Kurt Cobain (1967-1994), cantante-chitarrista dei Nirvana |
di Luca Ferrari
Era l'autunno 1993 e nel mercato discografico sbarcò il nuovo album dei Nirvana, In Utero. Prima canzone a finire sul banco dei testimoni, Rape Me, letteralmente "stuprami", dove il cantante Kurt Cobain venne accusato (lui!, ndr) di incitare alla violenza, travisando letteralmente il significato del testo. Lui, cresciuto nell'atmosfera maschilista di Aberdeen (Wa) dove fu bullizzato, tradusse il tutto in una minaccia vendicativa: "Stuprami, fallo e fallo ancora... Un giorno toccherà anche a te". 26 anni dopo Rape me, le bestie sono ancora lì fuori, pronte ad assalire il singolo. 26 anni dopo la cultura vigente è ancora quella del branco contro il solo.
Ultimo caso di aberrante violenza, un oltre sessantenne tormentato fino alla morte. Ultimo caso di volgare violenza del branco, un gruppo di stupidi e annoiati ragazzetti, maggioranza dei quali minorenni, che si divertivano a mortificare e picchiare un uomo solo, riprendendolo anche coi telefoni e facendo girare i video in cui veniva umiliato. In provincia di Taranto, a Manduria, il 66enne Antonio Stano è morto nell'indifferenza collettiva dei tanti, tutti, che si sono girati dall'altra parte. Antonio Stano è morto nel segno del branco più stupido e ignorante. Di Antonio Stano non importava niente a nessuno. Chiuso nel dolore e nella paura di raccontare ciò che gli stava accadendo, esattamente come avviene per gli adolescenti, e oggi quest'uomo è morto.
ABUSAMI ANCORA
Non ho commenti,
rosee gabbie avvicinano la ruggine
alla terra spintonata e manomessa... Non
mi servono giudizi, l'oscurità
esige i suoi tributi e non c'è nessuno
alla terra spintonata e manomessa... Non
mi servono giudizi, l'oscurità
esige i suoi tributi e non c'è nessuno
a fermare la saliva del dolore
Non
mi serve la vostra commozione
né
le candele sulle nuche capovolte,
quelli
là
li
voglio tutti davanti a me
Vuoi
essere il prossimo?
Vorresti
essere la loro prossima
vittima?
Se hai una debolezza
ti
troveranno... Quando sarai
solo,
ti circonderanno...
Io
lo sono già stato...
Io
ci sono già stato...
Hanno
visto tutti
e
nessuno mi ha più rivolto la parola
Hanno
fatto a pezzi
i
miei desideri... Hanno
catturato il mio sangue
e
ne hanno fatto
acqua alcolica per pavoni in gabbia
Non
c'è coscienza,
non
c'è reazione... Non c'è resurrezione,
non
c'è domani...
I
mostri lì fuori
sono
le paure con cui invalidare
i
nostri abusi taciuti... Oggi
è
stato il suo turno, adesso
e
tra un secondo quello di un'altra e un altro
ancora...
E tutti gli altri,
che
cosa stiamo facendo?
Vi
aspetto tutti... Io, la mia vendetta
e
chiunque la voglia vedere da vicino
(Venezia,
30 Aprile '19)
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