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mercoledì 8 marzo 2023

TLC, feeling "damn" Unpretty

TLC nel videoclip della canzone Unpretty

Intensa e combattiva. Manifesto femminista del gruppo Hip hop/R&B, TLC, Unpretty è "damn" attuale ancora oggi, 8 marzo 2023Giornata internazionale dei diritti della donna.

di Luca Ferrari

Yeah, I'll make you feel unpretty too... Delicata e riottosa. Combattente e spirituale. Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna avevo un paio d'idee confuse, poi d'improvviso mi è tornata in mente lei, Unpretty delle TLC. Non ho mai sopportato i prepotenti, e ancor meno quei maschietti violenti o comunque che si approfittano delle donne. Sarà che mi porto dentro questi sentimenti e che ho sempre preferito le amicizie femminili a quelle maschili. Sarà anche per questo che m'innamorai subito della suddetta canzone con relativo videoclip della band hip pop/R&B TLC formata da Tionne "T-Boz" Watkins, Rozonda "Chilli" Thomas e la compianta Lisa "Left Eye" Lopes (1971-2002).

Doveva essere l'autunno del 1999, ottobre o novembre, quando vidi su MTV il video di Unpretty per la prima volta, cui seguì l'acquisto del singolo. Prima d'incontrare l'amore parecchi anni dopo, quello fu uno dei periodi più sereni della mia esistenza e guarda a caso, ogni giorno lo trascorrevo insieme a una miriade di amiche studiando restauro. La nostra classe infatti era composta da 46 ragazze su 50 allievi in tutto (me incluso). Nel video di Unpretty, Rozonda è alle prese con un fidanzato cui interessa solo che si rifaccia il seno (grosso). Se in principio lo asseconda, una volta arrivata in clinica, decide di ribellarsi a questo macho-volere, e se ne va via, affrontando il maschietto anche con le maniere forti.

Al contempo, una ragazza sovrappeso si sente svilita dinnanzi alla cultura esasperata della magrezza. Anche lei, alla fine, trova la forza di volersi bene e accettarsi per quello che è. Sono passati quasi 25 anni da allora ma la donna è ancora sotto costante esame. Ogni giorno lo è, nella vira reale e sul web. Oggi, 8 marzo 2023, Giornata internazionale dei diritti della donna, assistiamo all'insorgere di leggi allucinanti, anche nell'evoluto Occidente, che vogliono decidere per il loro corpo, senza parlare poi del diritto, spesso negato di avere un figlio e un lavoro. Nel rileggere le parole che ho appena scritto, adesso capisco perché le TLC e Unpretty mi sono tornate in mente. Per spiegarvelo meglio però, uso il mio linguaggio. La lingua scritta di Live on Two Hands:



“My outsides look cool/ My insides are blue” Unpretty 

è sempre ancora un giorno,

è stato un perché, 

un’era senza posizione…che

differenza fa? Non dovevamo

essere uguali?

No, non lo è mai stato

lo sai che lo penso

… Lo sto dicendo anche

ora, nessuno

è mai assomigliato a noi

a cosa servono le serre,

la vita è una conversazione

differente

… non mi riterrai responsabile

di quei petali senza luna

…Il sole una volta sorgeva

sopra la nostra casa,

tu chi sei per dirmi

che cosa vorrò percorrere?

Vieni avanti, guardami

dentro… sono pronta

per la mia vita … che cosa

dovrebbe condividere

il cielo? È da tutta la nostra storia

che stanno provando

a fare meno

delle nostra menti… adesso

lo devi sapere...

presenza indignata

e amorevolmente consapevole

… ci dobbiamo già dire ciao?

...

io lo scoprirò insieme a te...

(Venezia, 8 Marzo ‘23)

TLC, Unpretty

TLC nel videoclip della canzone Unpretty

domenica 5 marzo 2023

Crush'em (Megadeth)... e guerra sia!

Crush'em - Dave Mustaine (Megadeth)

Colpiscono e fanno star male. La mano tesa? Né oggi, né mai. Ci sono persone che meritano solo di essere schiacciate. Dai Megadeth, ispiratemi con Crush'em!

di Luca Ferrari

"[...] Looking for trouble/ Now you found It/ 
You're a drum/ And we're gonna pound it [...]". Combattere, sì. Alle volte puoi solo fare quello, anzi devi. Alle volte vieni messo contro voglia all'angolo e hai solo due opzioni: subire e andare al tappeto o reagire una volta per tutte. Ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, si è trovato in una contesto simile e troppo spesso e ancora, puntiamo a strade differenti. Ora basta! I nostri interlocutori badano solo ai propri interessi e se lungo il cammino qualcuno si dovesse fare male, va bene così. A me non sta bene. A me non è mai stato bene. Non mi sono mai piaciute le battaglie ma se qualcuno pensa di iniziarle senza pagarne le conseguenze, non ha capito nulla.

