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sabato 6 maggio 2023

Iron Maiden, live Trieste 1998

Janick Jers (Iron Maiden) © Iron Maiden 666

Il 6 maggio 1998 gli Iron Maiden tennero un adrenalinico concerto a Trieste con gli Helloween. Momento cult, la doppia sgridata di Janick Jers al sottoscritto. 

di Luca Ferrari

Ah, bei tempi quando i concerti rock si tenevano nei palazzetti senza le insopportabili calure estive e i prezzi erano ragionevoli. Oggi solo mega eventi, temperature impossibili e prezzi quadruplicati (almeno)! 25 anni fa esatti, il 6 maggio 1998, mi recai insieme a quattro amici, due dei quali "compari del Servizio Civile" che in quel momento stavo svolgendo, a Trieste per vedere gli Iron Maiden, freschi dell'album Virtual XI. Quello sarebbe stato l'ultimo disco con Blaze Bailey alla voce prima del ritorno dei figlioli prodighi Bruce Dickinson e Adrian Smith. A rendere ancora più invogliante il concerto, le band di spalla: i britannici Dirty Deeds (buffo, mi ricordavo My Dying Bride, ndr)e soprattutto i tedeschi Helloween. Tutto era pronto per un'epica serata e così fu, come nessuno avrebbe potuto immaginare. 

Erano passati appena due anni e mezzo dalla mia prima incursione al cospetto degli Iron Maiden, sempre in Friuli, ma all'epoca a Pordenone per il tour dell'album The X Factor (1995). Le cose purtroppo non stavano andando molto bene e il fisico ne stava pagando l'amaro prezzo. Lo dico molto schiettamente. Andare a vedere un concerto in quella fase della mia vita, non fu per niente una passeggiata. Per di più in macchina e in compagnia. Limitando al minimo la consumazione di cibo e sigarette, mantenni un profilo molto basso, limitandomi ad applaudire, cantare ma senza esagerare in salti e sudate varie. Insomma, ero sugli spalti, ma più che a un concerto rock, sembrava che fossi a fare la merenda in una sala da tè e... qualcuno in effetti, se ne accorse!

Quel qualcuno non era qualche metallaro come due scatenati poco distanti a me, che dopo avergli prestato l'accendino, volevano quasi adottarmi, ma proprio lì sul palco. Adesso immaginate un'arena piena zeppa di giovani e meno giovani indemoniati. In questa marea umana, un "bischero" seduto con la testa appoggiata sulla mano destra. Dal palco il chitarrista Janick Gers mi vede, si ferma un secondo, e puntando alla mia direzione mima il gesto della testa sulla mano. La mia amica vicino a me, urla sbigottita: Luca, sta indicando te, alzati immediatamente!!! Non ho parole. Mi rimescolo nel marasma ma Janick ormai mi tiene d'occhio e quando sento nuovamente il bisogno di fermarmi, lui si mette le mani sui fianchi arrabbiato fissandomi, con nuovamente la mia amica a strillarmi di darmi una mossa (svegliata).

Album molto sottovalutato Virtual XI, e troppo ingiustamente classificato come uno dei peggiori della band inglese, l'ultimo per altro a cinque elementi: Blaze Bayley (voce), Dave Murray e Janick Jers chitarre, Nico McBrain (batteria) e Steve Harris (basso). The Clansman, il pezzo più potente dell'album, ormai fa parte del repertorio anche di Dickinson, e canzoni come Futureal, Como estais amigos raccontano un'evoluzione della band comunque sempre legata alla propria storia. In contemporanea gli Helloween portavano in tour il loro ultimo lavoro Better Than Raw (2018), trainata da I Can e Time su tutte. Grande carisma il cantante tedesco Andi Deris, voce della band dal 1994, che ben orchestrava il pubblico con non poca simpatia, mentre il bassista Markus Großkopf, lo incontrammo fuori dai cancelli, prodigandosi in strette di mani e autografi.

Il concerto finisce e tutto sommato sono felice. A dispetto di tanti dubbi, il mio fisico ha comunque retto bene. Ho visto per la seconda volta gli Iron Maiden, la band con cui ho iniziato ad ascoltare il rock. Ho con me una bellissima t-shirt bianca e rossa che indosserò per parecchi anni fino alla sua consunzione. Insieme a noi c'è anche un ragazzo che abita sull'isola di Burano (epico il suo schietto commento in dialetto sulle mie discutibili doti canore mentre canticchiavo "Under the Bridge" nella pausa tra Helloween e Maiden, ndr). Mentre io e la mia compare c'incamminiamo verso San Marco dove troveremo un battello per il Lido, lui ha dovuto vagabondare per un paio d'ore in attesa del primo mezzo per casa. Questa era la vita a Venezia fino a non tanto tempo fa. Adesso per fortuna ci sono molti più mezzi. Adesso però, torniamo a quel giorno, agli Iron Maiden e un'infusione di poetico presente...


