Kurt Cobain nel videoclip della canzone Sliver (Nirvana) |
di Luca Ferrari
Torna in mente così. Perché si. Perché c'è dell'altro. Perché tanto nessuno sarà qui a fare domande. La nenia di Sliver, dall'album Incesticide (1992) dei Nirvana, si ripete. Andate dai crittografi e dai letterati se volete spiegazioni e chiare lettere. Il mondo alla rinfusa non mi ha mai trasmesso sicurezza e non inizierà certo ora. Possiamo giocare oppure tenerci a distanza. Faccio i conti con ciò che mi è rimasto dentro e sono senza sensazioni né idee nuove. Tutto quello cui rimando adesso, è una decisione che vibro contro le consuetudini primarie. Elementari. Neonate. Qui, tutto va così:
GRANDMA, TAKE YOUR HOME
figurine di amicizia
e scalini in salita
… ecco un salto nel cielo
e un abbandono facile
adesso le stelle
si sono allineate
e io vorrei avere qualcosa
di più profondo
da tramandare... ma a che serve, poi?
Tutto quello
che ci siamo detti
continuerà a non fermarsi,
e anche
quando i libri mastri
vorranno negare
il vissuto, il cielo
avrà un'altra storia
cui affacciarsi
tutte le volte
che rifiutai di tenermi stretto
ciò che stava svanendo,
è solo servito a fare dei ripostigli
una rabbia inamidata... ogni notte
prima di chiudere gli occhi
mi regalo
un gesto... un dono... una spiegazione
senza righe né melodia
oggi è già passato
un giorno
e questa dicono sia la normalità
oggi sono già
passate più di 24 ore
e il mondo
è lo stesso misero mondo
dove la gente
sale e scende dai propri piedistalli
…
il tuo viaggio
adesso non avrà mai fine,
il tuo viaggio
adesso va dove vorrai
(Venezia, 21-22 settembre '17)
Sliver, by Nirvana
Storie di oscurità © Luca Ferrari |
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