This is war, ain't no fun and games, scandiva beffardo Dave Mustaine nella possente Crush'em dei Megadeth, co-scritta insieme al chitarrista Marty Friedman, direttamente dalla colonna sonora del film Universal Soldier: The Return (1999), con protagonista Jean-Claude Van Damme e l'indomito wrestler Goldberg. A fargli compagnia nella performance, lo storico bassista Dave Ellefson e il batterista Jimmy DeGrasso che prese il posto del compianto Nick Menza, dopo che questi si dovette fermare per malattia, morendo tragicamente alcuni anni dopo (2016). Fin dal primo ascolto (1999), Crush'em mi conquistò, specie perché all'epoca ero alle prese con sfide professionali: patente ECDL e trasferimento per lavoro a Firenze.

Crush'em (Megadeth), la corda è stretta. Il mondo è già insorto. Vi sto aspettando. Vi sto venendo incontro...


THIS IS WAR, AIN’T NO FUN AND GAMES” Crush’Em


agguati "umanocidi" voluti,

adeguatamente circostanziali...

Pianificazione in stato aguzzo

di gestazione arsenale

...tra le news dei garage

accumulati, solo veleno

e qualche barattolo

di nodi a scorsoio in stato

di violenta materialità


un bambino sta piangendo,

ma a chi davvero importa...

un bambino stava ancora piangendo

ma nessuno si è fermato...

Vi avevo visti da fuori...

Vi ho maledetti da vicino...

Ho guardato dentro il sangue

trattenuto nelle mie unghie

.. ho ripensato

al primo funerale

delle mie labbra


ecco gli stessi invocare il divino...

ecco gli stessi,

condannati e naufraghi terreni

nella dimensione

più rosea della morte


ho ancora parecchi stipiti rotti

dentro la gola... Non

ricordo giuramenti specifici

… vorresti controllare

quanta brace acuminata

sia ancora

sul pavimento di questa ritorsione?

C’è scritto il mio nome,

c’è scritto chi sono...


la mascella del rancore

sì e incagliata sul bagaglio

incustodito… vendemmia

di avvoltoi sulle spalle…

a chi tocca adesso digitare

la prossima parola?

Non aspetterò più

nemmeno un attimo… questa è

una dichiarazione sinfonica

di autentica aggressione

(Venezia, 4-5 Marzo ‘23)


MegadethCrush'em 

martedì 28 febbraio 2023

Bon Jovi, Someday I'll Be Saturday Night

Someday I'll Be Saturday Night - Jon Bon Jovi

Le canzoni ascoltate all'improvviso nei locali hanno un sapore unico. Mi è accaduto di recente in Slovenia, con Someday I'll Be Saturday Night dei Bon Jovi, insieme a dei cari amici.

di Luca Ferrari

Un viaggio. Una giornata intensa scandita tra neve, strada, paesaggi immacolati e un rilassante divertimento termale. La fame chiama, e manco fossimo gli Europe di Rock the Night, entriamo in un locale di nostra graditissima conoscenza e celebre per dei "mostruosi" hamburger, il Dino Grill di Lesce, a pochi minuti dal celebre lago di Bled, in Slovenia. Rispetto alla musica super-commerciale italiana, negli stati della ex-Jugoslavia il rock va ancora per la maggiore, attingendo in particolare dagli anni '80 e '90. Tra Slovenia e Croazia sono innumerevoli le volte che ho incontrato canzoni che non ascoltavo da una vita. Mi è appena accaduto con Someday I'll Be Saturday Night (Bon Jovi).  

Non si può dire che il videoclip sia particolarmente scanzonato o allegro, anzi. Al di là dei musicisti che si ritrovano e si salutano, c'è Jon Bon Jovi intento a leggere un giornale eloquentemente aperto sulla parola Saturday, e in seguito si abbraccia col chitarrista Richie Sambora. La storia si sviluppa attraverso la miseria di Las Vegas tra reietti, prostitute e ricconi. Quell'America insomma, troppo poche volte mostrata a vantaggio dei piani alti dei grattacieli e quel sogno ormai sempre più fragile e menzognero. E insomma, forse un po' di ottimismo ci vuole nella vita per uscire dai tunnel più bui, perché... I'm feelin' like a Monday, but someday I'll be Saturday night. E allora, proviamoci insieme a ripartire, lasciandoci il nero delle nostre vite alle spalle oggi e per sempre, ripartendo dall'amicizia e una nuova destinazione.

