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Visualizzazione post con etichetta God Save the Queen. Mostra tutti i post
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giovedì 8 settembre 2022

God save Sex Pistols

Johnny Rotten e Steve Jones (Sex Pistols)

"Non c'è futuro nel sogno inglese", ringhiavano i Sex Pistols a metà degli anni Settanta in God Save the Queen. La punk band inglese oggi torna protagonista con la miniserie "Pistols".

di Luca Ferrari

Ricordo ancora un pomeriggio d'estate senza nulla all'orizzonte. Una terrazzina minuscola affacciata su una strada alberata. Un amico mi passa un librettino tascabile musicale. Protagonisti di quel volumetto, i Sex Pistols. Li conoscevo da poco e a parte la epocale Anarchy in the UK, ascoltata anche durante un furioso pogo alla prima edizione del Beach Bum Rock Festival di Jesolo (4-6 luglio 1995), poco altro sapevo dei punkers inglesi. Ci misi poco a ritrovarmi nella loro vita scomposta, e quasi trent'anni dopo, l'8 settembre 2022, ecco sbarcare su Disney+ la serie Pistols diretta da Danny Boyle, incentrata sul libro del chitarrista della band, Steve Jones.

"Don't be told what you wantDon't be told what you needThere's no futureNo futureNo future for you
...
God save the queenWe mean it manThere's no futureIn England's dreaming"


Il punk mi ha sempre affascinato, specialmente se visto come momento di rottura. Collegare i Sex Pistols a una blanda esasperazione anarchica, oltre che sbagliato, per il sottoscritto non lo sono mai stati. Gli ideali di pace e amore degli anni '60 si erano rivoltati contro se stessi, e ora la strada del macchinoso consumismo & perbenismo era sempre più protagonista. Il mondo giovanile era in ebollizione e questa band, prima e forse anche meglio di tutti, incarnò uno spirito nato e bruciato in neanche due anni. Un album capolavoro, Never Mind the Bollocks, e canzoni che ancora oggi sanno incendiare l'anima a cominciare da God Save the Queen...e tanti cari f*****o alla società e a tutto il Regno Unito. 

SOSPIRARE (s)FIGURATO
hai mai contato

le esequie dentro 

le mie dita… Io

mi sono sempre confuso

con le cartoline

che nessuno ritaglia più

non sai chi sono 

banalmente

perché non ho chiesto

il tuo nome

sai dove sono stato

solo perché

non ho mai voluto

difendere una carezza

dal fienile

delle zanzariere aggiustate

domani mi (o)di(e)rete

dove devo andare

avete preso la mia casa,

che cosa vi è rimasto

da mettere nelle scarpe?

dal gracidare

da più lontano delle stelle,

un nuovo Orwell

ha preferito mettersi il rossetto

e giocare

con l’amnesia dell’infanzia

sono stupito

e attardato nel silenzioso riconoscimento epidermico

… non avrei voluto

cadere, ma sto ancora

ridendo… Vi dirò

quello che penso e 

e sarà solo una delle

tante indifese volte (Venezia, 8 Settembre ‘22)

God Save the Queen, by Sex Pistols

God Save the Queen - Sex Pistols

venerdì 27 ottobre 2017

Sex Pistols, 40 anni di Never Mind the Bollocks


Quarant'anni fa venne pubblicato un album che avrebbe segnato la storia del rock. Il disco punk per eccellenza. Never Mind the Bollocks (1977, Virgin Records), degli inlesi Sex Pistols.

di Luca Ferrari

La musica, il punk (ammesso che sarebbe mai nato senza di loro), una certa a arte e cultura non ci sarebbero mai stati senza quell'album e quei "soggetti". Un'esplosione di purissime implosioni. 12 canzoni che hanno ispirato e continuano a ispirare milioni di persone in tutto il mondo. Un urlo nichilista contro una società materialista. Niente risposte esistenziali o insegnamenti di vita. Quaranta anni fa, nell'ottobre 1977, il mondo perbenista e moralista fu scioccato dalla pubblicazione di Never Mind the Bollocks, dei Sex Pistols.

Album perfetti nel mondo della musica ce ne sono. Never Mind the Bollocks è uno di questi. Dalle più famose e generazionali Anarchy in the U.K. e God Save the Queen, passando per le potenti Pretty Vancant, Problems e Submission, proseguendo con Holidays in the Sun, Bodies, No Feelings, Liar, Seventeen, New York e chiudendo con E.M.I. I loro nomi sono scolpiti nella leggenda: Johnny Rotten (voce), Steve Jones (chitarra, seconda voce), Glen Matlock (basso, poi sostituito da Sid Vicious) e Paul Cook (batteria).

12 canzoni da ascoltare tutto di un fiato e poi riascoltare ancora, immergendosi in un'epoca che oggi non esiste e non potrebbe esistere più. Fare (inventare) il punk nella Londra anni '70 significava sfidare un Sistema. Al giorno d'oggi prima di compiere qualsiasi cosa le moderne generazioni lo anticipano su miriadi di inutili social network. Il punk dei Sex Pistols non piaceva a tutti, ma proprio no. Nemmeno oggi. I Sex Pistols erano solo quello che vedevi.

La loro fu una cometa di fuoco e fuoco. Poch(issim)i anni e poi si sciolser. Vicious morì. Nel 1996 tornarono per un epico tour chiamato Filthy Lucre World Tour (questo è solo sporco lucro. ndr). Fedeli a loro stessi nella buona e cattiva sorte. Punk, come solo loro hanno saputo essere. Fregandosene sempre di tutto e tutti. La musica degli anni '90 non sarebbe stata la stessa senza le note realmente rabbiose dei Sex Pistols. Oggi, nel 2017, io ho ancora voglia di ascoltare Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols.

VI RIGETTO, MI RECLAMO

risuona il megafono,
non c'è nessuno
e non c'è la torta
che ti hanno promesso... questa
non è una dedica
e non sono alla ricerca
di salvacondotti, i topi
che ho allevato
sono esattamente
gli stessi che avete schifato
finché giravano liberi
attorno le mie balestre

che ne è stato
dei governi
che volevate creare?
Interessa ancora a tutti,
ma già da inizio giornata
hanno qualcosa di più appetitoso
su cui richiamare
l'attenzione... non parlerò
mai la vostra lingua
e voi non vi fermerete mai
a guardare la bassa marea
raccogliendo
pezzi di conchiglie
se non aveste la certezza
che ci sarà un nuovo domani

i venti dai mille vicoli
dialogando... invadono... dimostrando...
non faccio mai errori
quando trasformo la mia volontaria
ignoranza
in un baluardo contro la vostra
scivolosa ostentazione... i tanti
cocci rimasti sopra le nostre mani
hanno visto macabre istituzioni
prendere il posto
dei loro stessi nemici... a noi
cosa è rimasto? Noi
che ci facciamo col vostro
idealismo da scampagnata
fuori industria?... mi siedo
a ritroso e corro... da qualche
parte il sole è scomparso davvero
 (Venezia, 24 Ottobre '17)

Holidays on the Sun, by Sex Pistols

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