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Visualizzazione post con etichetta Rock & Basket. Mostra tutti i post
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venerdì 8 agosto 2025

Heaven, ripensando al Dream Team...

Bryan Adams - Drazen Petrovic, Michael Jordan, tifosi USA e coach Skansi

Dai canestri olimpici di Petrovic e il Dream Team, alle note poetiche di Bryan Adams e la sua immortale Heaven. Ricordi. Dolore. Emozioni. Lottare non sempre significa sopravvivere.

di Luca Ferrari

Drazen Petrovic contro Micheal Jordan. L'un contro l'altro nella finale olimpica di Barcellona 1992 sulle note di Heaven (Bryan Adams). Quanto ho adorato questo videoclip, trovato per caso su Youtube quando la mia passione per il basket era ancora lontanissima. Qualcosa del Dream Team sapevo, potendo affondare addirittura nei miei ricordi di quindicenne. In questo videoclip si vede il meglio dei due campioni. Da una parte, la spumeggiante NBA. Dall'altra, lo spettro di una guerra fratricida (Balcani 1991-1996, ndr). Lì nel mezzo, a immaganizzare il tutto, la solitudine della mia adolescenza. Rivedo i due campioni e subito si fa strada un dissestato viaggio nel passato. Sento il dolore taciuto di una parte della mia esistenza che non è mai sbocciata. Quando guardo Drazen Petrovic, Michael Jordan e i loro compagni di squadra su quel campo, in quella partita e in quel preciso momento della Storia, un'onda di amarezza dirompente schiaccia ancora amaro. Nel mio piccolo avrei vissuto una non-vita per parecchio tempo che mi avrebbe privato per sempre degli anni più spensierati e costruttivi. Qualcosa che, non lo nego, farà sempre sanguinare una parte di me...

WAR, BALL… EMPATHY

è la mia memoria oscurante,

metastasi spavalda

e oltraggiosamente

pensierosa … che cosa credevi

di sapere

dalla mia prosa curvilinea?

Non sono mai stato

in campo... Nessuno ti chiederà

di farmi nascondere...


Posso chiederti

di andartene? Mi confronterò

con tanti angeli terreni

nel prossimo immediato

e nessuno vuole

ci siano contagi questa volta...


Quello era un mondo

fatto ancora di porte… quello

era un mondo

dove il fuoco della morte

era lontano giusto il tempo

di un'infatuazione… Quello

era il mondo

dove la mia voce non era capace di essere in disaccordo nemmeno con se stessa


…sono arrivato a desiderare

solo quello che avrei trovato

nel modo più rinunciatario,

e allora perché

ho sempre empatizzato 

con le preoccupazioni dell’anima

e gli alterchi azzerati del domani?

...

Che cosa significa non dimenticare?

Cadere senza preavviso,

è stato così e non ho mai avuto il tempo di una spiegazione…

Cosa significa davvero lottare?

… La sopravvivenza

non è per tutti...

                               (Venezia, 8 Agosto 2025)


Heaven (Bryan Adams) - USA vs Croazia

giovedì 26 giugno 2025

Cuore Azzurre – Stairway to... Heart

Ann e Nancy Wilson (Heart) - la Nazionale Italiana di basket

La nazionale femminile di pallacanestro gioca ed emoziona. Anime unite, quasi danzassero con il cuore/palla al ritmo della "ledzeppeliana" Stairway to Heaven (versione Heart).

di Luca Ferrari

Una storia da tramandare. L'Italia del basket femminile ha disputato uno straordinario Campionato Europeo (FIBA EuroBasket Women 2025), regalando emozioni e conquistando una prestigiosa medaglia di bronzo. Ogni azione delle cestiste azzurre, una scarica di appassionante adrenalina. Un'armonia di gioco che mi ha riportato alla memoria la poetica di Stairway to Heaven, suonata dal vivo dalle Heart in occasione dei premi Kennedy Center Honors 2012. Alla presenza dei "celebrati" Led Zeppelin e, tra gli altri, anche all'allora presidente americano Barack Obama e sua moglie Michelle, le sorelle Ann e Nancy Wilson eseguirono una performance a dir poco toccante, facendo commuovere anche Robert Plant. Per il sottoscritto rock è sempre più sinonimo di basket. C'è una strofa in particolare di quella canzone che coi giusti ritocchi, pare sia stata scritta proprio per le Azzurre. "There’s a feeling I get/ When I look to the west/ And my spirit is crying for leaving...". Una strofa che potrei cambiare in: "C’è un sentimento che provo/ Quando vi vedo giocare/, E il mio spirito rilancia ogni singola emozione...".