“YEAH, I’M DOWN, BUT I KNOW I’LL GET BY”

mi avreste riconosciuto

se fossi rimasto da solo,

senza una mappa

né una strada

a cui accreditare qualche sprovveduto codice di sicurezza?

Puoi dirmi, ehi ciao,

domani forse ci ritroveremo...

Sapresti dirmi qualcosa

senza fare

promesse di un domani

che nessuno

farà mai rotolare per nome…

Che cos’è che piace

tanto della notte

... questa combinazione

è il lusso, è qualcosa

che ti colpisce e non comprendo

.. quando ti risveglierai

sul sedile posteriore

di un automobile,

vorrai solo prendere

la tua bambola preferita

e non spaventare

più nessun dinosauro

è quasi sempre

una storia di sopravvivenza… è quasi

sempre un ieri

che ha perduto il conto

dei giorni che devi

ancora scrivere… è

una volta in più

che farai a meno dei vetri

e del deserto

... è una sorriso nuovo e sta per cominciare da una originale te (Lesce [SLOVENIA], 21 Febbraio ‘23)

Bon Jovi, Someday I'll Be Saturday Night

martedì 14 febbraio 2023

Red Hot Chili Peppers – Your Love is like a Rollercoaster

Anthony Kiedis (Red Hot Chili Peppers) nel videoclip di Love Rollercoaster
Travolgenti, votati all'amore e al sesso. Nella colonna sonora del film "Beavis and Butt-head Do America" i Red Hot Chili Peppers infiammano il rock con la cover di Love Rollercoaster.

di Luca Ferrari

Gli anni '90 musicali non sarebbero stati gli stessi senza i Red Hot Chili Peppers. Un funk-rock come non si era mai visto prima, incendiato dalla presenza scenica del cantante Anthony Kiedis, la maestria delle quattro corde di Flea, la batteria ipnotica di Chad Smith e la chitarra prima di Hilllel Slovak, poi di John Frusciante e nel frangente in oggetto, l'ex-Jane's Addiction, Dave Navarro. Oggi, 14 febbraio, è la festa degli innamorati e anche se avrei potuto attingere al mio bagaglio più smielato, ho voluto unire un po' di tutto pescando dalla colonna sonora dell'omonimo film Beavis and Butt-Head Do America (1997), dove insieme a Ozzy Osbourne, Rancid, LL Cool J, AC/DC, No Doubt, White Zombie, ci sono anche i RHCP con la cover degli Ohio Players, Love Rollercoaster. 

Prima in inglese e poi in italiano, le volte che tornavo a casa dopo noiosissimi sabati sera e mi consolavo con l'animazione di Beavis e Butt-head, doppiati nel Bel paese in particolare da Elio e Faso (Elio e le storie tese). Ricordo ancora quando uscì quel video, doveva essere l'estate 1997 e mi piacque fin da subito. Loro, quei due indolenti adolescenti con le t-shirt dei Metallica e degli AC/DC ne combinavano di tutti i colori, mentre i quattro Red Hot Chili Peppers sfrecciavano per delle montagne russe ripide come non mai. E allora, partendo da quel travolgente: one... two... one, two, three, mi butto anch'io con un ritmo lessicale senza soste né remore. 


LE SAGOME SOPRA IL NOSTRO CUORE


danze senza stare, né soste

è solo l’inizio…

in che forma

della tua vita hai sentito

che era arrivato

quel momento


quanti fiori

sapresti ammettere

di aver lasciato

interrati?


queste sono le storie

che parlano

di ciascuno di noi

avanzo ancora un ballo

che non ho mai voluto

dimenticare


avanzo ancora un altro bacio

che ha cambiato

la mia vita per sempre


nell’indigestione di tramonti

e facili tuoni,

l’aria bagnata è sempre stata

più di un semplice scivolo

senza fango né francobolli


non basta

essere ricercati vivi

o innamorati

per essere degni

di un sentimento

da privilegiare… 


mi preparo

col lievito e qualche mandarino

selvatico… sono

ancora un po’ stralunato,

mi divertirò

ripensando a tutto quello

che non ho mai voluto

                                     (Venezia, 14 Febbraio '23)


