Il corvo - The Crow |
di Luca Ferrari
Halloween non è oggi, è domani... Vieni! Due vite brutalmente spezzate. Gli assassini e il loro mandante a sghignazzare liberi, indisturbati e sempre assetati di dolore e morte. Adesso è troppo e la vendetta non tarderà ad arrivare. La vendetta risorgerà dal regno dei morti. A guidare il vendicatore, un corvo, anzi "The Crow - Il corvo (1994, di Alex Proyas). Un film "maledetto" che ha segnato un'epoca e una generazione. Una colonna sonora che rese il film ancor più immortale con presenze (anche) di Rage Against The Machine, Nine Inch Nails, Violent Femmes e Pantera. Una più di tutte s'identifica con la pellicola stessa, divenendone l'emblema più oscuro. Una più di tutte incarna il suo protagonista (Brandon Lee), morto tragicamente sul set: Burn (The Cure).
Negli ultimi tempi mi sono avvicinato alla festa di Halloween grazie all'entusiasmo del mio figlioletto, e si sa, la vita è la prima fonte ispirazione per qualsiasi forma d'arte, scrittura inclusa. Non è un caso dunque, che con l'avvicinarsi della festa delle zucche, Live on Two Hands si sia confrontato prima con la versione MarilynMansoniana di This is Halloween, cover dal film di Tim Burton Nightmare Before Christmas, quindi con l'indiscusso monarca dell'horror-rock, Alice Cooper e la sua divertente Hey, Stoopid! Ma se dovessi andare a guardare alla mia personale storia solitaria, c'è una sola e unica canzone che mi riporti ad Halloween, ed è qualcosa di tanto oscuro quanto straziante: Burn dei Cure, direttamente dal drammatico universo cinematografico de Il corvo.
Il videoclip è una cosa. La scena del film con la canzone di sottofondo, tutt'altra. Nel mediocre sequel del film, la canzone Gold Dust Woman (Hole) valeva da sola più di tutta la pellicola. Nella prima epica avventura, basata sul fumetto di James O'Barr, dopo essere stato ucciso, Eric Draven (Brandon Lee) resuscita per fare piazza pulita dei suoi assassini. Nella sua mente si susseguono veloci e strazianti gli ultimi ricordi d'amore. Segue la trasformazione da umano a demone vendicativo, sublimato nel pugno contro lo specchio e la tinta bianca sul volto. "Just paint your face/ the shadows smile/ Slipping me away from you "Oh it doesn't matter how you hide Find you if we're wanting to So slide back down and close your eyes Sleep a while You must be tired" But every night I burn" cantano i Cure in Burn. Eric Draven è pronto per iniziare la sua vendetta ultraterrena.
"Every night I burn
Scream the animal scream
Every night I burn
Dream the crow black dream"...
PARLERÒ D’AMORE ANCHE NEI TUOI SOGNI
Non c’ero più io...
non ci sarebbe stato noi...
Tutto è ricominciato
sull'onda dell'urlo più funereo
... a chi importa
se poi moriremo senza risvegliarci?
…bachi purpurei nascondono i miei occhi,
il battito d'ali
si fa eco nel tremore irrisolto di un'alba che non tornerà
non era più solo una cicatrice...
la verità non avrebbe mai cambiato nulla
anche se avessi bruciato tutte la pioggia rimasta
...
chi sei tu che mi vuoi negare la possibilità
di ribattere alle martellate della mia porta?
...
Che cosa p(ret)ende
dalla notte
che non incendiato abbastanza?
ho pensato al diavolo
e mi è subito apparso
...non mi è mai piaciuto
e mi sono spostato
perché non avevo nulla
da dirgli... quando
la strada si è allargata
per lasciare spazio
all'omicidio del nostro sangue,
ho capito
che nessuna fine sarebbe venuta
in mio soccorso
luci accasciate nell'immortalità di un sogno,
vulnerabile nell'essere clessidra
... quelle ferite sono sempre state reali... vicine... così
sinceramente giustiziere...
so cosa devo fare adesso....
(Venezia, 30 ottobre ‘23)
The Cure - Burn (The Crow OST)
The Crow - Il corvo |