LA TRINCEA DEL'ACCORTEZZA DILANIATA

i danni del potere

e le braccia in posizione di resa

… mi sono trattenuto

per gran parte

della mia vita… mi

sono piaciuto

solo per pochi momenti

della mia resistenza,

ho interrogato

qualche serratura e ancora oggi ricordo il silenzio

annientamento di bolle,

la bolla si era incagliata

e l’ossigeno del sole

si fece un gesto deicida

… quando le mie

lacrime hanno iniziato

a farvi avere dei dubbi,

non ve l’ho mai sentito dire

hai mai avuto un’idea 

che nascesse dalle

condoglianze alla libertà?


… ogni riflessione

sui ponte levatoi è un incontro

fatale con gl'inferni

sospesi…


voglio vederci chiaro.. non m’importa

dei girasoli

che calpesteranno le vele ammainate,

non m’importa

delle collisioni angeliche

o l’educazione di qualche tuono

estemporanei

…  continuo sulla strada

che intendo... Intercedo tra le trincee sbriciolate

e nuove prospettive di memoria

(Venezia, 6 Maggio '23)

Iron Maiden, live Trieste '98

Il biglietto del concerto con tanto di commento post live © Luca Ferrari
Articolo del tour degli Iron Maiden incollato su agenda © Luca Ferrari

venerdì 5 maggio 2023

My Friends Red Hot Chili Peppers

L'amicizia è per sempre anche se alle volte ci si dice addio senza parlarsi. Qualcosa nel profondo resterà. Questa è la mia storia di My Friends (1995) dei Red Hot Chili Peppers.

di Luca Ferrari,




Red Hot Chili Peppers, My Friends

venerdì 28 aprile 2023

Bambole di pezza, Non sei sola

Bambole di pezza cantano Non sei sola

Le "streghe" sono tornate, più toste e decise che mai. La rock band femminile Bambole di pezza suona sincera, punk rock e impegnata... perché nessuna donna si senta più sola!

di Luca Ferrari

"[...] E mi sentivo sola mentre/ Camminavo in mezzo alla gente/ Non mi ricordo più niente/ Solamente del dolore sulle mie gambe/ Tutto confuso e distante [...]. Canta così, dolorosamente sincera,l'ultima hit "Non sei sola" delle Bambole di pezza, rock band femminile, tornate più in forma che mai. Le avevamo lasciate con due album all'attivo, poi una pausa e un cambio di formazione. Adesso sono tornate a fare sul serio. Dopo i primi nuovi singoli Rumore (cover di Raffaella Carrà) e Mi hai rotto il caxxo, hanno scelto l'importante data del 25 novembreGiornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, per fare della loro musica uno strumento contro il silenzio: Non sei sola. Ad accompagnarle in questa nuova avventura, la "mitica" Jo Squillo

Inizia il videoclip. Le cinque musiciste entrano vestite di bianco con un cerotto rossa sulla bocca. La violenza contro la donna che viene denunciata è un minima parte di ciò che accade. Via la benda, inizia la performance. Si susseguono volti di ragazze e donne. Ognuna chiusa in un dolore che ancora è vergogna senza vie di uscita. Emblematica la scena in cui le cinque "bambole" vengono obbligate con la testa sopra un tavolo e viene loro applicato un cerotto... "[...] Di chi dovrei aver paura?/ Di chi mi consola/ Solo dopo avermi stretto la gola/ Mi disegni le tue mani sul viso/ Come la Gioconda poi ti accenno un sorriso/ Ora ho sonno vado a casa che dormo/Dammi la sciarpa che così mi nascondo/ Non capisco se mi vedono tutti O se ne fregano [...]" canta la strofa tragica e potente.

La violenza sulla donna, soprattutto quella domestica, è stata taciuta e spesso anche avvallata nel nome di non si sa bene quale modello di società. Quel tempo è finito e il punk rock delle Bambole di pezza lo dice apertamente, sublimato nelle ultime parole della canzone: NOI SIAMO SEMPRE LAURA. Tutti noi. Oh si, le Bambole di pezza. Riunitesi per il decennale del secondo album, la band riprende da dove aveva interrotto: il punk rock. Alle due storiche chitarriste Dani Piccirillo e Morgana, si sono aggiunte tre nuovi elementi: Caterina Dolci "Kaj" al basso, Federica Rossi "Xina" alla batteria e Martina Ungarelli "Cleo" alla voce. 