Red Hot Chili Peppers, Love Rollercoaster

Beavis e Butt-head nel videoclip di Love Rollercoaster (Red Hot Chili Peppers)
Red Hot Chili Peppers (animati) nel videoclip di Love Rollercoaster
Chad Smith e Dave Navarro nel videoclip di Love Rollercoaster (Red Hot Chili Peppers
Red Hot Chili Peppers nel videoclip di Love Rollercoaster 
Il videoclip di Love Rollercoaster (Red Hot Chili Peppers)
I Red Hot Chili Peppers nel videoclip di Love Rollercoaster
Butt-head, Flea (RHCP) e Beavis nel videoclip di Love Rollercoaster
Red Hot Chili Peppers insieme a Beavis e Butt-head nel videoclip di Love Rollercoaster

lunedì 6 febbraio 2023

Home Sweet Home (Mötley Crüe) - Sono accanto a te

Nikki Sixx (Motley Crue) nel videoclip di Home Sweet Home

Parole di vita ispirano la poesia umana dei legami più immortali. "Oggi, ho solo voglia di starti accanto" e... dedicare alla tua vita Home Sweet Home dei Mötley Crüe

di Luca Ferrari

Una risposta improvvisa. Parole che non ti aspetti. Avere un figlio significa (anche) tutto questo ma non sei mai preparato a quello che puoi udire. Davvero, non puoi mai sapere in che modo il tuo cuore sarà ulteriormente messo in discussione. A me è appena accaduto e ancora adesso ci sto continuando a pensare. A me è appena accaduto e mi è subito venuta una voglia immensa di scrivere qualcosa e magari un giorno, quando arriverà davvero quel giorno in cui prenderà la sua strada, gli leggerò tutto questo. Poche ore dopo sono uscito presto di casa. Quei colori mi hanno nuovamente sedotto e ho sentito la chiamata dell'ispirazione. Mi sono ascoltato nella testa le parole di Home Sweet Home (Mötley Crüe) e adesso finalmente posso iniziare questa storia.

I Mötley Crüe non potrebbero essere più diversi dal sottoscritto. Giusto per far incazzare il bassista fondatore, Nikki Sixx, io sono un grandissimo fan dei Pearl Jam e del loro cantante, Eddie Vedder. Detto questo, da quando ho iniziato ad ascoltare rock, li ho sentiti nominare tante volte, li visti su riviste, avevo amici che li ascoltavano tanto ma non mi avevano mai suscitato il minimo interesse. Questo almeno fino a quando non è sbarcato un film sulla piattaforma streaming Netflix: The Dirt: Mötley Crüe (2019, di Jeff Tremaine). Senza troppe domande, ho voluto guardarlo. La pellicola non fa sconti e racconta con molta onestà la storia della band. No, non mi sono convertito al glam rock (di cui sono comunque un buon ascoltatore) né ho iniziato una vita di eccessi ma la loro musica, quella sì, ho cominciato a conoscerla e a interessarmi. Fu così che arrivai a Home Sweet Home, ballad melodica tratta dal loro terzo album Theatre of Pain (1985). 

Un giorno mio figlio andrà per la sua strada. La mia grande e unica ambizione è crescerlo con amore perché sappia affrontare tutti gli ostacoli della vita e goderne la felicità. Un giorno mio figlio se ne andrà ma spero che avrà sempre la voglia di tornare qualche volta nella nostra casa...

LETTERA DI UN FUTURO ARRIVEDERCI 

Sei già pronto

per partire, figlio mio?

Le tue parole

sono già andate

oltre le porte del vento

… non te lo chiederò più,

sei tu che attraverserai quelle strade

quando succederà,

figlio mio,

avrai ancora voglia

di tornare a casa?

Mi chiederai ancora

se piango

quando prendo in mano

il primo regalo

che ti comprai dopo che sei nato?

Spero lo vorrai

tenere tu… Spero continuerai

a dirmi

che lo conserverai tu

guardami, figlio mio,

ho messo in stand by

qualunque cosa un tempo

appassionasse

la mia solitudine… guardami,

figlio mio,

un giorno ricomincerò

a sedermi lungo

la strada, adesso

ho solo voglia di stare accanto a te 

ho pensato tu non fossi

abbastanza forte, ... ero confuso e ancora impacciato… l'amore di una donna meravigliosa

mi ha reso padre... i continui battiti del tuo cuore mi hanno fatto

diventare papà...