Vi ho viste giocare e mi avete ispirato. Adesso è il mio turno di "ricambiare la cortesia"... 

THERE'S A FEELING I GET...

c’è un insieme

di anime che non ha mai chiesto

indicazioni per il paradiso

…. oggi sarebbe facile parlare

del mondo e delle sue convinzioni

più riuscite…Siamo ancora in tempo

per continuare la strada condivisa?

Non era mia intenzione

porvi una semplice domanda, una

di quelle senza ritorno, i C'era una volta

dei muri oltre qualche linea disegnata

si sbriciolano a suon di lacrime decisive...


C’è più di un frammento,

è la vita sul parquet

e tutte insieme, lo sappiamo bene, hanno fatto di un'impresa

un significato collettivo… lo

sentite il frastuono

dell'energia?

Certe volte le nostre esitazioni

partoriscono dubbi… ehi,

certe volte il nostro valore è una goccia di sangue,

la corrente nel frastuono

del presente

C’è un sentimento che provo

quando vi stringete unite 

… Sento le voci da un tempio 

vicino alla fonte del potere 

più umanamente

non temporaneo… nella

vostra felicità 

ho visto ombre roteare ancor prima dell'apoteosi dell'alba...


Non dovrebbe essere ormai vicino

il temporale? Oooh, e c’è ancora

qualcuno che non crede

si possa sussurrare senza rialzarsi…

A chi tocca adesso?...

Si placa la terra,

rimbombi… non

voglio lasciare troppa luce

echeggiare sui ferri in eccesso…

Il campo è aperto,

vi stanno chiamando una per una

... Non c’è altro a cui pensare...

Siete lì… i vostri cuori ricominciano insieme

                                   (Venezia, 26 Giugno ‘25) 

Heart - Stairway to Heaven

KCO - i Led Zeppelin applaudono la performance delle Heart

mercoledì 18 giugno 2025

Monster Magnet, "Unbroken" Santucci

La band Monster Magnet © Sven Mandel e la cestista Mariella Santucci © Reyer Venezia

Cos'hanno in comune lo stoner rock/metal statunitense dei Monster Magnet e la pallacanestro di Mariella Santucci? Un'anima indistruttibile!

di Luca Ferrari

Le strade del rock sono infinite e imprevedibili. Da quando ho cominciato ad appassionarmi di pallacanestro, creando in seguito la sezione Rock 'n' Basket, l'account badboy_venice su Instagram è diventato uno snodo fondamentale per scoprire canzoni e artisti che fino a pochi secondi prima, magari, nemmeno sapevo l'esistenza. Alle volte è il sistema stesso a propormi suggerimenti e magari, a seconda del titolo, provo ad ascoltare o più banalmente seguo l'ispirazione. È quello che è accaduto il novembre scorso quando la squadra di pallacanestro femminile della Reyer Venezia vinse in casa della storica rivale Schio la gara di andata di Regular Season. Per celebrare questo importante trionfo, mi capitò "sotto orecchio" Unbroken dei Monster Magnet. Il titolo mi parve perfetto per il contesto. Ascoltai la canzone e ne fui conquistato, sposandosi alla perfezione con l'indiscussa protagonista di quella sfida, la bolognese Mariella Santucci, poi festeggiante insieme alle altre compagne.

Sebbene il testo della canzone non sia assolutamente in linea con la partita, poco importa, la musica fece scattare la scintilla e da allora Unbroken dei Monster Magnet è sinonimo di energia, successo e pallacanestro oro-granata. Unbroken ha vari significati simili, ma di base esprime il concetto di un qualcuno che non si lascia mai sopraffare, che sa reagire e lottare. Mariella Santucci ha avuto un grave infortunio nella sua giovane carriera ma non si è certo arresa. Durante una gara con la Nazionale 3x3 delle Women’s Series a Baku, ha subito una lesione del legamento crociato anteriore al ginocchio sinistro. L'atleta è stata operata, ha svolto una lunga riabilitazione ed è finalmente tornata in campo per partecipare alle Finals 2024 in cui la sua Reyer ha trionfato contro Schio. Oggi, 18 giugno 2025, Mariella Santucci, oltre a essere un pilastro della squadra veneziana, vestirà nuovamente la maglia azzurra nelle tre gare di Eurobasket. Un esempio davvero di costanza e forza. 

