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Visualizzazione post con etichetta Unplugged in New York. Mostra tutti i post
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venerdì 5 aprile 2019

Nirvana, tutto in una notte

Kurt Cobain durante il concerto Uplugged dei Nirvana © Luca Ferrari
E fu così che un giorno la musica dei Nirvana mi tornò in circolo. Ci voleva una serata strana e commemorativa. Ci voleva un amico con cui condividere autentiche note di verità.

di Luca Ferrari

Musicalmente parlando la mia vita può essere divisa in due iniziali tronconi, l'era pre-Nirvana e l'epopea segnata dalle canzoni dalle band di Seattle. Fu il rock rabbiosamente sensibile del loro leader Kurt Cobain a sobbarcarsi tutte le cicatrici che chiedevano l'onestà della luce del sole. Furono i loro testi a gridare al mondo che da quel momento non sarei più potuto tornare indietro. Fu il violento suicidio di Kurt a tatuarmi nell'anima una promessa eterna con me stesso. Ecco, per tutte queste e molte altre ragioni, non fu mai facile continuare ad ascoltare questa band negli anni a venire. Un vecchio cuore custodito in attesa di risorgere e cominciare un nuovo capitolo sempre nel segno dell'onestà.

Dai giorni in cui nel mio walk-man imperversavano i Nirvana sono passati molti anni, più di quelli che avrei mai immaginato e sono perfino successe cose a tratti impensabili. Se altre band della città simbolo del Nordovest americano trovarono una collocazione nel presente, i Pearl Jam su tutti diventando poi l'emblema della mia seconda era musicale e per certi versi il gruppo che ha attraversato tutta la mia vita, i Nirvana sono sempre rimasti nel passato. Per questi ultimo è stato così  fino a ieri. A 25 anni dalla morte del cantante di Aberdeen, sul canale VH1 è stato trasmesso il concerto Unplugged di New York dei Nirvana. Ma questo per me non sarebbe potuto bastare. La musica non è mai stata sufficiente.

Sul canale televisivo rimbalzano i video di quelle band che fecero la Storia del rock anni Novanta. Vedo gli ultimi spezzono della possente Rusty Cage (Soundgarden) e subito dopo la giocosa Sliver proprio dei Nirvana. Io sono lontano da tutto questo ma i miei passi cominciano a farsi sempre più spediti. Un amico nel frattempo inizia a farsi sentire col moderno Whatsapp. Quelli che sono in principio pochi commenti musicali diventano una conversazione in piena. Messaggio dopo messaggio, come due adolescenti al telefono che si guardano per la prima volta i video di MTV, seguiamo in parallelo il concerto acustico tra aneddoti e ricordi. E' una nuova alba. La storia dei Nirvana ricomincia.

Oggi, 5 aprile 2019, è cominciata una nuova epoca della musica di Kurt Cobain, Chris Novoselic e Dave Grohl. Da ieri ho un nuovo primo ricordo della musica dei Nirvana.


TUTTO IN UNA NUOVA NOTTE
  
Certezza disadattata… Questa
è anche la tua storia,
spiaccicata… Ripresa… Recondita…
Attorniata… ricomincio
da un armadio aperto, una fiaba
e una danza notturna tra candele, 
soffici sogni 
e silenzi condivisi… 

Gabbie affamate di sofferenza
censurata… Sangue bisognoso 
di placare qualsiasi remota ipotesi 
di ulteriori appartenenze aliene… 
Ero consapevole
del mio degrado… Ero lucido, e ci rimasi
fin da sempre… Facevo su e giù
dal precipizio,
senza che nessuno mi trovasse comunque
in fondo alla fine… Sono
stato fermo sull’ultimo gradino
del verso che non vedete,
sono stato immobile
dove la tempesta
batteva per derisione e consuetudine
volute… Ho dovuto
quasi rinunciare alla mia vita
per essere sicuro
che ciò che mi era accaduto
avrebbe sempre fatto parte della mia 
esistenza… Facevo
su e giù con la testa e la bassa marea,
quando tornavo in superficie
le case non avevano
più le nuvole accanto a loro

Che cosa te ne fai della primavera
quando l’inverno
non si rigenera nemmeno con la pioggia
Siamo arrivati a questa notte… un'emozione
dopo l’altra...
(Luca feat. Omar, Venezia/Treviso, 5 Aprile ’19)

Lake of Fire (Unplugged), by Nirvana

Kurt Cobain durante il concerto Uplugged dei Nirvana © Luca Ferrari

sabato 31 marzo 2018

L'uomo che scriveva nel mondo

Parole del mondo © Luca Ferrari
Tracce. Memorie. La fine era lì stesa ma lui voleva di più. La fine è sempre stata vicina ma non era così che doveva finire. E desso quel mondo è arrivato a oggi senza quel punto interrogativo.

di Luca Ferrari

Ho sempre scritto la data su ogni poesia scritta, come se fosse una prova per l’esistenza di quel particolare giorno. Come se ciò che era accaduto potesse dargli ancor più valore. I particolari riguardano solo l’autore. I dettagli sono lembi sottratti a qualche arrendevole bandiera. Se ora stai leggendo, ti voglio raccontare che in un momento continuai ad ascoltare The Man Who Sold the World dell'Unplugged dei Nirvana. Avrei voluto fermarmi ma non ci riuscii... Avrei voluto fermarmi ma non ho proseguito e adesso spero, sono sicuro non sia tardi per dire questo.


