Il cd della colonna sonora originale di Spirit © Luca Ferrari |
Un colpo di fulmine immediato, tonante come il suo equino protagonista. La colonna sonora del film Spirit - Cavallo selvaggio (2002) è pura poesia umano-musicale.
di Luca Ferrari
Coraggio. Libertà. Passione. Tutto questo è Spirit - Cavallo selvaggio (2002, Spirit: Stallion of the Cimarron), film diretto da Kelly Asbury e Lorna Cook per la DreamWorks Animations. Fu un amore sbocciato ancor prima di vederlo. Fu un amore incontenibile quando, finalmente davanti al grande schermo, iniziai ad ascoltare le canzoni e poi sul CD della colonna sonora. Il cantautore canadese Bryan Adams insieme alla collega Sarah McLachlan, il compositore Hans Zimmer e nella versione italiana, Zucchero. Ci sono film che non riusciresti mai a immaginare senza le loro musiche. Dalla saga di Guerre Stellari passando per i western di Sergio Leone fino a Rocky. Spirit - Cavallo selvaggio non è da meno. E io adesso vi sto per raccontare la storia di come quella colonna sonora mi elevò l'anima.
Eravamo in sei quel giorno al cinema. Una coppia di nonni e il loro nipotino. Una mamma e la sua figlioletta. Il sottoscritto. Avevo già adocchiato Spirit - Cavallo selvaggio (2002) da un pezzo. In una delle ultime agende/diari che tenni, avevo anche una foto ritagliata. Il caso volle che in un gelido e solitario gennaio fiorentino, venne riproposto in un cinema poco lontano da casa mia (zona campo di Marte). Un solo spettacolo verso le sei del pomeriggio. Era venerdì 17 gennaio. Così, finito di lavorare, andai direttamente. Quel film fu un colpo di fulmine istantaneo. Non solo mi piacque da impazzire la storia ma anche la musica, la cui ricerca della colonna sonora venne subito programmata per l'immediata mattinata successiva.
Al mio risveglio, sabato 18 gennaio, ero ancora con la testa a correre tra il Grand Canyon e così partii subito puntando il negozio di dischi dalle parti del mercato di San Lorenzo, ma non c'era. Andai avanti per tutta la mattinata fino a quando, ormai senza speranza, entrai in un piccolo negozietto nella piccola piazza San Marco e lì, il colpo di scena. Ce lo avevano! Lo comprai avidamente e un attimo dopo ero già verso casa per duplicarmelo in cassetta (all'epoca facevo ancora così) e spararmelo nel walkman. Per quel primo ascolto scelsi un'altura, e così salii sull'autobus per andare a Fiesole, che passava poco distante dalla mia abitazione. Arrivai lassù e quando ebbi il capoluogo toscano interamente sotto di me, iniziò un ascolto epico.
Here I Am, I Will Always Return, You Can't Take Me, Get Off My Back, Brothers Under the Sun, Don't Let Go, This Is Where I Belong, Sound the Bugle, Run Free sono le canzoni principali di una colonna sonora che vede 15 canzoni in tutto e scandisce, fotogramma per fotogramma, l'intera pellicola. Nessuno più di Bryan Adams avrebbe potuto interpretarle meglio. Nessuno più di Hans Zimmer avrebbe potuto dare voce al cuore palpitante che cavalca instancabile e deciso a non arrendersi mai. Sono rari i film di cui conosco tutte le canzoni. Mi viene in mente Singles - L'amore è un gioco (1992) ed Elizabethtown (2005), per un curioso caso, entrambi diretti dal Premio Oscar, Cameron Crowe.
Ogni articolo su Live on Two Hands ha sempre un video musicale. La canzone scelta è Get Off my Back, emblematica forse più di tutte. Il cavallo è stato catturato e ora deve essere domato ma Spirit non ci pensa nemmeno. Ci provano tutti i militari ma regolarmente finiscono col c**o per terra. Divertente quando sputa in faccia a un soldato. Il suo nemico però, è il Capitano e dopo aver fatto piazza pulita, gli si piazza davanti inferocito. Spirit non è solo coraggioso e quello che lo aspetta sarà un lungo viaggio. Arriverà anche il momento dello sconforto ma nulla e nessuno potrà e dovrà impedirgli di tornare nella sua terra. Ecco, mi piace pensare che Spirit mi abbia ispirato a tal punto da aver sentimentalmente realizzato tutto quello che volevo-.
Spirit ha continuato a raccontare storie. Tornato a vivere in laguna e scoperta la passione per la corsa, oltre alle canzoni del CD, iniziai a registrarmi su cassetta anche i dialoghi e determinate scene "musicali" sebbene in modo molto rudimentale, ma comunque efficace per quello che era il mio obiettivo. I pezzi forti erano due: Levati di dosso nella versione cantata da Zucchero e la strumentale Run Free (James Dooley, Steve Jablonsky, Hans Zimmer), quando Spirit e Piccolo fiume si librano nell'aria saltando da un picco di un canyon all'altro per sfuggire alle giubbe blu, pezzo che utilizzavo per l'ultimo tratto di corsa quando aumentavo la velocità fino a saltare.
Oggi, quando ascolto e vedo Spirit - Cavallo selvaggio, non ripenso solo alla mia difficile storia di quando comprai quel disco. Oggi sento una gioia sconfinata perché è uno dei film animati preferiti del mio figlioletto.
QUESTO È L’UOMO CHE CORRERÀ ANCHE QUANDO CI SARAI TU
questa storia è iniziata senza
nessuno di voi
… questa è la storia
che abbiamo finito insieme [...] Tieniti stretto alla criniera, lo spirito di certi uomini è una storia che non ha bisogno di fraseggi...solo le sgrammaticate parole di un bebè e della mia iniziale titubanza […] (Firenze, 17 Gennaio 2003)
mi hanno deriso
ancor prima
dicessi che non ce l’avrei fatta... chi
siete adesso?
Non lo ricordo… Poteva essere
una di quelle candele
che al massimo
avreste colorato
ai tempi delle colonie
inutile che cerchiate
le frustate, sono stato
un esperto di lettere
ma il tempo
aveva altri progetti
sto ancora correndo
e non sempre l’ho fatto
per le ragioni ideali
sotto di me c’è la roccia,
l’acqua e il vuoto… sotto di me
ho nascosto la mia ombra
perché a quel tempo non mi assomigliava
quanto avrei voluto…
adesso le luci sono tutte accese
perché è ancora notte
adesso l’albero di natale
non lo metto più via
adesso le cascate
sono il mio equilibrio (Venezia, 18 Gennaio ‘23)
Il booklet della colonna sonora originale di Spirit © Luca Ferrari |
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