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sabato 19 luglio 2025

Twisted Sister, noi combatteremo!

i Twisted Sister nel videoclip della canzone We're Not Gonna Take It

Sì, nel 2025 ho ancora voglia di scrivere poesie e lo faccio sempre accompagnato dalla musica. Iniziavo 31 anni fa e oggi mi diverto a celebrarmi insieme ai riottosi Twisted Sister.

di Luca Ferrari

"Abbiamo ragione/...
Siamo liberi/...
Combatteremo/...
Lo vedrai!/ yeah!", We'Re Not Gonna Take It. Un inno di ribellione made in Eighties. Al microfono e agli strumenti super cotonati e colorati, i Twisted Sister, quelli brutti del glam rock. Non "fighi" come i Guns n' Roses, né di nicchia come i Cinderella o innovativi come i Mötley Crüe. No, i Twisted Sister erano un mondo a parte a cominciare dal boccolone e truccatissimo cantante, Dee Snider, insieme ai chitarristi Eddie "Fingers" Ojeda e Jay Jay French, il bassista Mark "The Animal" Mendoza e il batterista A.J. Pero. Un grido di libertà e furore che appartiene a tutti noi. Un grido che negli anni '80 lottava per far sentire la voce dei reietti ma che ancora oggi può dire qualcosa. Il 19 luglio è il giorno che ho iniziato a scrivere e mai avrei pensato a una simile band per celebrare questo momento che, volente o nolente, ha segnato/cambiato la mia vita per sempre. Anno dopo anno, sto iniziando a rivedere certe cose ma le sensazioni che il rock mi ha lasciato, non verranno accantonate. Oggi più che mai ho voglia di andare avanti con la mia testa, non accettando nulla che non condivida. 

COMBATTEREMO IN QUESTO MODO


la mia strada

è segnata, la seguirò

ancora… non ho chiesto

di pensarla

come me e tu non mi dirai

a cosa appartengo


tutte le volte che sono

caduto all’indietro

avrei voluto sapere

cosa ci sarebbe stato

il giorno dopo


a tutte quelle giornate

di solitudine e di sole,

lasciate morire

senza ingerenza, non ho nulla

da rimproverare…


ne avrei da dire

anche a ciò che ho fatto…

vorrei ancora

far sentire la mia voce

ma questa volta

vorrei che le ombre

stessero unicamente

accanto a me


ecco un altro giorno

che non ho dimenticato

ma il tempo andato

in malora non è così tanto

… adesso lo vedo,

adesso lo dico,

adesso vedrete tutti

quanto ho ragione… adesso

voglio esprimermi

esattamente in questo modo…

oggi mi riprendo

un nuovo pezzo di vita

(Venezia, 19 Luglio ‘25)

Twisted Sister, We're Not Gonna Take It

mercoledì 16 luglio 2025

Gets "Ozzy" Through, l'anima indomita

Ozzy Osbourne nel videoclip della canzone Gets Me Through

Potenza heavy oscura e un'incontenibile voglia di non fermarsi davanti a nessuno. Ozzy Osbourne sa ancora dominare quando la sua musica ti trapassa l'anima, Gets Me Through.

di Luca Ferrari

Ozzy Osborune, Zakk Wylde, Robert Trujillo (oggi nei Metallica) e Mike Bordin (batteria, Faith No More). Heavy metal potente e incisivo. Gets Me Through, primo singolo dell'ottavo album del cantautore inglese, Down to Earth (2001). Sebbene il videoclip non rientri particolarmente nei miei canoni, la canzone mi è sempre garbata un sacco e questo in particolare grazie alla potenza sonora del batterista e del chitarrista. Gets Me Through è il ricordo di un viaggio tra Milano e Torino, quando feci incetta di premi a tre concorsi di poesia. Oggi è un'altra storia ed è il motivo per cui ne sto parlando. Oggi è un'altra storia che non ha nulla a che vedere con ciò che sono stato. Oggi è un'altra storia di qualcosa che capisco meglio. Voglio sempre meno passato nella mia vita. Procederò alla mia velocità togliendo tutto quello che posso dal portabagagli. Il meglio della mia vita è ogni giorno attorno a me. Non vi siete mai fatti problemi a sedervi sulla riva, perché dovrei fare lo stesso ad andarmene?...  

