L'amicizia è per sempre anche se alle volte ci si dice addio senza parlarsi. Qualcosa nel profondo resterà. Questa è la mia storia di My Friends (1995) dei Red Hot Chili Peppers.
di Luca Ferrari,
venerdì 5 maggio 2023
My Friends Red Hot Chili Peppers
venerdì 28 aprile 2023
Bambole di pezza, Non sei sola
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Bambole di pezza cantano Non sei sola |
Le "streghe" sono tornate, più toste e decise che mai. La rock band femminile Bambole di pezza suona sincera, punk rock e impegnata... perché nessuna donna si senta più sola!
di Luca Ferrari"[...] E mi sentivo sola mentre/ Camminavo in mezzo alla gente/ Non mi ricordo più niente/ Solamente del dolore sulle mie gambe/ Tutto confuso e distante [...]. Canta così, dolorosamente sincera,l'ultima hit "Non sei sola" delle Bambole di pezza, rock band femminile, tornate più in forma che mai. Le avevamo lasciate con due album all'attivo, poi una pausa e un cambio di formazione. Adesso sono tornate a fare sul serio. Dopo i primi nuovi singoli Rumore (cover di Raffaella Carrà) e Mi hai rotto il caxxo, hanno scelto l'importante data del 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, per fare della loro musica uno strumento contro il silenzio: Non sei sola. Ad accompagnarle in questa nuova avventura, la "mitica" Jo Squillo.
Inizia il videoclip. Le cinque musiciste entrano vestite di bianco con un cerotto rossa sulla bocca. La violenza contro la donna che viene denunciata è un minima parte di ciò che accade. Via la benda, inizia la performance. Si susseguono volti di ragazze e donne. Ognuna chiusa in un dolore che ancora è vergogna senza vie di uscita. Emblematica la scena in cui le cinque "bambole" vengono obbligate con la testa sopra un tavolo e viene loro applicato un cerotto... "[...] Di chi dovrei aver paura?/ Di chi mi consola/ Solo dopo avermi stretto la gola/ Mi disegni le tue mani sul viso/ Come la Gioconda poi ti accenno un sorriso/ Ora ho sonno vado a casa che dormo/Dammi la sciarpa che così mi nascondo/ Non capisco se mi vedono tutti O se ne fregano [...]" canta la strofa tragica e potente.
La violenza sulla donna, soprattutto quella domestica, è stata taciuta e spesso anche avvallata nel nome di non si sa bene quale modello di società. Quel tempo è finito e il punk rock delle Bambole di pezza lo dice apertamente, sublimato nelle ultime parole della canzone: NOI SIAMO SEMPRE LAURA. Tutti noi. Oh si, le Bambole di pezza. Riunitesi per il decennale del secondo album, la band riprende da dove aveva interrotto: il punk rock. Alle due storiche chitarriste Dani Piccirillo e Morgana, si sono aggiunte tre nuovi elementi: Caterina Dolci "Kaj" al basso, Federica Rossi "Xina" alla batteria e Martina Ungarelli "Cleo" alla voce.
Nella mia storia rock personale le Bambole di pezza sono una di quelle rare band, insieme ai mitici Mudhoney e gli Offspring, con cui ho avuto feeling fin dall'inizio. Per capirci, mi ci volle qualche ascolto supplementare per entrare in connessione con "gente" come Nirvana, U2, Pearl Jam e Rage Against the Machine, giusto per citare i primi nomi che mi vengono in mente. Nel corso degli anni acquistai entrambi i loro CD, Crash Me (2002) e Strike (2004), e ho avuto anche il privilegio di intervistarle in occasione del Venice Rock Festival a Fusina (Ve), nell'estate 2005, scrivendo e cantando (tra il pubblico) Rock 'n' Roll, Squarci d'immagine, Strike, Contropressione e via via le altre.
Oggi è il 28 aprile. Un giorno come un altro. Tra due giorni la band sarà di scena al Parco della Musica, di Padova per una nuova performance. Chissà, forse un giorno Live on Two Hands si troverà faccia a faccia per farsi una chiacchierata con le musiciste. Oggi è il 28 aprile, un giorno che per qualche donna nel mondo, significherà abuso e violenza. Si dice sempre che bisognerebbe affrontare i problemi non solo nelle ricorrenze di determinati giorni ma riportarli alla luce con costanza. Ecco, io ci sto provando. Torno a parlare di violenza sulle donne insieme al rock autentico di cinque giovani donne, le Bambole di pezza, pronte a dire la loro cantando Non sei sola. Continueranno a farlo...