Nella mia storia rock personale le Bambole di pezza sono una di quelle rare band, insieme ai mitici Mudhoney e gli Offspring, con cui ho avuto feeling fin dall'inizio. Per capirci, mi ci volle qualche ascolto supplementare per entrare in connessione con "gente" come Nirvana, U2Pearl Jam e Rage Against the Machine, giusto per citare i primi nomi che mi vengono in mente. Nel corso degli anni acquistai entrambi i loro CD, Crash Me (2002) e Strike (2004), e ho avuto anche il privilegio di intervistarle in occasione del Venice Rock Festival a Fusina (Ve), nell'estate 2005, scrivendo e cantando (tra il pubblico) Rock 'n' Roll, Squarci d'immagine, Strike, Contropressione e via via le altre.

Oggi è il 28 aprile. Un giorno come un altro. Tra due giorni la band sarà di scena al Parco della Musica, di Padova per una nuova performance. Chissà, forse un giorno Live on Two Hands si troverà faccia a faccia per farsi una chiacchierata con le musiciste. Oggi è il 28 aprile, un giorno che per qualche donna nel mondo, significherà abuso e violenza. Si dice sempre che bisognerebbe affrontare i problemi non solo nelle ricorrenze di determinati giorni ma riportarli alla luce con costanza. Ecco, io ci sto provando. Torno a parlare di violenza sulle donne insieme al rock autentico di cinque giovani donne, le Bambole di pezza, pronte a dire la loro cantando Non sei sola. Continueranno a farlo...
 

... MENO LA DISTANZA UMANA DALLA MIA ANIMA

incertezze messe al bando,

sensi accompagnati

al mattatoio... un respiro

forte, sì... lo sto dicendo,

ho ancora del sangue da parte

di quei giorni,

e nessuno che ha mai pensato

di rispondere alle mie lettere...


perché il mondo

fa così tanta fatica

a fare il proprio dovere?

... a tratti il cielo è bianco,

a tratti è una vela

grondante umanità

senza lieto fine... no, allora,

no, non c'è alcuna perfezione

nell'oblio sentimentale


sono all’incipit della mia nuova vita,

oggi voglio ricominciare

da una normalissima

frase dell’alfabeto con le sole labbra della mia morsa

più riottosa

da quale parte siete sbucati,

in che modo ancora

guarderete dall’altra parte

… con cosa mistificherete

quei fiori 

aggiunti alla mia lapide imposta


mi avete privato

dei miei - mi ricordo che... - più innocenti

... certi me

vagano ancora senza

un domani … oltre l’orizzonte

un sole schiantato ha violato

la ragione della strada...


quando il dolore mi darà

una vera tregua?

lo posso dire solo io... solo noi... solo io

solo noi...

(Venezia, 28 Aprile ‘23)


Non sei sola, Bambole di pezza feat. Jo Squillo

Non sei sola (Bambole di pezza), videoclip diretto da Dalilù
Bambole di pezza cantano Non sei sola
la chitarrista Morgana e la bassista Caterina (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
la chitarrista Dani Piccirillo (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola
la cantante Cleo (Bambole di pezza) nel videoclip di Non sei sola
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
La cantante Jo Squillo nel videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)
Frame del videoclip Non sei sola (Bambole di pezza)

venerdì 21 aprile 2023

Avril Lavigne, pura "Fuel" rock

Avril Lavigne live in concert
Avril Lavigne, pura "benzina" rock! Avril Lavigne è pronta a tornare in Italia. Io me la ricordo ancora così "incendiaria". Una piccola rocker al cospetto dei "giganti" Metallica.

di Luca Ferrari

Come la stragrande maggioranza del pubblico europeo, ho scoperto Avril Lavigne con il video di Complicated, pompato a mille da MTV. Dopo l'esplosione però, la giovane canadese ha saputo costruirsi una buona carriera, sempre fedele a un rock dalle variegate inquietudini. Canzoni come I'm With You prima e Nobody's Home, ben fotografano quella vita segnata da solitudine e difficoltà a tratteggiare un futuro. Una carriera, quella della giovane canadese originaria di Belleville (Ontario), che prese il via quando vinse un importante concerto radiofonico, che la portò a duettare con l'illustre collega e connazionale, Shania Twain.