INCONGRUENZE SULLA PISTA DI ATTERRAGGIO

non mi sono mai preso pause

… ho ripreso in mano

quello che ho fatto

e non mi sento più di raccontarlo

… è un reflusso

della mia anima o domani

sarò di nuovo nascosto

sotto lo scafo

di una scavatrice incagliata

nella marea meno abbiente?...


ho fecondato l’oscurità

come nessun punk idealista

avrebbe saputo far meglio


ho lasciato stare

le case di cura per animali

come nessun agente di borsa

avrebbe saputo ammettere

al proprio analista da bar


non ho eredità

e sono scompensato...

Che cosa potreste

finalmente capire?


mi hanno fatto domande

e ho sempre

guardato altrove… sento

ancora storie sui giorni

del tramonto come se

io non esistessi… alcuni

sono sempre più pronti

per continuare il cammino,

altri saranno in lotta costante


sono ancora stremato

ma c’è sempre un posto libero

accanto a voi… ho

continuato… sono a caccia

di fenici… non ho mai 

accettato ali di riserva… (Venezia, 16-17 Luglio ‘25)


Ozzy Osbourne, Gets Me Through

giovedì 26 giugno 2025

Cuore Azzurre – Stairway to... Heart

Ann e Nancy Wilson (Heart) - la Nazionale Italiana di basket

La nazionale femminile di pallacanestro gioca ed emoziona. Anime unite, quasi danzassero con il cuore/palla al ritmo della "ledzeppeliana" Stairway to Heaven (versione Heart).

di Luca Ferrari

Una storia da tramandare. L'Italia del basket femminile ha disputato uno straordinario Campionato Europeo (FIBA EuroBasket Women 2025), regalando emozioni e conquistando una prestigiosa medaglia di bronzo. Ogni azione delle cestiste azzurre, una scarica di appassionante adrenalina. Un'armonia di gioco che mi ha riportato alla memoria la poetica di Stairway to Heaven, suonata dal vivo dalle Heart in occasione dei premi Kennedy Center Honors 2012. Alla presenza dei "celebrati" Led Zeppelin e, tra gli altri, anche all'allora presidente americano Barack Obama e sua moglie Michelle, le sorelle Ann e Nancy Wilson eseguirono una performance a dir poco toccante, facendo commuovere anche Robert Plant. Per il sottoscritto rock è sempre più sinonimo di basket. C'è una strofa in particolare di quella canzone che coi giusti ritocchi, pare sia stata scritta proprio per le Azzurre. "There’s a feeling I get/ When I look to the west/ And my spirit is crying for leaving...". Una strofa che potrei cambiare in: "C’è un sentimento che provo/ Quando vi vedo giocare/, E il mio spirito rilancia ogni singola emozione...".

Vi ho viste giocare e mi avete ispirato. Adesso è il mio turno di "ricambiare la cortesia"... 

THERE'S A FEELING I GET...

c’è un insieme

di anime che non ha mai chiesto

indicazioni per il paradiso

…. oggi sarebbe facile parlare

del mondo e delle sue convinzioni

più riuscite…Siamo ancora in tempo

per continuare la strada condivisa?

Non era mia intenzione

porvi una semplice domanda, una

di quelle senza ritorno, i C'era una volta

dei muri oltre qualche linea disegnata

si sbriciolano a suon di lacrime decisive...


C’è più di un frammento,

è la vita sul parquet

e tutte insieme, lo sappiamo bene, hanno fatto di un'impresa

un significato collettivo… lo

sentite il frastuono

dell'energia?

Certe volte le nostre esitazioni

partoriscono dubbi… ehi,

certe volte il nostro valore è una goccia di sangue,

la corrente nel frastuono

del presente

C’è un sentimento che provo

quando vi stringete unite 

… Sento le voci da un tempio 

vicino alla fonte del potere 

più umanamente

non temporaneo… nella

vostra felicità 

ho visto ombre roteare ancor prima dell'apoteosi dell'alba...


Non dovrebbe essere ormai vicino

il temporale? Oooh, e c’è ancora

qualcuno che non crede

si possa sussurrare senza rialzarsi…

A chi tocca adesso?...

Si placa la terra,

rimbombi… non

voglio lasciare troppa luce

echeggiare sui ferri in eccesso…

Il campo è aperto,

vi stanno chiamando una per una

... Non c’è altro a cui pensare...

