Alice in Chains - Again |
Torna il 25 aprile ed ecco gli eredi dei peggiori assassini d'Italia offendere e infangare la Patria, tentando di riscrivere la Storia, ancora... e ancora... e Again (Alice in Chains).
di Luca Ferrari
Alice in Chains (1996) è il quarto album omonimo della band di Seattle. Un lavoro possente che fece guadagnare a Layne Staley (voce, 1967-2002), Jerry Cantrell (chitarra/ voce), Mike Inez (basso) e Sean Kinney (batteria) ancor più proseliti, e col tempo, anche molti rimpianti per quello che il gruppo avrebbe potuto fare e dare al rock. Dopo i primi singoli Grind (demoniaco) e Heaven Beside You (ballad), gli AIC sfornano un video a dir poco inquietante e di rara bellezza oscura. Gli Alice in Chains suonano in una gabbia sospesa. Bambini incappucciati via via circondano ogni singolo membro del gruppo. Suonano forti in quel mix perfetto tra rock, garage e metal (non a caso, tra i loro fan più sfegatati gli stessi Metallica, che presenziarono anche al loro epico concerto Unplugged). Poche semplici parole che sembrano andare proprio in una direzione ben precisa. Poche ringhianti lyrics che non intendono sparire sotto il peso e la minaccia dell'aggressività più ostile...
"[...] Hey, you said you were my friend
Hey, turn me upside down
...
Hey, I know I made the same mistake, yeah I,
I won't do it again, no
Why, Why you slap me in the face, oww
I, I didn't say it was OK, no No, No... [...]"
Again (Alice in Chains)
"Perché mi schiaffeggi ancora/ Io non ti ho detto che mi andava bene" cantano gli Alice in Chains. Gli assassini sono fuori. Perfidi servili aguzzini. Sono ancora lì, a tacere dinanzi all'odore di morte. Sono ancora lì, seduti democraticamente tra quei tomi salvati dalla follia. Sono ancora lì, a provare a mettere a silenzio ciò che non starnazza come i loro miseri antenati. Hanno trascinato l'Italia nel peggiore conflitto dell'umanità. Hanno sterminato senza pietà popolazioni inermi, contribuendo alla proliferazione dei campi di concentramento. Hanno torturato e ucciso i loro stessi concittadini. Ecco, questa è l'italia delle camicie nere. Ecco, questa è e sempre resterà l'italia dei fascisti. Ancora oggi, a distanza di quasi 80 anni, in molti hanno nostalgia di quell'orrore e non sono capaci di liberarsene. Allora, vorrei tanto che andassero dai nipoti delle persone gassate nei forni crematori e glielo spiegaste. Tranquilli, so già che non lo farete. Vigliacchi allora. Vigliacchi oggi.. ancora e ancora (Again)!
LIBERAZIONE AD OLTRANZA
è la vostra brutale ostilità... la pronuncio ancora col sangue spiaccicato nel mio scheletro sgangherato
... violenza omicida e stragista,
quanto vi divertireste a rifarlo ancora?
Oh, lo so bene quanto vi piacerebbe
... ecco un'altra accetta nera
di sola andata... ehi, questa volta
non serve che fingiate di essere
il principio
sento l'aria asfissiata
sotto i miei piedi... è la storia
delle citazioni capovolte
... vi piacerebbe riscrivere la storia,
no?!... oh si che lo vorreste,
ancora e ancora...
ecco i mostri da parata... indomiti a ciucciare dalle promesse
di ricchezza più gutturale
avete trascinato nella morte
una Nazione intera,
e ancora vi arrogate il diritto di parlare di "patria"
…
nelle terre d'oltremare,
mareggiate di segregazione e annientamento
attendono ancora una candela per l'aldilà interrotto
ce le ricordiamo ancora
l'effimera vittoria della frusta
e le nostre urla senza fine
nei falò delle pagine
tra il vostro godimento eiaculato…
ce lo ricordiamo tutto,
l'ossigeno dei nostri figli lasciati
a terra
me lo potete dire in faccia
che non è accaduto nulla di tutto ciò?
... adesso ho le mani libere,
provate adesso a minacciarmi ancora
con le bugie evaporate
non avete ancora
imparato nulla… non commetteremo
gli stessi iniziali errori... nessuna amnistia questa volta
...
(Venezia, 25 aprile ì24)
Alice n Chains, AgainAgain (Alice in Chains) |
Again (Alice in Chains) |