... MENO LA DISTANZA UMANA DALLA MIA ANIMA
incertezze messe al bando,
sensi accompagnati
al mattatoio... un respiro
forte, sì... lo sto dicendo,
ho ancora del sangue da parte
di quei giorni,
e nessuno che ha mai pensato
di rispondere alle mie lettere...
perché il mondo
fa così tanta fatica
a fare il proprio dovere?
... a tratti il cielo è bianco,
a tratti è una vela
grondante umanità
senza lieto fine... no, allora,
no, non c'è alcuna perfezione
nell'oblio sentimentale
sono all’incipit della mia nuova vita,
oggi voglio ricominciare
da una normalissima
frase dell’alfabeto con le sole labbra della mia morsa
più riottosa
…
da quale parte siete sbucati,
in che modo ancora
guarderete dall’altra parte
… con cosa mistificherete
quei fiori
aggiunti alla mia lapide imposta
mi avete privato
dei miei - mi ricordo che... - più innocenti
... certi me
vagano ancora senza
un domani … oltre l’orizzonte
un sole schiantato ha violato
la ragione della strada...
quando il dolore mi darà
una vera tregua?
lo posso dire solo io... solo noi... solo io
solo noi...
(Venezia, 28 Aprile ‘23)
Non sei sola, Bambole di pezza feat. Jo Squillo
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Non sei sola (Bambole di pezza), videoclip diretto da Dalilù |
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Bambole di pezza cantano Non sei sola |
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la chitarrista Morgana e la bassista Caterina (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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la chitarrista Dani Piccirillo (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola |
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la cantante Cleo (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola
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La cantante Jo Squillo nel videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
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Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza) |
venerdì 21 aprile 2023
Avril Lavigne, pura "Fuel" rock
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Avril Lavigne live in concert |
di Luca Ferrari
Come la stragrande maggioranza del pubblico europeo, ho scoperto Avril Lavigne con il video di Complicated, pompato a mille da MTV. Dopo l'esplosione però, la giovane canadese ha saputo costruirsi una buona carriera, sempre fedele a un rock dalle variegate inquietudini. Canzoni come I'm With You prima e Nobody's Home, ben fotografano quella vita segnata da solitudine e difficoltà a tratteggiare un futuro. Una carriera, quella della giovane canadese originaria di Belleville (Ontario), che prese il via quando vinse un importante concerto radiofonico, che la portò a duettare con l'illustre collega e connazionale, Shania Twain.
Nel 2003 accadde qualcosa d'insolito. Mi capitò di seguire in diretta la cerimonia MTV Icons - Metallica, sul cui senso preferisco non esprimere giudizi né tanto meno sulla deriva commerciale che ormai la band di Frisco aveva preso da un pezzo. L'occasione però, fu ghiotta per ascoltare interessanti rivisitazioni dei classici dei Four Horsemen, di cui le migliori furono tranche dell trittico For Whom the Bell Tolls - Enter Sandman - Master of Puppets dei Sum 41, una originale e granitica (Welcome Home) Sanitarium dei Limp Bizkit e Fuel di Avril Lavigne. Unica donna presente alla corte di James Hetfield, Lars Hulrich, Kirk Hammet e il nuovo acquisto alle quattro corde, Robert Trujillo.
Negli ultimi anni ho un po' persa di vista Avril Lavigne, però ogni volta che ne sentivo parlare, mi tornavano in mente le sue melodie più datate. Adesso, grazie alla pagina Facebook dell'Ambasciata del Canada in Italia, ho scoperto che Avril sostiene numerose organizzazioni: Amnesty International, Make-A-Wish International e Race to Erase MS e Special Olympics Italia. Quest'ultima in particolare, si batte affinché bambini e adulti con disabilità intellettive abbiano l’opportunità di allenarsi e gareggiare in sport olimpici. Infine ha creato anche The Avril Lavigne Foundation per sostenere e finanziare la ricerca a beneficio delle persone affette dalla malattia di Lyme, da malattie gravi o da disabilità.
LE DIREZIONI SI ESTENDONO
che cosa sono le strade
... non sono ancora riuscito
a lasciarmi andare
ho sentito
di tutto e quell'isola
non è stata
diversa dall'infelicità
meno appariscente
il tempo
delle malinconie giovanili
non ha cambiato
interrogativo… è questo
che stavi
cercando di dirmi
quando avremmo dovuto
incontrarci?
che cosa stai cercando,
che cosa volevi
che raccontassi… la terra
viene sempre calpestata
e le confidenze dell’amore
idealizzano un diario
che è stato giusto non aggiornare
che cosa suggerisci
prima di aggiungere
un altro rovo
a tutto quello che non
hai mai desiderato?
sono sogni o solo spiegazioni
... c'è qualcun altro
a parte noi, e l'ho capito
Ti ascolto sul serio..