ANIMA IMBATTUTA

oggi è un nuovo giorno

fatto di pastelli, candele anarchiche

e tracce di una storia 

che avrei desiderato

far scappare dai miei sogni

… oggi è uno di quei giorni

temporali per me

dove le rivelazioni

non entreranno dalla porta

secondaria


sono rimasto lì… un cortocircuito

esistenziale

che ha distrutto ogni cosa... doveva

essere un incontro

ma non è stato mai così


adesso so dove guardare,

adesso so che sarebbe stato lo stesso

anche per te

e non mi sarei più nascosto… avrei

raccontato quella storia

senza il minimo timore…


nessuno mi ha insegnato

a saltare... ho smesso di raccontarlo


è quello che nasce

è quello che ritorna e non indietreggia


non so come sia arrivato

fino a qui

ma so che intendo

andare oltre… strapperò

ogni dardo

che viene avanti, guarderò

il sole cambiare forma…

è tutto quello che ho dare,

è tutto quello che sono

è tutto quello

che non potrete mai dimenticare

...

. (Venezia, 18 Giugno ‘25)

Monster Magnet - Unbroken

giovedì 29 maggio 2025

Matilde Villa, una vera Fighter

Rialzarsi e tornare a lottare. Dalla musica al basket. Da Christina Aguilera e la sua Fighter alla giovane cestista italiana Matilde Villa. L'ispirazione sonora schiaccia a canestro.

di Luca Ferrari

Dalla cronaca alla musica. Le culture s'incontrano e dialogano. S'ispirano. Dal dolore alle parole e quella decis(iv)a voglia di rialzarsi e lottare. Non c'è caduta che non possa trasformarsi in un futuro trionfo. È ciò che sta accadendo/accadrà alla giovane Matilde Villa, cestista in forza alla Reyer Venezia e della Nazionale Italiana, infortunatasi in un'amichevole contro il Belgio, in preparazione per gli imminenti Europei femminili. Matilde si è rotta il legamento crociato anteriore. Nel suo primo post su Instagram dopo l'incidente, ha dichiarato: "Mi è stato tolto il campo per un po' ma non la voglia, né l’amore per quello che faccio. È solo l’intervallo, ci rivediamo per il secondo tempo. Grazie a tutti per i messaggi e i pensieri che mi avete dedicato, siete fantastici".

Matilde Villa non ha bisogno d'ispirazioni ma la sua vicenda e la sua voglia di rialzarsi mi hanno subito fatto tornare in mente la canzone Fighter di Christina Aguilera, qui accompagnata dalla chitarra rock di Dave Navarro (Jane's Addiction, Red Hot Chili Peppers). Molto eloquente il videoclip, diretto dalla regista italiana naturalizzata canadese Floria Sigismondi, dove la musicista americana passa dallo stato di bruco a farfalla, rompendo la sua personale gabbia e conquistando il potere della propria libertà. Adesso l'atleta azzurra è come se si trovasse in uno limbo. Uno stato temporaneo da cui ne uscirà ancora più forte. Io intanto butto giù qualche istintiva riflessione...

LETTERA AI TUOI FUTURI AVVERSARI


è un attimo, un tiro...

un rimbombo, un’interposizione...


che cosa me ne faccio

del mio destino

quando so già dove sto andando?


vuoi sapere i miei pensieri,

dovresti chiedere a loro… coi karma

mi sono preso a testate tante volte 

e non ho ancora capito

chi abbia deciso cosa...


mi metto in gioco

perché è questa la mia natura...

ehi, quasi

non ricordavo da dove avessi cominciato

… 

ho fatto l’appello

di tutte le bandiere bianche,

non ho sentito

alcuna risposta... guardo oltre,

la notte retrocede... oggi

è il coraggio

a venire incontro verso di te


Quante orme si sono già delineate?

...

