Into the Wild - Chris McCandless (Emile Hirsch) |
di Luca Ferrari
Il viaggio più grande è stare accanto a una persona che ami per il resto della vita. Ai tempi "cinematografici" di Into the Wild (2007, di Sean Penn), l'amore era ancora così dannatamente difficile e dietro le migliori intenzioni c'erano reti sedimentate di insicurezze ed egoismi che chiedevano spazio a chi, al contrario, voleva qualcosa di più. Il cinema che mi accolse a vedere Into the Wild, fu una sala piccola. Ero da solo come volevo essere. Mi sentivo ancora solo. L'amore era meraviglioso sulla carta. Per viverlo davvero bisognava fare qualcosa di più. Per viverlo bisognava attraversare la tempesta e poi lanciarsi in un nuovo mondo insieme. Le colonna sonora di Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, fu un'iniezione poetica dall'intensità devastante.
La voce di Vedder sapeva sfamarmi per lunghi periodi senza chiedere nulla. Una canzone dopo l'altra, quella colonna sonora fu un autentico amplesso con la poesia più profonda. Quella poesia che bastava immaginare anche solo una parola per sapere che fosse già scritta dentro di me. Dovevo solo mettere le dita sulla tastiera, ed è quello che facevo. Mettevo le dita sulla tastiera sprigionando una forza incontenibile. Era quello che facevo. Era l'unica cosa che sapevo fare senza pensare a tutte le pietre che nel frattempo si sbriciolavano. Hard Sun fu l'emblema di tutto questo. Vissuta poco tempo dopo sul lago di Trakai in Lituania, mentre audacemente passavo sotto un ponte per tornare in orario e riconsegnare il mezzo.
... "Quando cammino accanto a lei
Into the Wild e Hard Sun, ancora più di Society, fu la scelta (estrema) di qualcuno che credeva solo nella libertà dello spirito e dalla quale poi non ha più saputo far ritorno. In quell'ultimo testamento inciso sul legno, c'era una speranza d'amore: "la felicità è reale solo quando è condivisa". Spingersi al massimo e poi ecco la grande lezione della vita non scritta né da Jack London né da Jack Kerouac o chiunque altro. La grande lezione è la propria vita che trova il coraggio e l'unicità di essere vissuta come nessuno ha mai fatto prima. La grande lezione per la propria anima è guardare il proprio cuore e sentire che non appartiene più solo a se stesso. La grande lezione che in questo istante voglio tramandare, ricomincia proprio da lì...
...START THE LOVE
...è un mondo malinconico, il ritmo della terra si apre nelle acque dove le buche si nascondono ancora e l'alba fa da enciclopedia e recita
delle mie canzoni preferite
c’è stato un tempo
che mi invitasti a sedermi
accanto a te... e c’erano anche i sentieri
senza balconi… quando mi perdevo
non volevo mai andarmene via…
perché avrei voluto… perché
avrei dovuto ambire a un'altra privilegiata libertà…
ho raccolto candele,
immaginavo la vita altrui
senza che l’amore
potesse diventarmi amico
adesso, è notte qui,
adesso è notte anche allora,
adesso sarà notte
anche nel mio immediato domani
accanto a te
il mondo si risveglia ogni giorno,
il peso dei nostri perché
non toglierà rugiada
all’abbraccio sincero del convoglio celeste
farò a meno di correre
e camminerò insieme a te,
non è una promessa
è quello siamo... le vette
continuano a crescere
fin sopra i raggi del sole
Lascia queste lacrime
sul mio viso… questa volta non si
seccheranno.. Queste lacrime
sono l'abbraccio dei nostri cuori sul mondo unico e reale...
(Venezia, 4-5 Febbraio ‘22)
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