continuano a ripetermi
che mi faranno ancora male
... sono andato oltre…sono
per terra
e non mi sono mai sentito
così decisivo
(Venezia, 21 Aprile ‘23)
sabato 15 aprile 2023
Walk This Way, insieme nella vita
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Kid Rock, Steven Tyler e Joe Perry (Aerosmith) |
di Luca Ferrari
Una nuova storia dove nulla è impossibile. Dalla cenere della rassegnazione a un viaggio nel cuore della gioia più condivisa. Ho sempre adorato vedere canzoni incollate a ricordi dolorosi aprirsi a un nuovo corso (e migliore). Una delle più emblematiche fu Epic dei Faith No More. Adesso è finalmente arrivato il turno della poderosa versione live della leggendaria Walk This Way, cantata da Aerosmith e Run DMC, insieme a uno scatenatissimo Kid Rock in una performance live indimenticabile. Il principio fu quanto di peggio ci potesse essere. Il presente invece parla di un panorama aperto e sconfinato, con il cielo azzurro adagiato sul verde rurale sloveno, a Lahovce, e un figlio che alla domanda che cosa mi sia piaciuto più di questo viaggio, mi rispose: "viaggiare con me e la mamma". Esattamente, mia dolce creatura, è proprio così!
La prima volta che ascoltai questa canzone, vivevo in uno minuscolo monolocale (ma molto mono) durante uno di quei periodi-limbo dove passione, follia e sogni non si distinguono l'un l'altro. Non avevo gran simpatia per Kid Rock e se continuai a vedere la sua performance, fu solo perché poco dopo apparvero i rapper Run DMC che sebbene conoscessi in modo superficiale, erano comunque dei grandi nei loro genere, nonché storici co-protagonisti del videoclip Walk This Way insieme agli Aerosmith. E chi ti compare alla fine? Yeah, proprio loro, per una performance collettiva strepitosa. Steven Tyler e Joe Perry entrano dal fondo della sala, dicendo al mondo che la musica non ha confini. Non so perché, ma mi colpì il ragazzino con la cresta blu, il giovanissimo cantante Joe C., che guardava quasi esterrefatto il chitarrista mentre suona con la sua classica maestria.
Kid Rock inizia con King of Rock. Poi se ne va ed entrano i Run DMC a cantare Rock Box. Ecco allora tornare sul palco Kid e insieme intonano Bawitdaba e infine, per l'appunto, Walk This Way, insieme a cantante e chitarrista della rock band di Boston. Sebbene mi fosse sempre piaciuta, per anni non riuscivo a sradicare questa multi-performance da un'epoca di addii laceranti e difficili neo-inizi. Adesso è finita. Adesso c'è dell'altro. Io abito a Venezia, e per Venezia non intendo la terraferma ma l'isola vera e propria con ponti e canali. Per chi ama correre, non è semplicissimo ma ormai hi trovato percorsi a prova di turisti. Adesso poi, abito a ridosso di due bellissime fondamenta. Quella più ampia e più breve, sembra creata apposta per correrci iniziando con una canzone potente. Tempo fa la "battezzai" ascoltando Paradise City dei Guns n' Roses nella versione live al Freddy Mercury Tribute. Adesso è l'ora di una band con cui i GNR divisero un tour agli esordi della carriera. Gli Aerosmith, insieme ai sodali Run DMC e Kid Rock.
Sento già l'adrenalina entrarmi dentro. Sento già la potenza delle mie gambe in tutt'uno con la musica, i pensieri e... la penna!
RIPRENDENDOSI LA VITA
questa è la storia
della mia sgraziata invincibilità,
distesa a terra e mai a suo agio...
ho sempre voluto
capire in anticipo
come la luce se ne potesse andare via
...è la costante della mia autenticità
non mi avete mai condizionato,
mi continuate a spiare
senza che io vi ricambi
ho passato molte notti
con le braccia alzate
e nessuna stella
cambiava mai posizione... se
mi avessi incontrato,
lo avresti lasciato un biglietto
nel mare?...
esterrefatto
e senza eccezioni… l’oceano
e i suoi tremori
hanno solo anticipato
questo giorno
eternamente simile alla fine
...
vi sto dicendo chi sono
senza corone con cui palleggiare...conservo ancora
quelle pagine
che avreste dovuto leggere
senza di me
vi dico chi sono,
… ho rotto coi trampolini
acuminati,
le mie nocche senza radici
sono le stimmate di un sorriso
in costante apoteosi
(Venezia, 15 Aprile ‘23)
Run DMC, Kid Rock, Aerosmith - Walk This Way
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Run DMC e Kid Rock |
giovedì 13 aprile 2023
Pearl Jam, minacciosa Tremor Christ
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Eddie Vedder live/ la pioggia cade a Venezia |
"Il marinaio è ansimante/ Trascinato dalla tempesta/ Tutto sanguinato sulla riva [...]". Cade la pioggia. Soffia il vento. Irrompe martellante Tremor Christ (Vitalogy) dei Pearl Jam.