Siete lì… i vostri cuori ricominciano insieme

                                   (Venezia, 26 Giugno ‘25) 

Heart - Stairway to Heaven

KCO - i Led Zeppelin applaudono la performance delle Heart

mercoledì 18 giugno 2025

Monster Magnet, "Unbroken" Santucci

La band Monster Magnet © Sven Mandel e la cestista Mariella Santucci © Reyer Venezia

Cos'hanno in comune lo stoner rock/metal statunitense dei Monster Magnet e la pallacanestro di Mariella Santucci? Un'anima indistruttibile!

di Luca Ferrari

Le strade del rock sono infinite e imprevedibili. Da quando ho cominciato ad appassionarmi di pallacanestro, creando in seguito la sezione Rock 'n' Basket, l'account badboy_venice su Instagram è diventato uno snodo fondamentale per scoprire canzoni e artisti che fino a pochi secondi prima, magari, nemmeno sapevo l'esistenza. Alle volte è il sistema stesso a propormi suggerimenti e magari, a seconda del titolo, provo ad ascoltare o più banalmente seguo l'ispirazione. È quello che è accaduto il novembre scorso quando la squadra di pallacanestro femminile della Reyer Venezia vinse in casa della storica rivale Schio la gara di andata di Regular Season. Per celebrare questo importante trionfo, mi capitò "sotto orecchio" Unbroken dei Monster Magnet. Il titolo mi parve perfetto per il contesto. Ascoltai la canzone e ne fui conquistato, sposandosi alla perfezione con l'indiscussa protagonista di quella sfida, la bolognese Mariella Santucci, poi festeggiante insieme alle altre compagne.

Sebbene il testo della canzone non sia assolutamente in linea con la partita, poco importa, la musica fece scattare la scintilla e da allora Unbroken dei Monster Magnet è sinonimo di energia, successo e pallacanestro oro-granata. Unbroken ha vari significati simili, ma di base esprime il concetto di un qualcuno che non si lascia mai sopraffare, che sa reagire e lottare. Mariella Santucci ha avuto un grave infortunio nella sua giovane carriera ma non si è certo arresa. Durante una gara con la Nazionale 3x3 delle Women’s Series a Baku, ha subito una lesione del legamento crociato anteriore al ginocchio sinistro. L'atleta è stata operata, ha svolto una lunga riabilitazione ed è finalmente tornata in campo per partecipare alle Finals 2024 in cui la sua Reyer ha trionfato contro Schio. Oggi, 18 giugno 2025, Mariella Santucci, oltre a essere un pilastro della squadra veneziana, vestirà nuovamente la maglia azzurra nelle tre gare di Eurobasket. Un esempio davvero di costanza e forza. 

ANIMA IMBATTUTA

oggi è un nuovo giorno

fatto di pastelli, candele anarchiche

e tracce di una storia 

che avrei desiderato

far scappare dai miei sogni

… oggi è uno di quei giorni

temporali per me

dove le rivelazioni

non entreranno dalla porta

secondaria


sono rimasto lì… un cortocircuito

esistenziale

che ha distrutto ogni cosa... doveva

essere un incontro

ma non è stato mai così


adesso so dove guardare,

adesso so che sarebbe stato lo stesso

anche per te

e non mi sarei più nascosto… avrei

raccontato quella storia

senza il minimo timore…


nessuno mi ha insegnato

a saltare... ho smesso di raccontarlo


è quello che nasce

è quello che ritorna e non indietreggia


non so come sia arrivato

fino a qui

ma so che intendo

andare oltre… strapperò

ogni dardo

che viene avanti, guarderò

il sole cambiare forma…

è tutto quello che ho dare,

è tutto quello che sono

è tutto quello

che non potrete mai dimenticare

...

. (Venezia, 18 Giugno ‘25)

Monster Magnet - Unbroken

martedì 17 giugno 2025

I'll Take The Rain, lacrime di R.E.M.

Risvegli malinconici e sogni sofferenti di tutto ciò che non è stato. Guarda bene i miei occhi e capirai perché ho sempre avuto bisogno di trascurare il sole. I'll Talke The Rain (R.E.M.).

di Luca Ferrari

I used to think as birds take wing
They sing through life so why can't we?.
... Già, perché non possiamo? Perché non ho potuto? È la totale disfatta del mio cuore di bambino. È la totale disintegrazione di ciò che avrei voluto. Gli occhi sono chiusi perché in caso contrario uscirebbero troppe lacrime. Gli occhi sono chiusi in attesa che qualcosa si adagi nel mio cuore. Tutta la malinconica poesia degli R.E.M., una delle band più influenti nella mia vita, riemerge straziante sulle note di I'll Talke The Rain (2001, Reveal). Non m'interessa quello che è stato. Non voglio più vedere cosa c'era una volta ma non posso non pensare a dove sarei potuto andare. Non ho smesso di essere infelice, è solo che adesso ho un dovere verso la felicità che vale più di quelle stesse orme che un tempo erano la sola tavola su cui potevo affievolirmi. Mi sento taciturno e sempre meno incline ai compromessi. Non cambierò colore alla mia porta ma oggi non ricambierò alcun saluto...

