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Visualizzazione post con etichetta Dave Grohl. Mostra tutti i post
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domenica 19 luglio 2020

Nirvana, I'm so... Lithium

Kurt Cobain (Nirvana) durante la performance di Lithium agli MTV Video Awards 1992
Kurt, delicato e diretto. Dave, possente e scatenato. Krist, estroverso e goffo. La performance di Lithium dei Nirvana agli MTV Video Awards 1992 fu qualcosa di memorabile.

di Luca Ferrari

Delicata. Malinconica. Rabbiosa. Lithium è un perfetto mix dell'ars musicale dei Nirvana, tanto negli accordi quanto nelle parole. Una canzone quasi sempre suonata durante i concerti della band di Seattle. Indimenticabile fu la performance al Pauley Pavilion di Los Angeles in occasione degli MTV Video Awards 1992, per altro pre-iniziata dalla censuratissima e inedita Rape Me (che sarà pubblicata l'anno successivo nell'album In Utero), evento durante il quale il gruppo si aggiudicò il Best New Artist in a Video e Best Alternative Video, entrambi con Smells Like Teen Spirit.

Taglio da paggetto per lo scarno Kurt Cobain che letteralmente urla l'ultimo "yeah yeah" e l'ormai leggendaria t-shirt con la scritta Hi, How Are you? Ai tamburi Dave Grohl è letteralmente indiavolato, pestando e ripestando. Kurt è l'emblema della semplicità e poi c'è lui, il gigantesco bassista Krist Novoselic che a fine performance lancia il basso in aria ma non riesce a riprenderlo e ne viene colpito. Una scena tanto esilarante quanto indimenticabile. Il tutto poi concluso con uno sbeffeggiante "Hi Axl, Hi Axl Hi Axl" da parte di Dave, sottolineando così il cattivo sangue che correva tra Nirvana e Guns 'n' Roses.

"I'm so happy 'cause today I found my friend". Inizia così Lithium, "Oggi sono davvero felice perché ho ritrovato un amico". Insieme alla generazionale Smells Like Teen Spirit e l'ancor più emblematica Come As You Are, stampata anche all'ingresso della città natale del cantale, ad Aberdeen (Wa), Lithium sapeva scatenare tempesta e tramonti dai tratti indefiniti. Inevitabilmente ne fui conquistato e ancora oggi ricordo con molta lucidità che verso metà  anni Novanta feci una cosa che non mi venne in mente di fare per nessun'altra canzone: registrarmi una cassetta da 60 minuti con la sola Lithium. Sessanta minuti di Lithium.


IN VOLO ORIZZONTALE SUL FUTURO SCAGIONATO

Coercizione di intenzioni,
vicoli ciechi nelle fosse... sirene
decise a essere solo umane...
Fu il giorno in cui si presentarono
cuochi e scultori... Pandora
avrebbe definitivamente
abbandonato il suo vecchio per lavoro.
Cronaca di un tormento
finalmente autorizzato...

… ciò che mi viene spontaneo supporre
fu un silenzio
senza alcuna spiegazione…è
quello che avrei fatto, è quello
che ancora faccio... miliardi di eserciti
si scambiarono le uniformi...
milioni di ombre raggiunsero
la battigia
e ogni cosa si aggregò a una mutazione

Non è così folle ammettere
che fino a quell'ora nessuno mi avesse menzionato
nel capitolo più felice
della propria vita…Nessun amico vero
stanotte come allora,
solo il pensiero fisso di essere quello
che può dare una nuova interpretazione
al significato di famiglia...