(Venezia, 6 Febbraio ‘22)

Home Sweet Home (Mötley Crüe)

Il "dolce" sestiere di Cannaregio (Venezia)

sabato 4 febbraio 2023

Hard Sun... Start with Love

Into the Wild - Chris McCandless (Emile Hirsch)
Un lungo viaggio per trovare/incontrare ciò o chi ami. Apoteosi poetica di Eddie Vedder, Hard Sun, dalla colonna sonora del film Into the Wild (2007, di Sean Penn).

di Luca Ferrari

Il viaggio più grande è stare accanto a una persona che ami per il resto della vita. Ai tempi "cinematografici" di Into the Wild (2007, di Sean Penn), l'amore era ancora così dannatamente difficile e dietro le migliori intenzioni c'erano  reti sedimentate di insicurezze ed egoismi che chiedevano spazio a chi, al contrario, voleva qualcosa di più. Il cinema che mi accolse a vedere Into the Wild, fu una sala piccola. Ero da solo come volevo essere. Mi sentivo ancora solo. L'amore era meraviglioso sulla carta. Per viverlo davvero bisognava fare qualcosa di più. Per viverlo bisognava attraversare la tempesta e poi lanciarsi in un nuovo mondo insieme. Le colonna sonora di Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, fu un'iniezione poetica dall'intensità devastante.

La voce di Vedder sapeva sfamarmi per lunghi periodi senza chiedere nulla. Una canzone dopo l'altra, quella colonna sonora fu un autentico amplesso con la poesia più profonda. Quella poesia che bastava immaginare anche solo una parola per sapere che fosse già scritta dentro di me. Dovevo solo mettere le dita sulla tastiera, ed è quello che facevo. Mettevo le dita sulla tastiera sprigionando una forza incontenibile. Era quello che facevo. Era l'unica cosa che sapevo fare senza pensare a tutte le pietre che nel frattempo si sbriciolavano. Hard Sun fu l'emblema di tutto questo. Vissuta poco tempo dopo sul lago di Trakai in Lituania, mentre audacemente passavo sotto un ponte per tornare in orario e riconsegnare il mezzo.

"When I walk beside her
I am the better man [...]"
... "Quando cammino accanto a lei
Sono l'uomo migliore [...]"
                                            Hard Sun          

Into the Wild e Hard Sun, ancora più di Society, fu la scelta (estrema) di qualcuno che credeva solo nella libertà dello spirito e dalla quale poi non ha più saputo far ritorno. In quell'ultimo testamento inciso sul legno, c'era una speranza d'amore: "la felicità è reale solo quando è condivisa". Spingersi al massimo e poi ecco la grande lezione della vita non scritta né da Jack London né da Jack Kerouac o chiunque altro. La grande lezione è la propria vita che trova il coraggio e l'unicità di essere vissuta come nessuno ha mai fatto prima. La grande lezione per la propria anima è guardare il proprio cuore e sentire che non appartiene più solo a se stesso. La grande lezione che in questo istante voglio tramandare, ricomincia proprio da lì...

...START THE LOVE

...è un mondo malinconico, il ritmo della terra si apre nelle acque dove le buche si nascondono ancora e l'alba fa da enciclopedia e recita

delle mie canzoni preferite


c’è stato un tempo

che mi invitasti a sedermi

accanto a te... e c’erano anche i sentieri

senza balconi… quando mi perdevo

non volevo mai andarmene via…

perché avrei voluto… perché

avrei dovuto ambire a un'altra privilegiata libertà… 

ho raccolto candele,

immaginavo la vita altrui

senza che l’amore

potesse diventarmi amico

adesso, è notte qui,

adesso è notte anche allora,

adesso sarà notte

anche nel mio immediato domani

accanto a te

il mondo si risveglia ogni giorno,

il peso dei nostri perché

non toglierà rugiada

all’abbraccio sincero del convoglio celeste

farò a meno di correre

e camminerò insieme a te,

non è una promessa

è quello siamo... le vette

continuano a crescere

fin sopra i raggi del sole

Lascia queste lacrime

sul mio viso… questa volta non si 

seccheranno.. Queste lacrime

sono l'abbraccio dei nostri cuori sul mondo unico e reale...

(Venezia, 4-5 Febbraio ‘22)

Hard Sun (Eddie Vedder)

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