al ginocchio sinistro. L'atleta è stata operata, ha svolto una lunga riabilitazione ed è finalmente tornata in campo per partecipare alle Finals 2024 in cui la sua Reyer ha trionfato contro Schio. Oggi, 18 giugno 2025, Mariella Santucci, oltre a essere un pilastro della squadra veneziana, vestirà nuovamente la maglia azzurra nelle tre gare di Eurobasket. Un esempio davvero di costanza e forza. 

ANIMA IMBATTUTA

oggi è un nuovo giorno

fatto di pastelli, candele anarchiche

e tracce di una storia 

che avrei desiderato

far scappare dai miei sogni

… oggi è uno di quei giorni

temporali per me

dove le rivelazioni

non entreranno dalla porta

secondaria


sono rimasto lì… un cortocircuito

esistenziale

che ha distrutto ogni cosa... doveva

essere un incontro

ma non è stato mai così


adesso so dove guardare,

adesso so che sarebbe stato lo stesso

anche per te

e non mi sarei più nascosto… avrei

raccontato quella storia

senza il minimo timore…


nessuno mi ha insegnato

a saltare... ho smesso di raccontarlo


è quello che nasce

è quello che ritorna e non indietreggia


non so come sia arrivato

fino a qui

ma so che intendo

andare oltre… strapperò

ogni dardo

che viene avanti, guarderò

il sole cambiare forma…

è tutto quello che ho dare,

è tutto quello che sono

è tutto quello

che non potrete mai dimenticare

...

. (Venezia, 18 Giugno ‘25)

Monster Magnet - Unbroken

martedì 17 giugno 2025

I'll Take The Rain, lacrime di R.E.M.

Risvegli malinconici e sogni sofferenti di tutto ciò che non è stato. Guarda bene i miei occhi e capirai perché ho sempre avuto bisogno di trascurare il sole. I'll Talke The Rain (R.E.M.).

di Luca Ferrari

I used to think as birds take wing
They sing through life so why can't we?.
... Già, perché non possiamo? Perché non ho potuto? È la totale disfatta del mio cuore di bambino. È la totale disintegrazione di ciò che avrei voluto. Gli occhi sono chiusi perché in caso contrario uscirebbero troppe lacrime. Gli occhi sono chiusi in attesa che qualcosa si adagi nel mio cuore. Tutta la malinconica poesia degli R.E.M., una delle band più influenti nella mia vita, riemerge straziante sulle note di I'll Talke The Rain (2001, Reveal). Non m'interessa quello che è stato. Non voglio più vedere cosa c'era una volta ma non posso non pensare a dove sarei potuto andare. Non ho smesso di essere infelice, è solo che adesso ho un dovere verso la felicità che vale più di quelle stesse orme che un tempo erano la sola tavola su cui potevo affievolirmi. Mi sento taciturno e sempre meno incline ai compromessi. Non cambierò colore alla mia porta ma oggi non ricambierò alcun saluto...

PERCHÈ NON POSSO  Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Posso nascondere

meglio le mie lacrime costanti

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Rivedo nei sogni

tutto quello che non mi ha reso

felice

Racconto ancora

di quell’unica volta

in cui rischiai di morire

non per mia scelta… adesso

a fianco a me

ci sono libri che parlano

di una passione

che non potrà più portarmi

dentro nessuna piramide

Mi sono svegliato

triste come allora

e questa volta non ci posso

davvero fare nulla… Mi sono

svegliato con il suo ricordo

strappato a una vita

che non ho mai vissuto

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Quando corro in discesa

e il vento

ha preso un’altra strada,

posso fingere

di calamitare ogni nube abbandonata

domani mi siederò disteso

pensando che

qualcuno possa fare di meglio

col mio sangue… è una verità,

un desiderio… un ricordo

di cui non potrò mai rallegrarmi

                                                        (Venezia, 17 Giugno ‘25)

REM - I'll Take The Rain

martedì 3 giugno 2025

The Offspring, Self Esteem

Dexter Holland (The Offspring) nel videoclip di Self esteem

Ci sono giornate e date che resteranno per sempre. Il 3 giugno 1995 stavo andando di nascosto al mercatino di Bologna. Insieme a me, tante nuove amiche e gli Offspring di Self esteem.

di Luca Ferrari

La rottura definitiva. Il nuovo mondo. Un gigantesco punk nel parco. La pizza da asporto. I primi odori hippy al mercatino. Il 3 giugno 1995 fu l'ultimo venerdì delle scuole superiori, e scelsi bene di non andarci, preferendo una gita al mercatino di Bologna insieme a delle nuove amiche. Lì comprai una fantastica t-shirt nera della punk-rock band californiana The Offspring. A parte quell'occasione, non è mai scattato il feeling con il capoluogo emiliano nonostante un tentativo di trasferirvi per motivi di studio, subito soffocato. Solo sparute incursioni nel corso dei trent'anni successivi per amicizia, corsi di lavoro, tappe intermedie. Ed è curioso che proprio del trentennale della mia prima volta, di qui a pochi giorni, i miei occhi vi saranno puntati per lo svolgimento del torneo continentale di basket femminile. A quel tempo avevo 18 anni e adesso, beh, meglio non fare il calcolo. Sono tante le sensazioni che provo anche solo al pensiero di quel giorno e tutto ciò che accadde da lì in poi. Forse un'altra volta mi lascerò andare alla prosa più schietta. Oggi, per l'ennesima volta, lascio emergere le parole più sinceramente connesse con l'universo.

AD AVALON ANDATA E RITORNO

il mondo era incredulo,

e tutta l’energia

si stava librando altrove.

e quello che era non doveva

più essere… e ciò

che è stato

adesso è carne senza

luce… e quello

che vogliono

non è lontanamente

una pista

di atterraggio per le nuvole,

e ciò che sono,

lo dovrò anticipare

alle coscienze

delle divinità più lungimiranti…

ma davvero pensavate che mi sarei

fatto condizionare

dalle verruche più gradasse?

Non ho mai

pensato che la mia vita

si potesse rigenerare

in modo casuale… quello

era il tempo

delle domande schiacciate

e ricordi destinati a spegnersi

sul nascere

di un’autentica trasmutazione

… faccio appello

a tutti i grandi concetti

che non mi hanno

nemmeno avvicinato,

ero quello

della porta accanto

che d’improvviso

trovò la sua esistenza

nell’immobilismo

di una voragine

senza foce… come si chiamava

quel liquido

che non faceva bruciare

il sangue? Ciò che intendo

è che so per bene

cosa è accaduto

                                   (Venezia, 3 Giugno ‘25)

The Offspring, Self esteem

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