...E ADESSO SONO ARRIVATO A OGGI   

Posso tornare indietro
e sentire i macabri tumulti 
che mi azzannano
senza carne né domani… avevo pensato
a un'affermazione,
invece fu la notte più corta
della mia vita… Il calendario
non sarebbe d’accordo, il presente
scandirebbe la propria obbiezione …

Forse in questo nuovo momento
darò ancor meno spiegazioni
e userò le scale
anche per la salita… forse
in quel momento
verrò prima da te, e poi
ti giurerò
di correre lungo la medesima pendenza
per starvi ancora più vicino

se avessi davvero voluto
qualcosa di diverso
non sarei qui a sognare
dinnanzi alla mia stessa
vita… forse
non ci avete mai fatto caso
ma in tutti quei giorni
non ci fu mai una volta
in cui mi volli liberare
di ogni graffiante zavorre frastagliata…

i tanti rudimenti, i cerotti,
le stagioni sentenziate… ciò
che non si erge, traduce rigurgiti
stremato… è questa
la fine che avrei fatto? Lasciate
al pallottoliere i faccia a faccia 
con le congetture… lasciate
che la strada prenda le distanze
dal mare… voglio essere sicuro
che quando ci rivedremo, 
non mi stringerai la mano
solo per privarmi dei ricordi nei miei occhi
(Venezia, 31 Marzo ’18)

The Man Who Sold the World, by Nirvana

domenica 15 dicembre 2013

Unplugged in Cobain

Kurt Cobain durante la performance Unplugged in New York
Vent'anni fa i Nirvana registrarono il concerto MTV Unplugged in New York. Kurt Cobain (1967-1994) si congeda con la poesia della sua tormentata anima musicale.

di Luca Ferrari

Vent’anni sono tanti da ricordare. Quelle musiche. Quel concerto. Quella fine. Tutto questo non è mai stato dimenticato. I Nirvana di Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl suonano un delicato concerto acustico. Insieme a loro cìè anche la seconda chitarra dell'ex-Germs, Pat Smear.

...Durante svariate notti pensavo che anche certe ore non avessero bisogno di nessuno/… una sola intenzione provvedeva alla sponda alquanto simile… la strada era pronta per bruciare tutte le fotografie d’ogni armeria...

14 le tracks dell’MTV Unplugged in New York dei Nirvana. Canzoni da tutti gli album della rock band: About a Girl (Bleach,1989). Come as You Are, Polly, On a Plain e Something in the Way (Nevermind, 1991). Pennyroyal Tea, Dumb e All Apologies (In Utero, 1993). Insieme a loro alcune cover: Jesus Don't Want Me for a Sunbeam (The Vasolines), The Man Who Sold the World (David Bowie), tre cover dei punk Meat Puppets (Plateau, Oh Me, Lake of Fire) e infine Where Did You Sleep Last Night? del bluesman Leadbelly.

“Se tutto è così insignificante e programmato, allora l’onda della follia meriterebbe più rispetto/...  Perché è così facile voler bene a qualcuno?... a volte credo d’aver capito, a volte mi sento solo il sopravvissuto di un’era che deve ancora arrivare” gennaio/febbraio1995

Fin dalla prima trasmissione, fece molto scalpore vedere come una band rock molto legata alle distorsioni dei newyorkesi Sonic Youth e con una forte carica rabbiosa nella voce del cantante, avesse trovato una delicata dimensione acustica di elevatissima qualità.

Kurt Cobain è lì. Rilassato. O forse rassegnato. Appena pochi mesi dopo si sarebbe suicidato nella sua casa poco fuori Seattle.

“non voglio guardare dove sono arrivato
perché le bruciature delle mie dita
sono ancora troppo importanti

non sono ancora certo
della forma delle stelle
e questo è tutto… hai voglia di comunicarmi
qualcosa che non so?
Avresti voglia di attualizzare
la mia ignara lista di desideri?

le tante parole scritte sulle strade non hanno mai avuto una fine

potrei indossare un copricapo
oppure ricominciare
senza di me… oppure ingigantire chissà quale immagine
contraffatta … i rastrelli
sulla sabbia non dovrebbero
essere costantemente rivolti
verso il mare, e questo
nessuno ce lo ha mai voluto dire

sono abbastanza certo
di sapere cosa ho voluto, ma non è mai stato
abbastanza

e anche se continuerò a sentirmi indifeso
e poco idoneo a capire come mi comporterò
non potrei mai vendere la prossima frase,
                                                               (15 dicembre 2013)                

Oh Me (1993, Unplugged in New York) - Nirvana feat. Meat Puppets

i Nirvana live in New York unplugged

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