Nel 2003 accadde qualcosa d'insolito. Mi capitò di seguire in diretta la cerimonia MTV Icons - Metallica, sul cui senso preferisco non esprimere giudizi né tanto meno sulla deriva commerciale che ormai la band di Frisco aveva preso da un pezzo. L'occasione però, fu ghiotta per ascoltare interessanti rivisitazioni dei classici dei Four Horsemen, di cui le migliori furono tranche dell trittico For Whom the Bell Tolls - Enter Sandman - Master of Puppets dei Sum 41, una originale e granitica (Welcome Home) Sanitarium dei Limp Bizkit e Fuel di Avril Lavigne. Unica donna presente alla corte di James Hetfield, Lars Hulrich, Kirk Hammet e il nuovo acquisto alle quattro corde, Robert Trujillo.

Negli ultimi anni ho un po' persa di vista Avril Lavigne, però ogni volta che ne sentivo parlare, mi tornavano in mente le sue melodie più datate. Adesso, grazie alla pagina Facebook dell'Ambasciata del Canada in Italia, ho scoperto che Avril sostiene numerose organizzazioni: Amnesty International, Make-A-Wish International e Race to Erase MSSpecial Olympics Italia. Quest'ultima in particolare, si batte affinché bambini e adulti con disabilità intellettive abbiano l’opportunità di allenarsi e gareggiare in sport olimpici. Infine ha creato anche The Avril Lavigne Foundation per sostenere e finanziare la ricerca  a beneficio delle persone affette dalla malattia di Lyme, da malattie gravi o da disabilità.


LE DIREZIONI SI ESTENDONO

che cosa sono le strade

... non sono ancora riuscito

a lasciarmi andare


ho sentito

di tutto e quell'isola

non è stata

diversa dall'infelicità

meno appariscente


il tempo 

delle malinconie giovanili

non ha cambiato

interrogativo… è questo

che stavi 

cercando di dirmi

quando avremmo dovuto

incontrarci?


che cosa stai cercando,

che cosa volevi

che raccontassi… la terra

viene sempre calpestata

e le confidenze dell’amore

idealizzano un diario

che è stato giusto non aggiornare


che cosa suggerisci

prima di aggiungere

un altro rovo

a tutto quello che non

hai mai desiderato?


sono sogni o solo spiegazioni

... c'è qualcun altro

a parte noi, e l'ho capito

Ti ascolto sul serio..

continuano a ripetermi

che mi faranno ancora male

... sono andato oltre…sono

per terra

e non mi sono mai sentito

così decisivo

                              (Venezia, 21 Aprile ‘23)

Avril Lavigne - Fuel live 2003

sabato 15 aprile 2023

Walk This Way, insieme nella vita

Kid Rock, Steven Tyler e Joe Perry (Aerosmith)
Rap e rock, insieme! Una miscela potente e devastante come la performance di Walk This Way di Run DMC, Kid Rock e Aerosmith agli agli MTV Video Music Awards '99.

di Luca Ferrari

Una nuova storia dove nulla è impossibile. Dalla cenere della rassegnazione a un viaggio nel cuore della gioia più condivisa. Ho sempre adorato vedere canzoni incollate a ricordi dolorosi aprirsi a un nuovo corso (e migliore). Una delle più emblematiche fu Epic dei Faith No More. Adesso è finalmente arrivato il turno della poderosa versione live della leggendaria Walk This Way, cantata da Aerosmith e Run DMC, insieme a uno scatenatissimo Kid Rock in una performance live indimenticabile. Il principio fu quanto di peggio ci potesse essere. Il presente invece parla di un panorama aperto e sconfinato, con il cielo azzurro adagiato sul verde rurale sloveno, a Lahovce, e un figlio che alla domanda che cosa mi sia piaciuto più di questo viaggio, mi rispose: "viaggiare con me e la mamma". Esattamente, mia dolce creatura, è proprio così!

La prima volta che ascoltai questa canzone, vivevo in uno minuscolo monolocale (ma molto mono) durante uno di quei periodi-limbo dove passione, follia e sogni non si distinguono l'un l'altro. Non avevo gran simpatia per Kid Rock e se continuai a vedere la sua performance, fu solo perché poco dopo apparvero i rapper Run DMC che sebbene conoscessi in modo superficiale, erano comunque dei grandi nei loro genere, nonché storici co-protagonisti del videoclip Walk This Way insieme agli Aerosmith. E chi ti compare alla fine? Yeah, proprio loro, per una performance collettiva strepitosa. Steven Tyler e Joe Perry entrano dal fondo della sala, dicendo al mondo che la musica non ha confini. Non so perché, ma mi colpì il ragazzino con la cresta blu, il giovanissimo cantante Joe C., che guardava quasi esterrefatto il chitarrista mentre suona con la sua classica maestria.