Si parlava già di gennaio
come se un centinaio di carezze lessicali
avessero dovuto significare
qualcosa... Qualcosa in effetti
significò per sempre...
(Venezia,19 Luglio 2020)

Lithium (live MTV), Nirvana

venerdì 5 aprile 2019

Nirvana, tutto in una notte

Kurt Cobain durante il concerto Uplugged dei Nirvana © Luca Ferrari
E fu così che un giorno la musica dei Nirvana mi tornò in circolo. Ci voleva una serata strana e commemorativa. Ci voleva un amico con cui condividere autentiche note di verità.

di Luca Ferrari

Musicalmente parlando la mia vita può essere divisa in due iniziali tronconi, l'era pre-Nirvana e l'epopea segnata dalle canzoni dalle band di Seattle. Fu il rock rabbiosamente sensibile del loro leader Kurt Cobain a sobbarcarsi tutte le cicatrici che chiedevano l'onestà della luce del sole. Furono i loro testi a gridare al mondo che da quel momento non sarei più potuto tornare indietro. Fu il violento suicidio di Kurt a tatuarmi nell'anima una promessa eterna con me stesso. Ecco, per tutte queste e molte altre ragioni, non fu mai facile continuare ad ascoltare questa band negli anni a venire. Un vecchio cuore custodito in attesa di risorgere e cominciare un nuovo capitolo sempre nel segno dell'onestà.

Dai giorni in cui nel mio walk-man imperversavano i Nirvana sono passati molti anni, più di quelli che avrei mai immaginato e sono perfino successe cose a tratti impensabili. Se altre band della città simbolo del Nordovest americano trovarono una collocazione nel presente, i Pearl Jam su tutti diventando poi l'emblema della mia seconda era musicale e per certi versi il gruppo che ha attraversato tutta la mia vita, i Nirvana sono sempre rimasti nel passato. Per questi ultimo è stato così  fino a ieri. A 25 anni dalla morte del cantante di Aberdeen, sul canale VH1 è stato trasmesso il concerto Unplugged di New York dei Nirvana. Ma questo per me non sarebbe potuto bastare. La musica non è mai stata sufficiente.

Sul canale televisivo rimbalzano i video di quelle band che fecero la Storia del rock anni Novanta. Vedo gli ultimi spezzono della possente Rusty Cage (Soundgarden) e subito dopo la giocosa Sliver proprio dei Nirvana. Io sono lontano da tutto questo ma i miei passi cominciano a farsi sempre più spediti. Un amico nel frattempo inizia a farsi sentire col moderno Whatsapp. Quelli che sono in principio pochi commenti musicali diventano una conversazione in piena. Messaggio dopo messaggio, come due adolescenti al telefono che si guardano per la prima volta i video di MTV, seguiamo in parallelo il concerto acustico tra aneddoti e ricordi. E' una nuova alba. La storia dei Nirvana ricomincia.

Oggi, 5 aprile 2019, è cominciata una nuova epoca della musica di Kurt Cobain, Chris Novoselic e Dave Grohl. Da ieri ho un nuovo primo ricordo della musica dei Nirvana.


TUTTO IN UNA NUOVA NOTTE
  
Certezza disadattata… Questa
è anche la tua storia,
spiaccicata… Ripresa… Recondita…
Attorniata… ricomincio
da un armadio aperto, una fiaba
e una danza notturna tra candele, 
soffici sogni 
e silenzi condivisi… 

Gabbie affamate di sofferenza
censurata… Sangue bisognoso 
di placare qualsiasi remota ipotesi 
di ulteriori appartenenze aliene… 
Ero consapevole
del mio degrado… Ero lucido, e ci rimasi
fin da sempre… Facevo su e giù
dal precipizio,
senza che nessuno mi trovasse comunque
in fondo alla fine… Sono
stato fermo sull’ultimo gradino
del verso che non vedete,
sono stato immobile
dove la tempesta
batteva per derisione e consuetudine
volute… Ho dovuto
quasi rinunciare alla mia vita
per essere sicuro
che ciò che mi era accaduto
avrebbe sempre fatto parte della mia 
esistenza… Facevo
su e giù con la testa e la bassa marea,
quando tornavo in superficie
le case non avevano
più le nuvole accanto a loro

Che cosa te ne fai della primavera
quando l’inverno
non si rigenera nemmeno con la pioggia
Siamo arrivati a questa notte… un'emozione
dopo l’altra...
(Luca feat. Omar, Venezia/Treviso, 5 Aprile ’19)

Lake of Fire (Unplugged), by Nirvana

Kurt Cobain durante il concerto Uplugged dei Nirvana © Luca Ferrari

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