Ho fatto la stessa domanda

sbagliata… che cosa

c’è oltre l’alba del tuo prossimo

orizzonte? I gabbiani

hanno invertito

l’osmosi migratoria… è solo

un crocevia della vita... Questo

è il piano... è la storia

del suo imminente domani

.. è la storia

che sfreccia indomita

                           (Venezia, 28-29 Maggio ‘25)

Christina Aguilera, Fighter

venerdì 11 aprile 2025

I'm Now - Ritorno alle origini

concerto dei Mudhoney - live I'm Now

Le parole restano qui. Torno alle origini. Poesie e pensieri per pochissimi. Parole estrapolate e sinceri rimandi all'anima. Parole per ciò che conta e ispira la mia vita.

di Luca Ferrari

Ho sempre avuto l'ingenua ambizione di far arrivare ciò che scrivevo a chiunque, pensando di poter fare la differenza nella vita delle persone. Quel sogno si è spento da un pezzo e anzi, ormai sono arrivato alla conclusione che ciò che scrivevo/scrivo non ha mai avuto chissà quale importanza per terzi. Ho iniziato a provare questa sensazione nella stesura del pezzo incentrato sulla canzone It's Only Rock n' Roll (Various Artists). Una volta finito, mi sono sentito spento e senza più alcun desiderio di condividere. Detto ciò, non significa che smetterò di scrivere, anzi. Semplicemente non pubblicizzerò in alcun modo questo sito sui vari social media. Tutt'al più qualche estrapolazione senza riferimenti. Continuerò a scrivere poesie lasciandole qui, e nulla di più. Mentre sto scrivendo questo primo paragrafo, non ho in mente nessuna canzone in particolare né ho iniziato a scrivere una poesia. Succederà, com'è sempre accaduto.

Negli ultimi tempi ho iniziato a scoprire nuova musica grazie a Instagram. Condividendo molte storie sull'account badboy_venice, al momento di musicarle, oltre a cercare le mie preferite, mi vengono anche proposte opzioni a me affini, alcune delle quali mai ascoltate prima. Tra le canzoni rock che più mi sono entrare in circolo ad esempio, e di cui al momento non ho mai scritto ma sono clienti fisse della mia playlist: Poison Heart (The Ramones), che mi rimanda subito alle funamboliche azioni dell'ex cestista americano Allen Iverson, Up in the Sky (Oasis) e Unbroken (Hotel Baby), quest'ultima specchio dell'adrenalina ispirata dalla squadra femminile della Reyer Venezia e in particolare dalla tecnica della playmaker Mariella Santucci. Sebbene, dunque, la musica non sia più vissuta in modo totalizzante e viscerale come una volta, continua a risultare importante per il sottoscritto, semplicemente ritagliandosi nuovi spazi aggiornati a ciò che sto vivendo. E onestamente, mi piace proprio che sia così.

Ecco, l'ho trovata. Anch'essa fa parte delle scoperte via Ig e collegata a un'azione di basket orogranata. Sebbene la band sia una delle mie preferite da sempre, e l'unica per la quale sia stato davvero emozionato a intervistarli, i Mudhoney, onestamente non conoscevo la canzone I'm Now (Vanishing Point, 2013), perfetta per inquadrare questo iconico momento della mia vita...


SONO IO, ADESSO

Silenzio in assetto

metamorfizzato... Ruote pensili

spogliate di cingolati…

nell'assenza di proclami

delle nuove bandiere, posso anche trascurare

una risata...

forse mi riconoscerai,

non ho chiesto io alle stelle

di farsi da parte… ci metterò

più del solito

per uscire di casa, questa volta

è probabile mi sentirò meglio

incontinenza di libertà

in costante stato

di periferia mordi-e-resta

vi dirò tutto quello che penso,

voi semplicemente

sarete dove non m'interessa essere… non mi fermerò lungo la strada

solo per ricevere

facili carezze… da qualche parte

nella mia mente

ho fatto scorte del mio cuore

per tutto quella vita.
che ancora mi attende

ecco i miei passi,

sono pron ad essere veloci

e sarà allora

che dovrò capire

che cosa pensi

ancora significhi il mondo…
(Venezia, 10-11 Aprile ‘25)


I'm Now (Mudhoney)

concerto dei Mudhoney - live I'm Now

lunedì 24 febbraio 2025

Noi insieme e... Nothing Else Matters

Metallica - Nothing Else Matters

Conta solo chi amiamo... me lo sussurra la poetica Nothing Else Matters (Metallica), rievocando fradice ombre e "palleggiando" con il presente più sentimentale.
 