PERCHÈ NON POSSO  Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Posso nascondere

meglio le mie lacrime costanti

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Rivedo nei sogni

tutto quello che non mi ha reso

felice

Racconto ancora

di quell’unica volta

in cui rischiai di morire

non per mia scelta… adesso

a fianco a me

ci sono libri che parlano

di una passione

che non potrà più portarmi

dentro nessuna piramide

Mi sono svegliato

triste come allora

e questa volta non ci posso

davvero fare nulla… Mi sono

svegliato con il suo ricordo

strappato a una vita

che non ho mai vissuto

Hai capito adesso

perché mi piace la pioggia?

Quando corro in discesa

e il vento

ha preso un’altra strada,

posso fingere

di calamitare ogni nube abbandonata

domani mi siederò disteso

pensando che

qualcuno possa fare di meglio

col mio sangue… è una verità,

un desiderio… un ricordo

di cui non potrò mai rallegrarmi

                                                        (Venezia, 17 Giugno ‘25)

REM - I'll Take The Rain

martedì 3 giugno 2025

The Offspring, Self Esteem

Dexter Holland (The Offspring) nel videoclip di Self esteem

Ci sono giornate e date che resteranno per sempre. Il 3 giugno 1995 stavo andando di nascosto al mercatino di Bologna. Insieme a me, tante nuove amiche e gli Offspring di Self esteem.

di Luca Ferrari

La rottura definitiva. Il nuovo mondo. Un gigantesco punk nel parco. La pizza da asporto. I primi odori hippy al mercatino. Il 3 giugno 1995 fu l'ultimo venerdì delle scuole superiori, e scelsi bene di non andarci, preferendo una gita al mercatino di Bologna insieme a delle nuove amiche. Lì comprai una fantastica t-shirt nera della punk-rock band californiana The Offspring. A parte quell'occasione, non è mai scattato il feeling con il capoluogo emiliano nonostante un tentativo di trasferirvi per motivi di studio, subito soffocato. Solo sparute incursioni nel corso dei trent'anni successivi per amicizia, corsi di lavoro, tappe intermedie. Ed è curioso che proprio del trentennale della mia prima volta, di qui a pochi giorni, i miei occhi vi saranno puntati per lo svolgimento del torneo continentale di basket femminile. A quel tempo avevo 18 anni e adesso, beh, meglio non fare il calcolo. Sono tante le sensazioni che provo anche solo al pensiero di quel giorno e tutto ciò che accadde da lì in poi. Forse un'altra volta mi lascerò andare alla prosa più schietta. Oggi, per l'ennesima volta, lascio emergere le parole più sinceramente connesse con l'universo.

AD AVALON ANDATA E RITORNO

il mondo era incredulo,

e tutta l’energia

si stava librando altrove.

e quello che era non doveva

più essere… e ciò

che è stato

adesso è carne senza

luce… e quello

che vogliono

non è lontanamente

una pista

di atterraggio per le nuvole,

e ciò che sono,

lo dovrò anticipare

alle coscienze

delle divinità più lungimiranti…

ma davvero pensavate che mi sarei

fatto condizionare

dalle verruche più gradasse?

Non ho mai

pensato che la mia vita

si potesse rigenerare

in modo casuale… quello

era il tempo

delle domande schiacciate

e ricordi destinati a spegnersi

sul nascere

di un’autentica trasmutazione

… faccio appello

a tutti i grandi concetti

che non mi hanno

nemmeno avvicinato,

ero quello

della porta accanto

che d’improvviso

trovò la sua esistenza

nell’immobilismo

di una voragine

senza foce… come si chiamava

quel liquido

che non faceva bruciare

il sangue? Ciò che intendo

è che so per bene

cosa è accaduto

                                   (Venezia, 3 Giugno ‘25)

The Offspring, Self esteem

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