di Luca Ferrari
Una giornata di pioggia come l'attendevo da parecchio tempo. Una giornata di pioggia e vento per essere audaci, ascoltando l'ignoto e i Pearl Jam. Il mare è minaccioso. Le onde s'ingrossano. Quarta canzone dell'album Vitalogy (1994), Tremor Christ è un rock martellante e a tratti psichedelico. [...] Winded is the sailor Drifting by the storm Wounded is the organ he left all Bloodied on the shore Gorgeous was his savior, sees her Drowning in his wake Daily taste the salt of her tears, but A chance blamed fate Little secrets, tremors Turned to quake The smallest oceans still get Big, big waves [...]. Scritta dal bassista Jeff Ament e il chitarrista Mike McCready, è emersa dal nulla ma sono pronto ad assecondare la sua spietata ispirazione.
TAKE THE DIVE, TAKE MY TIME
avventuriero,
il mantello nasconde
il latte raccolto
… chi sarà il primo
ad essere avvistato
oltre il tramonto?
le cronache
narrano gli scontri,
io ho ancora
gli scuri da incerottare
mi hanno
chiesto dei sogni
in cambio,
... qual era la domanda?
ho ammainato
il ferro, ho cavalcato
senza perdere
nemmeno un petalo…
se siamo ancora per mano,
allora è presto
per iniziare una qualsiasi caccia
dove si fermerà
l’aquilone nel cielo
oggi… è
la rugiada delle piante
o un ritorno
al nostro cammino
senza futuro
la vita,
è la vita… rispettosi
senza timore,
anche se alla fine
sarà una decisione
non mia, l’odore
dei tuoni
è tutto quello che
si è sbriciolato
sul riassunto
di ciò che voglio sussurrarti... (Venezia, 13 Aprile '13)
Pearl Jam - Tremor Christ (live)martedì 4 aprile 2023
Danger Bird, la fenice sempiterna di Neil Young
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Neil Young/ fenice ph. Marek Piwnicki su Unsplash |
Una canzone per la (sua) vita. Una canzone profonda come l'amore che ha ispirato: Danger Bird, di Neil Young e i Crazy Horse. Dolore e infinito si fondono nella notte dell'ignoto.
di Luca Ferrari
"[...] And though these wings have turned to stone SHE can fly, fly, fly away [...]". Nella mia lunga esistenza vissuta a fianco del rock, Neil Young & Crazy Horse si guadagnarono un posto di eccellenza interiore. Anime in comune, affinità artistiche... come vi pare! Quando volai a Londra a 21 anni e acquistai il doppio cd live Year of the Horse, la canzone Danger Bird rappresentò subito un'apoteosi di sacra spiritualità musicale. Non sono mai stato una persona da preghiere né da meditazione o simili. Quella canzone però, complice una lunga e quasi psichedelica cavalcata sonora senza parole, mi fece sprofondare e risorgere dentro i miei pensieri. Già, ma dove mi ero ritrovato? Non lo so. Non l'ho mai saputo. Oggi lo vorrei sapere. Oggi, se mi ritrovassi a camminare di nuovo da solo, lascerei da qualche parte una candela accesa. Forse lo farò comunque...
THERE SHE IS, AND HERE WE ARE…
fenici da sentiero
sulla cenere disidratata
...
solitudini da traguardo
nell'ultimo accenno mnemonico…
rituale di evoluzione, ecco
le carenze nel cammino
dell'eternità…eccoci,
non riesco proprio a vederlo il sole
adesso... l’orizzonte
è stato definitivamente trascurato… Cosa c'è di tanto lieve
se la terra
fagocita le lacrime più sinceramente dolorose
la sabbia scivola fuori dalle spalle
... Il silenzio si fa sangue
nel risveglio lacerato
non l'ho mai voluta
questa notte… è stato il suo viaggio,
prima di partire
alleggerì il proprio cuscino
d'ogni perché
… ha fatto tutta la strada
che ha potuto,
poi la sua ombra coraggiosa
raggiunse quel bacio
che ancora oggi
fai fatica, tu, amore mio, ad aver ricevuto
dormiente
...che cosa siamo diventati
dopo quella notte?
Volteggeremo ancora nella scappatoie
della libertà
o ci terremo un altro giorno
per mano...
(Venezia, 4 Aprile ‘23)
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