di Luca Ferrari

Se ripenso a Nothing Else Matters, mi torna subito in mente la tarda primavera del 1996 quando una mia amica s'infuriò col sottoscritto perché osai piazzare Always Be My Baby di Maria Carey con la 1° posizione nelle mie speciali classifiche musicali che all'epoca tenevo ogni mese, proprio davanti alla celeberrima ballad rock dei Metallica. Da allora questa canzone non ha più segnato alcun momento particolare della mia vita. Sì, ascoltata in varie occasioni, ma mai nulla di significativo, almeno fino a oggi. Tutto è accaduto velocemente e nel modo più spontaneo possibile l'indomani di una trasferta di pallacanestro del mio figlioletto, che come sempre ho avuto il piacere di accompagnare. Stamane, ripensando a quanto appena vissuto insieme a lui, mi sono uscite le parole di bocca di questa epica canzone. 

"[...] So close no matter how far/
Couldn’t be much more from the heart/
Forever trusting who we are/
No nothing else matters"

Parola d'ordine: spensieratezza. Il videoclip di Nothing Else Matters vede la band al gran completo: il chitarrista-cantante James Hetfield, il batterista Lars Ulrich, il chitarrista solista Kirk Hammett e il bassista Jason Newsted, alle prese con la registrazione della canzone e in generale del disco che la conteneva, il celeberrimo Black Album (1991), autentico punto di svolta nella carriera della band che li aprì al grande pubblico grazie a canzoni decisamente più orecchiabili come appunto Nothing Else Matters, ma anche Enter Sandman e The Unforgiven. Tutti sorridono, giocano e si fanno scherzi, in perfetta armonia con la musica. Mi è sempre piaciuta l'immagine di James e Lars sorridenti fuori dagli studios, presumibilmente in una pausa dalla registrazione e ancor di più Kirk, in chiodo, lunga coda (atipica) e berretto storto che aiuta finanziariamente un reduce. Anche il look dei musicisti è molto semplice. Jeans, t-shirt e poco altro. C'è aria fresca. C'è aria nuova. C'è semplicità d'anima.

Rock metal ma non solo. Il basket ormai è sempre più presente nella mia vita e l'aspetto più incredibile sono i continui riferimenti musicali che non smetto di trovare in quella che è stata la mia mia prima grande passione. Nel corso del videoclip di Nothing Else Matters, il possente bassista dei Metallica, Jason Newsted, viene (anche) immortalato mentre palleggia in corsa con lunga chioma al vento, basso a tracolla e tirando a canestro (mancato). La cosa non dovrebbe sorprendere visto che il buon Jason era originario del Michigan e venne fotografato con indosso una maglia dei leggendari Bad Boys (Detroi Pistons), di cui era tifoso. L'aspetto ancor più curioso di tutto ciò, è che la sfida sul parquet di mio figlio è avvenuta a Mira (Ve). Quella stessa "Mira" che prese il posto dell'epico ritornello "Master-Master" di Master of Puppets in una fantasmagorica parodia del Mirano Summer Fest per mano della DoliWood, con gran finale proprio sui Metallica.

"I NEVER OPENED MYSELF THIS WAY"


figlio mio,

adesso ti prendo ancora in braccio

la mattina

e ti aspetto sempre davanti a scuola


figlio mio,

vorrei poterti raccontare di più

della mia vita

ma non avrei abbastanza tempo per consolarti


figlio mio,

tutto è cambiato da quando ho iniziato a sorridere accanto a te


figlio mio,

questa è una testimonianza

della mia felicità

che nessuno mi potrà mai portare via


figlio mio, quando sono insieme 

a voi, nulla

ha più davvero importanza


figlio mio, ogni giorno

che torno a casa insieme a te

dopo un’incursione nell’ignoto

sono ancora più felice

di tutto ciò che siamo


figlio mio, non essere arrabbiato

con me se non ho più voglia

di salvare il mondo... figlio mio,

so che un giorno

questi momenti non ti aiuteranno

ma non ha importanza,

perché sarò comunque accanto a te


figlio mio, so che un giorno

te ne andrai per la tua strada

e i nostri nuovi ricordi

saranno sempre più avari

ma non ha importanza

perché adesso ho tutto quello

che provo… 

                                   (Mira-Venezia, 23-24 Febbraio ‘25)

Metallica - Nothing Else Matters

Nothing Else Matters (Metallica) - Jason Newsted
Nothing Else Matters (Metallica) - Lars Ulrich e James Hefield

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