Kid Rock inizia con King of Rock. Poi se ne va ed entrano i Run DMC a cantare Rock Box. Ecco allora tornare sul palco Kid e insieme intonano Bawitdaba e infine, per l'appunto, Walk This Way, insieme a cantante e chitarrista della rock band di Boston. Sebbene mi fosse sempre piaciuta, per anni non riuscivo a sradicare questa multi-performance da un'epoca di addii laceranti e difficili neo-inizi. Adesso è finita. Adesso c'è dell'altro. Io abito a Venezia, e per Venezia non intendo la terraferma ma l'isola vera e propria con ponti e canali. Per chi ama correre, non è semplicissimo ma ormai hi trovato percorsi a prova di turisti. Adesso poi, abito a ridosso di due bellissime fondamenta. Quella più ampia e più breve, sembra creata apposta per correrci iniziando con una canzone potente. Tempo fa la "battezzai" ascoltando Paradise City dei Guns n' Roses nella versione live al Freddy Mercury Tribute. Adesso è l'ora di una band con cui i GNR divisero un tour agli esordi della carriera. Gli Aerosmith, insieme ai sodali Run DMC e Kid Rock.

Sento già l'adrenalina entrarmi dentro. Sento già la potenza delle mie gambe in tutt'uno con la musica, i pensieri e... la penna!


RIPRENDENDOSI LA VITA

questa è la storia

della mia sgraziata invincibilità,

distesa a terra e mai a suo agio...

ho sempre voluto

capire in anticipo

come la luce se ne potesse andare via

...è la costante della mia autenticità


non mi avete mai condizionato,

mi continuate a spiare

senza che io vi ricambi


ho passato molte notti

con le braccia alzate

e nessuna stella

cambiava mai posizione... se

mi avessi incontrato,

lo avresti lasciato un biglietto

nel mare?...


esterrefatto

e senza eccezioni… l’oceano

e i suoi tremori

hanno solo anticipato

questo giorno

eternamente simile alla fine

...

vi sto dicendo chi sono

senza corone con cui palleggiare

...conservo ancora

quelle pagine

che avreste dovuto leggere

senza di me


vi dico chi sono,

ho rotto coi trampolini

acuminati,

le mie nocche senza radici

sono le stimmate di un sorriso

in costante apoteosi

(Venezia, 15 Aprile ‘23)


Run DMC, Kid Rock, Aerosmith - Walk This Way

Run DMC e Kid Rock

giovedì 13 aprile 2023

Pearl Jam, minacciosa Tremor Christ

Eddie Vedder live/ la pioggia cade a Venezia

"Il marinaio è ansimante/ Trascinato dalla tempesta/ Tutto sanguinato sulla riva [...]". Cade la pioggia. Soffia il vento. Irrompe martellante Tremor Christ (Vitalogy) dei Pearl Jam.

di Luca Ferrari

Una giornata di pioggia come l'attendevo da parecchio tempo. Una giornata di pioggia e vento per essere audaci, ascoltando l'ignoto e i Pearl Jam. Il mare è minaccioso. Le onde s'ingrossano. Quarta canzone dell'album Vitalogy (1994), Tremor Christ è un rock martellante e a tratti psichedelico. [...] Winded is the sailor Drifting by the storm Wounded is the organ he left all Bloodied on the shore Gorgeous was his savior, sees her Drowning in his wake Daily taste the salt of her tears, but A chance blamed fate  Little secrets, tremors Turned to quake The smallest oceans still get Big, big waves [...]. Scritta dal bassista Jeff Ament e il chitarrista Mike McCready, è emersa dal nulla ma sono pronto ad assecondare la sua spietata ispirazione.

TAKE THE DIVE, TAKE MY TIME

avventuriero,

il mantello nasconde

il latte raccolto

… chi sarà il primo

ad essere avvistato

oltre il tramonto?

le cronache

narrano gli scontri,

io ho ancora

gli scuri da incerottare

mi hanno

chiesto dei sogni

in cambio,

... qual era la domanda?

ho ammainato

il ferro, ho cavalcato

senza perdere

nemmeno un petalo…

se siamo ancora per mano,

allora è presto

per iniziare una qualsiasi caccia

dove si fermerà

l’aquilone nel cielo

oggi… è

la rugiada delle piante

o un ritorno

al nostro cammino

senza futuro

la vita,

è la vita… rispettosi

senza timore,

anche se alla fine

sarà una decisione

non mia, l’odore

dei tuoni

è tutto quello che 

si è sbriciolato

sul riassunto

di ciò che voglio sussurrarti... (Venezia, 13 Aprile '13)

Pearl Jam - Tremor Christ (live)

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