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giovedì 13 giugno 2024

Eminem, Berzerk e la furia Detroit Pistons

Bezerk Eminem indossa una t-shirt celebrativa dei Detroit Pistons 

Contro tutto e tutti, il 13 giugno 1989Detroit Pitons "Bad Boys" vinsero il loro primo titolo NBA. Eminem, simbolo dell'hip pop della Motor City, suona la carica con Berzerk

di Luca Ferrari

Potente come quella squadra di basket. Eminem è un figlio di Detroit. Eminem è sempre stato un personaggio controcorrente, proprio come quella indomabile squadra che verso la fine degli anni Ottanta, mise in riga tutti: i Detroit Pistons, detti (calunniosamente) Bad Boys. Uno dopo l'altro, schiacciarono tutte le stelle dal faccino pulito (Larry Bird, Magic Johnson, Michael Jordan), conquistando il titolo di campioni NBA per due anni consecutivi (1989-1990). Ed è proprio quel Back to Back che il rapper sfoggia con orgoglio su una t-shirt blu nel videoclip di Berzerk. Il 13 giugno 1989Detroit Pistons di capitan Isiah Thomas e coach Cuck Daly, chiudevano la serie perfetta (sweep, 4-0), demolendo a Inglewood 105-97 i Los Angeles Lakers di Magic e Kareem, vincendo per la prima volta l'agognato trofeto. Non fu solo la vittoria di Detroit e dei suoi tifosi, ma in parte anche di chi sentiva emarginato e vide in quella squadra una sorta di amico.

Il 1989 è un anno che non dimenticherò mai. Forse il peggiore che abbia mai vissuto. La mia adolescenza fu segnata/traumatizzata per sempre, minando in modo molto problematico il proseguo della mia vita, risvegliatasi in parte solo grazie al rock più disperato-arrabbiato e proveiente da una città. anch'essa molto atipica: Seattle. Nel 1989 ricordo che sentivo parlare ovunque di Michael Jordan e tutti lo osannavano, inclusa quella feccia con cui ebbi a che fare per troppo tempo, senza riuscire mai a reagire. Nel 1989 ero un deboluccio dodicenne mentre Marshall Bruce Mathers III, in arte Eminem, ne aveva 17. Da Detroit a Venezia, le nostre storie si sono unite 35 anni dopo. Oggi, 13 giugno 2024 su Live on Two Hands - Le parole come non le avete mai ascoltate, grazie all'ispirazione del mio figlioletto, celebro la caparbietà della vita di andare contro il mondo intero. Guardandolo in faccia, affrontandolo e abbattendo chiunque si frapponga con la nostra felicità.

Non sono certo un cultore della musica hip hop e se mi sono avvicinato a certe sonorità, il merito è proprio della palla a spicchi con cui questa disciplina ha un indubbio feeling, e a tal proposito, è impossibile non avere la colonna sonora del film Space Jam (1996). Eminem però mi è sempre piaciuto. Una grinta non comune e sonorità molto particolari, come appunto la canzone Berzerk, un mix di heavy metal & hip hop dove le campionature si rincorrono: da The Stroke di Billy Squier alla mitica Fight for Your Right dei Beastie Boys fino all'ancor più leggendaria I love Rock 'N' Roll di Joan Jett & Blackhearts. Nel videoclip compaiono vari personaggi, dal rapper di Detroit, Kid Rock (voce narrante del bellissimo documentario sulla locale squadra di basket, Bad Boys - 2014, di Zak Levitt), al produttore stesso della canzone, Rick Rubin (Slayer, Run DMC, Red Hot Chili Peppers). Alza il volume, Eminem. Oggi e per ogni giorno del mio futuro, sono in campo insieme a te, Berzerk e i Bad Boys di Detroit (Pistons).


CI SCATENERMO CON QUESTA FURIA

tenebre.. lotta... unità...

inseguimenti... silenzio... oggi non sarò originale,

dalle cadute

c'è chi è solo lanciato verso

altre scogliere... non lo sapete,

è quello che mi avete insegnato


li guardo... li osservo... crocevia della fine,

silenzio e bugie, la mia dipendenza

adolescenziale... non c'era spazio nemmeno

per una traccia di legittime urla

ecco la mia storia sincera, amici… voi 

trionfavate, e 

la mia vita si scorticava sepolta...

… La vostra storia mi è arrivata

… La vostra storia

adesso è anche un po’ la mia…

ehi ragazzacci, la vostra storia

mi ha insegnato che potremo sempre essere una furia... la vostra storia

mi ha reso immune

a tutte le paure che mi hanno conficcato

ehi nuovi amici, lo sapete

che c’è ancora gente che ha frainteso la mia emarginazione... è l'ignoranza

del sopruso... è l'ignoranza

della convenienza... è l'ignoranza

dell'apparenza scuoiata... ho ancora

molte lacrime

da asciugare e nocche

da schiacciare (la rima, mai)... pace, non cerco la tua comprensione... l'inizio non fa parte del mio concerto di guerra... adesso mi fermerò

solo quando tutte le loro briciole

avranno timore

anche della mia seconda vocale


... ho inciso il numero 89

sopra e sotto i bisogni

della mia avvenuta trasformazione… Non

potete più fare nulla.... non voglio ricordare

più nulla

ma lo farò comunque… 

ehi nuovi amici,

a quel tempo mi nascondevo

ogni qual volta sentissi il fetore delle loro griffe… se

lo ricorderanno il mio nome

o faranno ancora i permalosi

con blasfemie pornografiche e caricatori murati a salve... ehi

nuovi amici, sarei così strano se desiderassi ancora annientare

gli errori delle belve... è il mio sangue

che chiama... sto scherzando,

non sono così leggero

e mi sono già tolto le scarpe... sono più dinamico e per nulla

intimorito... è il mio terzo sorriso

contro l’aldilà, i nascondigli illuminano le cascate senza più volume... più di così ...si scatena la vita

(Venezia, 13 giugno '24)

Eminem - Berzerk

Eminem nel videoclip della canzone Berzerk
Detroit Pistons 89 (da sx): Joe Dumars, Isiah Thomas, Bill Laimbeer
Berzerk - Eminem e Kid Rock
Detroit Pistons '89 - (da sx) Dennis Rodman, Rick Mahorn, Vinnie Johnson, coach
Cuck Daly e Isiah Thomas, James Edwards, Mark Aguirre e Johns Salley
Berzerk Eminem e Rick Rubin

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